In un piccolo villaggio indiano, nascosto tra le colline dello stato del Bihar, un uomo umile e determinato ha compiuto un’impresa che pochi avrebbero ritenuto possibile. Dashrath Manjhi, oggi conosciuto come “Mountain Man*”, ha dimostrato al mondo che la volontà umana può spostare montagne, letteralmente.
L’amore che scolpisce la pietra
La storia di Dashrath Manjhi inizia nel villaggio di Gehlaur, una comunità rurale povera e isolata, dove le difficoltà quotidiane erano aggravate da un’enorme montagna che separava il villaggio dai servizi essenziali. Si trattava di una barriera naturale che condannava i suoi abitanti all’isolamento, costringendoli a percorrere decine di chilometri per raggiungere il centro abitato più vicino.
Nel 1959, la vita di Manjhi cambiò per sempre. Sua moglie, Falguni Devi, si ammalò gravemente. Il tempo necessario per aggirare la montagna e raggiungere l’ospedale fu fatale: Falguni morì prima di poter ricevere le cure mediche necessarie. Quella perdita devastante accese in Manjhi una determinazione feroce: nessun altro avrebbe dovuto subire la stessa sorte.
Un uomo solo contro la montagna: rendere possibile l’impossibile
Con solo un martello e uno scalpello, Dashrath Manjhi iniziò a scolpire la montagna nel 1960. Per 22 anni, lavorò instancabilmente, spesso sotto il sole cocente e con il mondo che lo considerava un folle. Ma lui, spinto dall’amore per sua moglie e dal desiderio di fare la differenza, non si fermò mai.
– Una foto di Dashrath Manjhi mentre effettua gli scavi negli anni ’60
Manjhi riuscì a creare un passaggio largo nove metri e lungo più di cento, riducendo drasticamente la distanza tra il villaggio e la città da 55 a 15 chilometri. Quel sentiero scavato nella pietra, oltre ad essere un’opera ingegneristica straordinaria, è la prova di quanto possiamo fare nella vita con la sola forza di volontà.
La storia di Dashrath Manhhi diventa un film
Dashrath Manjhi non era un ingegnere, né un eroe della mitologia; era un uomo comune con una visione straordinaria. La sua storia, ignorata per molti anni, ha poi conquistato l’attenzione del mondo, fino a diventare simbolo di perseveranza.
Il governo indiano, pur tardivamente, ha riconosciuto la sua impresa, e il suo nome è diventato sinonimo di coraggio e determinazione. La sua vita è stata anche raccontata nel film “Manjhi: The Mountain Man“, che ha portato la sua incredibile storia sul grande schermo, rendendola famosa a livello internazionale.
La strada scolpita da Mountain Man oggi è anche un sentiero di pellegrinaggio
Dashrath Manjhi è morto nel 2007, ma il suo cammino continua a essere percorso, non solo fisicamente, ma anche spiritualmente, da tutti coloro che credono che nessun ostacolo sia troppo grande da superare. Abbiamo voluto raccontarvi questa storia perché ci sembra di vivere in un periodo storico in cui molti si sentono spesso impotenti di fronte alle difficoltà: ecco che la storia di Dashrath Manjhi può aiutarci a ricordare che con la forza di volontà e dell’amore si possono davvero spostare le montagne!
*Dashrath Manjhi è stato soprannominato in inglese “Mountain Man,” che tradotto letteralmente significa “Uomo della Montagna.” Questo titolo gli è stato attribuito per la straordinaria impresa di aver scolpito un sentiero attraverso una montagna, riducendo così la distanza tra il suo villaggio e i servizi essenziali.
Fonti: https://gaytonj.derby.sch.uk/wp-content/uploads/LITERA3.pdf
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