Esisteva il turismo nel medioevo? 🛡️🏰🚶♂️🚶♀️
Anche nel Medioevo, il concetto di turismo come lo conosciamo oggi non esisteva.
Vi erano comunque forme di viaggio legate a scopi religiosi, politici, commerciali o militari.
I pellegrinaggi erano tra le forme più comuni di viaggio nel Medioevo. Molte persone intraprendevano lunghi viaggi per raggiungere luoghi sacri come Gerusalemme, Roma o Santiago de Compostela. Questi viaggi erano motivati dalla fede e dalla devozione, e il pellegrinaggio era considerato un atto di penitenza e di ricerca spirituale.
Cavalieri e nobili viaggiavano spesso per ragioni politiche o militari.
Partecipavano a crociate, spedizioni militari con l’obiettivo di difendere o riconquistare i luoghi sacri cristiani. Inoltre, potevano spostarsi per partecipare a tornei, che erano occasioni per dimostrare la propria abilità in combattimento e per guadagnare fama e onore.
Le dame, invece, viaggiavano meno frequentemente, e quando lo facevano, era spesso per motivi familiari, come matrimonio o visite a parenti in altre corti. I loro viaggi erano generalmente più comodi e meno avventurosi rispetto a quelli dei cavalieri.
Le condizioni di viaggio nel Medioevo erano difficili.
Le strade erano spesso in cattive condizioni e viaggiare poteva essere pericoloso a causa dei briganti. I viaggiatori alloggiavano in locande, monasteri o castelli lungo il percorso, dove potevano trovare riparo e cibo.
Insomma, anche se il concetto di viaggio per puro piacere era raro nel Medioevo, cavalieri e dame intraprendevano spesso viaggi che contribuivano a plasmare la cultura e la società dell’epoca, permettendo scambi di idee e influenze tra diverse regioni.
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