Alcazar di Segovia

Alcazar di Segovia

– Foto di Jo Kassis (pexels)

Le opere di ristrutturazione, ampliamento e decorazione dell’Alcázar, iniziate con Caterina di Lancaster nel 1412 e che raggiunsero il loro apice durante il regno di Enrico IV, resero l’edificio ammirato da tutti i viaggiatori che vi arrivavano.

L’Alcázar era passato dalla sua stretta funzione militare a diventare un edificio istituzionale dove si custodivano il tesoro regio, l’archivio del regno e l’armeria reale. Questo cambiamento si rifletté nella decorazione di varie stanze.

Per quanto riguarda l’archivio, furono Giovanni II e Enrico IV a iniziare in modo sistematico la salvaguardia della documentazione storica. Si sa che, nel 1437, Giovanni II ordinò di trasferire all’Alcázar vari registri “al mio archivio della città di Segovia”, segnando l’esistenza di uno dei primi archivi reali di Castiglia.

Fu durante i regni di Giovanni II (1406-1454) e di suo figlio Enrico IV (1454-1474) che l’Alcázar raggiunse il suo apice, sia per il ruolo svolto nel complesso gioco politico di quegli anni turbolenti sia per la vivace vita culturale che vi si svolgeva e per la sua splendida decorazione.

La proclamazione di Isabella di Castiglia nel 1474, evento fondamentale nella storia della Spagna, rimarrà per sempre legata all’Alcázar, in una delle cui sale è ricordata attraverso il dipinto dell’artista Muñoz de Pablos.

La Casa d’Asburgo (1516-1621) usò poco l’edificio. Tuttavia, ebbe ancora un ruolo importante in due occasioni: la Guerra delle Comunità (1520-21) e il matrimonio di Filippo II con Anna d’Austria (1570).

L’Alcázar fu poi utilizzato come prigione di Stato, essendo questa la sua funzione, quasi esclusivamente, durante i regni di Filippo IV e Carlo II.

Fonte: sito ufficiale (https://www.alcazardesegovia.com)

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