Che cos’è lo zen?
Nel cuore della cultura giapponese si trova lo Zen, una corrente filosofica del buddismo Mahayana. Si tratta di una pratica trasmessa ininterrottamente da maestro a discepolo, che risale all’illuminazione spirituale di un uomo chiamato Siddhārtha Gautama (Shakyamuni Gotama in giapponese) – ovvero il Buddha – 2500 anni fa in India.
La pratica della meditazione Zazen (座禅 – Za significa seduto, e Zen significa meditazione in giapponese) è il nucleo del buddismo Zen: senza di essa, non può esserci Zen. Questo tipo di meditazione è un modo per essere “vigili” e scoprire se stessi. È l’esperienza di vivere di momento in momento, nel qui e ora. È attraverso la pratica dello Zazen che Gautama si è illuminato ed è diventato il Buddha.
Zazen è un atteggiamento di risveglio spirituale che, se praticato, può diventare la fonte da cui scaturiscono tutte le azioni della vita quotidiana: mangiare, dormire, respirare, camminare, lavorare, parlare, pensare e così via.
Cosa non è…
Basato sulle Quattro Nobili Verità e sull’Ottuplice Sentiero, lo Zen non è un insegnamento morale, e poiché è senza dogmi, non richiede di credere in nulla. Un vero percorso spirituale non dice alle persone in cosa credere; piuttosto mostra loro come pensare; o, nel caso dello Zazen – cosa non pensare.
Non è nemmeno…
una teoria, un’idea o una conoscenza. Non è un credo, un dogma o una religione… Non si interessa di teorie e rituali metafisici ma si concentra interamente sulla pratica consapevole dello Zazen.
Lo Zen è molto semplice. È così semplice, infatti, che è molto difficile da afferrare.
Nel silenzio del dojo, o del tempio, sedetevi tranquillamente, smettete di muovervi e lasciate andare i vostri pensieri. Concentratevi solo sulla vostra postura e sul respiro. Tenete la schiena dritta. Lasciate che il vostro ego e la vostra mente inconscia si sciolgano e si fondano con l’universo.
Questo è lo Zen.
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