Ecovillaggi nel mondo: la comunità di Beneficio

ecovillaggi
Yurte al villaggio di Beneficio, in Spagna.

Una comunità intenzionale nel cuore dell’Andalucìa

Mentre svolgevo il mio Erasmus a Barcellona, ho avuto l’occasione di realizzare un viaggio in autostop che mi ha condotto fino alle terre dell’Andalucia e si è concluso poi a Siviglia. Nel tragitto, io e la mia compagna di viaggio siamo capitate casualmente nella vasta e grande vallata dove si situa Beneficio, un eco-villaggio ubicato nel parco naturale dell’Alpujarra in Orgiva, provincia di Granada.

Las alpujarras
Las Alpujarras

Visto che la méta non era stata preventivata e nel villaggio non c’era nessuno che conoscessimo, abbiamo chiesto aiuto ad alcuni abitanti poiché non avevamo con noi il materiale sufficiente per ripararci dal freddo (il viaggio è stato intrapreso nel mese di gennaio) e tanto meno un posto dove alloggiare per pochi giorni di sosta.

Beneficio

Trovare assistenza non è stato difficile poiché all’ingresso del parco naturale è allestito un bar dove ogni sera i gestori organizzano momenti di ritrovo. Lì abbiamo trovato grande accoglienza e abbiamo conosciuto alcuni padri fondatori di Beneficio, un olandese e un bulgaro di oltre sessant’anni che ci hanno accolto a braccia aperte ospitandoci in una casetta prefabbricata.

L'ecovillaggio di Beneficio

 

Gli abitanti di Beneficio 

fare il formaggio
Preparazione del formaggio

Abbiamo riso e ballato tutta la notte sotto il cielo stellato e la luna piena attorno a un focolare, poi il gestore del bar ci ha coinvolte nella preparazione del formaggio delle sue capre. Per cui, spinte da una irrefrenabile curiosità, non abbiamo potuto fare a meno che ricavare quante più informazioni sul funzionamento e la gestione del luogo.

Beneficio è una comunità hippie fondata più di trent’anni fa ed è un vero e proprio esperimento sociale. È molto grande e ospita all’incirca 400 persone provenienti da diverse nazionalità, dalla Cina all’Australia, dal Sud America all’Olanda. In inverno il clima è temperato con frequenti precipitazioni, mentre in estate viverci diventa più difficile poiché può arrivare a raggiungere persino i cinquanta gradi.

Oltre al bar, vi è anche allestita una panetteria, pannelli solari per ricaricare i telefonini e persino una zona wi-fi. Vi si trovano fonti naturali di acqua e, infine, una scuola. Ed è stata proprio la scuola che ha suscitato in me più entusiasmo.

scuola libertaria

I bambini di Beneficio

Durante la nostra breve sosta, ho notato bambini di età e provenienze diverse giocare tutto il giorno insieme, vigilati da alcuni abitanti della comunità che si sono offerti come educatori. I bambini correvano, ridevano, giocavano insieme agli adulti. Ma soprattutto, cosa più importante, erano a stretto contatto con la natura, compresi gli animali selvatici, del tutto innocui.
alpujarras fauna

All’interno della capanna-scuola abbiamo trovato dei libri sui minerali e dei giocattoli semplici, probabilmente donati da qualche visitatore. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con una bambina danese di appena dieci anni, la quale ci ha spiegato che la lingua ufficiale parlata a scuola è l’inglese. Le ho chiesto se avesse mai frequentato una scuola “normale”. Lei mi ha risposto “sì”, quasi seccata dalla domanda, come se prima di noi gliel’avessero già posta in molti. Ha aggiunto che preferiva restare dov’era poiché si annoiava molto di meno e inoltre non aveva l’obbligo di restare seduta dietro a un banco.

L’impressione che ci diede questa bambina fu quella di essere molto sveglia; oltre a questo non lasciava trapelare alcun sentimento di timore verso due estranee come noi. Anzi, si può dire che è accaduto esattamente il contrario. Ricordo che ci sentimmo quasi in soggezione a dialogare con lei, che sembrava al pari della nostra età. L’esperienza mi ha fatto capire che se si offre ai bambini un ambiente ricco di stimoli, un contatto continuo e diretto con il diverso e l’ignoto, con la natura e anche un po’ con il rischio di farsi male -se si offre quindi un’educazione di tipo libertario-, questi avranno la possibilità di sperimentare sulla propria pelle la libertà di esprimere sé stessi.

Conflitti e contraddizioni

Nonostante il clima armonioso che si respira all’interno della comunità, alcuni abitanti ci hanno confessato che non mancano conflitti e discrepanze, come del resto in ogni luogo in cui vi sia convivenza. Uno di questi conflitti, a mio parere il più paradossale, è che la comunità di Beneficio, nata per creare uno spazio di incontro in cui prevalesse una convivialità libera e armoniosa, deve fare i conti tutti i giorni con le persone che non aderiscono a questi principi e valori e portano la cultura del mercato anche al suo interno.Beneficio

 

C’è infatti chi vende il tabacco o chi prodotti di prima necessità per ricavarne una fonte di guadagno. Mentre l’economia del villaggio dovrebbe basarsi essenzialmente su una politica del baratto e, al massimo, su dei lavori di artigianato. Infatti ogni giovedì alcuni abitanti della comunità si trasferiscono al mercato del paese per vendere i loro prodotti. Tuttavia, la tendenza alla mercificazione è limitata alle persone che si considerano solo di passaggio e che quindi sostano per brevi periodi. Chi invece ha fatto di Beneficio il proprio stile di vita ne ha compreso appieno i valori e i principi.

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About Miriam Parimpampù 1 Articles
Laureanda in educatore sociale e culturale, ho svolto il mio tirocinio in una banca del tempo di Bologna e ho condiviso appieno le sue finalità. Le bdt sono una risorsa e opportunità per creare reti sociale e cooperare in vista di un bene comune, uscire dal sistema economico vigente e testare "mondi altri".

10 Commenti

  1. Ciao da Nicola Viareggio (anno 1977)
    Vorrei trasferirmi all’estero in una comunità Hippie, vivere in piena libertà e condividere tutto.
    Num.: 329 44 34 252 – casa: 0584 51091
    Un abbraccio
    Fatemi sapere

    • Ciao, Purtroppo questa non è la pagina ufficiale della comunità di Beneficio.
      Farsi accogliere da Beneficio è difficile. Per quanto io sappia non esiste un sito ufficiale e si accede alla comunità per passaparola o andandoci di persona.
      In bocca al lupo.
      Simone

  2. Esperienza interessante. Ho visitato anche io una comunità in Inghilterra una decina di anni fa, come posso fare per condividere un mio racconto?

  3. Ciao! Mi trovo attualmente in Andalucia e sto progettando di visitare la comunit’verso Febbraio. `del tutto impossibile contattare qualcuno? sono una ragazza di 22 e viaggero da sola!

  4. esiste un ecovillaggio in Italia o in Europa dove si assumono regolarmente persone con un regolare stipendio e un contratto?
    Intendo dire, non il solito ecovillaggio dove viene offerto alloggio e cibo gratuito in cambio di lavori ?

    • Purtroppo è raro trovare comunità che ti paghino. Sapevo dei kibbutz in Israele (decisamente non il periodo giusto per andarci) e di una comunità a nord della Germania che da qualcosa come 300 € al mese full time ai volontari. Per il resto la maggior parte degli Eco villaggi di oggi non solo non ti paga per il tuo aiuto ma spesso sei tu che devi pagare!!

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