Esplorare la Liguria in bicicletta: alla scoperta di fantastici panorami e scorci 🚴🇮🇹

viaggio in bicicletta in Liguria
- foto @VCL

La Liguria su due ruote

Un viaggio in bicicletta in Liguria, regione caratterizzata da coste incantevoli e borghi pittoreschi, è senza dubbio una delle più belle esperienze da vivere per gli amanti dei viaggi lenti e sostenibili. Percorrere questo territorio su due ruote vuol dire immergersi appieno nei paesaggi e nelle atmosfere di una regione che, grazie al suo mare e alla sua montagna, possiede un fascino ineguagliabile.

Da Ventimiglia a La Spezia in solitaria: l’intervista a Francesco

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Francesco D., un giovane ciclista appassionato che ha deciso di affrontare in solitaria un viaggio in bicicletta in Liguria. Dal tratto di strada più affascinante alle sfide incontrate lungo tutta la costa ligure. Ecco cosa ci ha raccontato.

Francesco, hai percorso tutta la Liguria in bici, da Ventimiglia fino alla Spezia. Qual è stato il tratto di strada più suggestivo lungo il percorso?

Durante il mio viaggio, ho attraversato diversi tratti di strada mozzafiato, ma quattro in particolare hanno catturato la mia attenzione. Il primo è stato da Camogli al belvedere di Ruta, un luogo perfetto per fare una pausa e ammirare il golfo di Genova.

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Il secondo tratto che mi ha affascinato è la SP38, la provinciale delle Cinque Terre, con le sue salite e discese alternate e la vista panoramica che si estende a oltre 300 metri di altezza sui caratteristici borghi liguri.

Il terzo tratto è il passo del Bracco, che raggiunge un’altitudine massima di 615 metri sul livello del mare e da cui, quindi, si può godere un panorama in continua evoluzione: la vista oscilla tra le profondità degli Appennini (la cui valle non ricordo il nome) e l’immensità del mare.

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Mi ha anche particolarmente colpito la SS1 Via Aurelia, che si snoda da Finale Marina fino a Noli, per abbracciare poi la suggestiva Baia dei Saraceni.

Oltre agli incredibili panorami ho trovato la spiaggia dei surfer a Recco affascinante e piena di vita.

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Infine, la spiaggia del porticciolo di Framura che mi ha regalato un momento di tranquillità e pace.

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Quanto tempo è occorso per completare il viaggio da Ventimiglia a La Spezia? Hai fatto delle pause lungo il percorso?

Ho impiegato complessivamente 5 giorni di pedalata per completare il viaggio da Ventimiglia a La Spezia, con un giorno di sosta e visita a Genova.

La mia media è stata di circa 18 km/h, coprendo in media 56 km in 4 ore di pedalata al giorno. Naturalmente, ho fatto delle pause lungo il percorso, sia per riposare che per ristorarmi. Solitamente partivo la mattina intorno alle 9-10 e facevo una pausa ristoro di circa 1 ora.

Quali sono state le principali tappe del tuo viaggio partendo da Ventimiglia?

Ho suddiviso il mio itinerario lungo la riviera ligure nelle seguenti tappe:

  • Ventimiglia a Diano Marina
  • Diano Marina a Savona
  • Savona a Genova (dove mi sono fermato due notti per immergermi nelle bellezze della città)
  • Genova a Moneglia/Bracco
  • Moneglia a La Spezia

Tuttavia, va notato che l’organizzazione delle tappe dipende molto dall’addestramento e dagli obiettivi personali di ciascun ciclista.

Quali sono state le difficoltà più grandi da affrontare durante il viaggio in bicicletta in Liguria e come le hai superate?

Tra le sfide più significative, ho dovuto gestire i cali di energia. Per contrastarli, mi sono affidato ad appositi integratori, come barrette caloriche o gel. La disponibilità di acqua, essenziale durante un viaggio in bicicletta, a volte rappresentava un problema. Ho risolto utilizzando una app che segnala la posizione delle fontanelle. In luoghi privi di fontanelle o punti di ristoro come bar e supermercati, un’alternativa può essere cercare cimiteri, dove spesso è presente una fontanella. Riguardo alle impegnative salite, ho imparato ad ascoltare il mio corpo: prendevo delle pause quando sentivo la fatica massima e cercavo di mantenere una pedalata costante ma leggera.

Durante un viaggio in bici simile, soprattutto in Liguria, c’è l’opportunità di interagire con la gente del posto? Qual è stata la tua esperienza?

Assolutamente sì, la Liguria offre molte opportunità di interazione.

Se si decide di pernottare in ostello, si ha una maggiore possibilità di socializzare, anche se personalmente ho evitato questa opzione dato il costo medio di 50€ a notte. Tuttavia, interagire con altri ciclisti, che non sono necessariamente cicloviaggiatori, è sempre un’opzione, soprattutto in questa stagione quando ce ne sono molti in giro.

Durante l’estate, la Liguria diventa una meta turistica, rendendo i visitatori particolarmente aperti alla conversazione. Va detto che alcuni liguri, in particolare coloro che operano nel settore turistico, possono apparire un po’ riservati all’inizio, ma nella mia esperienza ho trovato molte persone cordiali e disponibili. Ad esempio, ho avuto l’opportunità di conoscere una gentile signora milanese in pensione, vicina di casa di noti personaggi politici e vip.

Inoltre, durante il mio viaggio, sono stato avvicinato da un paio di giovani entusiasti del bikepacking, desiderosi di sapere di più sul mio percorso e sull’attrezzatura che stavo utilizzando. È comune tra i ciclisti salutarsi quando si incrociano, e se si è disposti, può diventare l’inizio di una piacevole conversazione.

Qual è l’equipaggiamento essenziale da portarsi per un simile viaggio?

Prima di intraprendere un viaggio in bicicletta in Liguria, è importante avere l’equipaggiamento giusto per garantire un’avventura senza intoppi. Questa è stata la mia checklist personale:

Checklist per il ciclista:
  • Documenti di identità, soldi e carta di credito per eventualità.
  • Telefono cellulare per la comunicazione e la navigazione.
  • Casco protettivo per la sicurezza in sella.
  • Camera d’aria di scorta o kit di riparazione per affrontare eventuali forature.
  • Borracce per mantenere l’idratazione durante il viaggio.
Checklist per la bici:
  • Borse da bikepacking, una frontale e una posteriore, per trasportare il necessario.
  • Borracce capienti, ad esempio una da 1 litro e una da 800 ml, oltre a una sacca d’emergenza da 2 litri per situazioni critiche come nel Passo del Bracco.
  • Fari anteriore e posteriore per garantire la visibilità.

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Equipaggiamento nei bagagli:
  • Cambi di vestiti, ad esempio 3 magliette tecniche e un pantalone per 5 giorni di viaggio. Ho avuto l’opportunità di lavare il mio abbigliamento a Genova, il che mi ha permesso di mantenere la freschezza durante il percorso.
  • Cambio di abiti casual nel caso si desideri fare una pausa più lunga in un luogo.
  • Kit di primo soccorso con elementi come acqua ossigenata, connettivina e un piccolo rotolo di garza.
  • Kit igienico, comprendente salviette igieniche e intime, sapone solido e docciaschiuma da viaggio.
  • Crema solare per proteggersi dai raggi del sole.
  • Spray anti-zanzare per mantenere gli insetti a bada.
  • Asciugamano per le necessità quotidiane.
  • Costume da bagno per chi vuole fare un tuffo nelle acque cristalline.
  • Integratori in gel o barrette per garantire un apporto energetico costante.
  • Fotocamera, anche se personalmente non l’ho utilizzata.
  • Kit per il wild camping, che include un materassino gonfiabile, un sacco a pelo estivo, un telo da campeggio (tarp), corde e picchetti.
  • Caricabatterie e powerbank molto capiente per mantenere i dispositivi elettronici carichi.

Consigli per chi sta considerando un simile viaggio in bicicletta in Liguria?

Valutare attentamente le necessità e evitare di portare oggetti superflui. Ad esempio, se si ha pianificato di dormire in strutture ricettive, potrebbe non essere necessario portare una tenda o un kit per il campeggio. Studiare accuratamente il percorso in anticipo, cercando punti di interesse come ciclofficine, fontanelle, supermercati e ristoranti per i rifornimenti.

Pianificare il percorso con flessibilità, tenendo conto delle pause e delle deviazioni che potrebbero rendere il viaggio ancora più avventuroso.

Come prepararsi fisicamente per questo viaggio? È importante seguire un particolare regime di allenamento prima di compiere un viaggio simile?

Personalmente, non ho aderito a un regime di allenamento specifico e, onestamente, ero piuttosto fuori forma al momento della partenza. Tuttavia, sarebbe sicuramente saggio prepararsi fisicamente, in particolare per migliorare la resistenza. Suggerisco di iniziare almeno due mesi prima del viaggio con pedalate regolari, anche se non molto lunghe. Questo aiuta ad abituare il corpo a trascorrere tempo in sella e ad acclimatarsi allo sforzo prolungato. Se il percorso prevede tratti particolarmente impegnativi, come è stato per me con la salita del passo del Bracco partendo da Sestri, può essere utile focalizzarsi anche sull’allenamento della forza. Detto ciò, la chiave sta nel mantenere un ritmo costante e moderato. È bene evitare di pedalare a ritmi troppo sostenuti per lunghi periodi, in modo da conservare le energie e godersi appieno il viaggio.

C’è stato un particolare cibo o piatto locale che hai scoperto e che ti è particolarmente piaciuto lungo il percorso?

La Liguria mi ha sorpreso con la sua varietà gastronomica. Alcune delle mie scoperte culinarie preferite includono le trenette al pesto, che ho gustato da “Cavour 21” a Genova,

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la focaccia tradizionale proveniente da “Priano e Marinetta” a Genova,  e la focaccia al formaggio di Recco da “Tossini”.👇

A Savona, sono rimasto affascinato dalla farinata bianca che ho provato da “Vino e Farinata”, mentre a Genova mi sono lasciato tentare dalla farinata di ceci dell'”Antica Sciamadda”.

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Infine, ho apprezzato diverse torte salate, come quelle a base di bieta e cipolle.

focaccia ligure

Va detto, per completezza, che ci sono alcune specialità tipiche, come pesce e frittura, che non ho assaporato, dato che non rientrano nelle mie preferenze culinarie.

Come hai gestito l’alloggio durante il viaggio? Hai optato per il campeggio, ostelli o alberghi?

A Ventimiglia, essendo arrivato in tarda serata, ho optato per una soluzione avventurosa: dopo una passeggiata, ho dormito all’aperto sul Monte Maure, che si trova a un’altitudine di 210 metri sul livello del mare.

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Per le tappe a Diano, Savona e Moneglia, ho scelto alberghi che offrivano tariffe last minute convenienti, con prezzi compresi tra 50 e 80€. Una particolare scoperta è stata a Diano Marina, dove ho trovato un hotel specializzato per ciclisti, dotato di una piccola officina per eventuali interventi di manutenzione sulla bicicletta. Questo tipo di alloggio potrebbe essere particolarmente utile per chi cerca servizi specifici legati alla propria due ruote.

A Genova, invece, ho avuto la comodità di un appartamento dove ho potuto usufruire della lavatrice, fondamentale per rinfrescare l’abbigliamento tecnico e proseguire al meglio il mio viaggio.

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La mia esperienza a La Spezia è stata un po’ diversa: ho trascorso la notte su una panchina in un parco appartato, attendendo il treno del mattino successivo.

Inizialmente, avevo in mente di fare campeggio selvaggio lungo il percorso. Tuttavia, la Liguria, in particolare durante la stagione estiva affollata di turisti, non offre molte opportunità adatte a questo tipo di esperienza. Quindi, ho dovuto adattare il mio itinerario in corso d’opera, decidendo dove fermarmi ogni notte in base alle opportunità di alloggio. Alcuni dei luoghi che avevo identificato per il wild camping si sono rivelati diversi rispetto alle mie aspettative. Solo verso la fine del viaggio ho scoperto alcuni luoghi che sarebbero stati perfetti per campeggiare, ma purtroppo questi non erano visibili o facilmente identificabili attraverso mappe satellitari.

Come hai affrontato eventuali problemi meccanici con la bicicletta durante il viaggio?

Ho avuto la fortuna di incontrare un solo inconveniente meccanico: una foratura. È successo poco prima di prendere il treno per Ventimiglia dalla stazione del Lingotto. Quando sono arrivato a Genova, e avendo un’attesa per il cambio treno di oltre un’ora, ho colto l’occasione per sostituire la camera d’aria danneggiata. Questo episodio mi ha insegnato l’importanza di essere sempre preparato a situazioni impreviste e di portare con me gli strumenti e le attrezzature necessarie per affrontare eventuali problemi meccanici lungo il percorso.

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Che tipo di bicicletta hai scelto per il tuo viaggio e come l’hai trovata adatta al percorso?

Ho optato per una bicicletta gravel. Tuttavia, considerando le condizioni delle strade che ho percorso, una bici da strada tradizionale avrebbe potuto fare altrettanto bene, dato che non ho trovato tratti particolarmente dissestati o difficili. La scelta della gravel mi ha offerto la possibilità di avventurarmi su alcune strade bianche, ma lungo il percorso ho deciso di non percorrerle, sia a causa del mio livello di allenamento sia perché alcune si sono rivelate più adatte a una mountain bike piuttosto che a una gravel.

Come hai gestito l’idratazione e l’alimentazione durante il tuo viaggio lungo la costa ligure?

Percorrendo la costa ligure, l’accesso a acqua e cibo non è stato un problema. La regione è un punto nevralgico del turismo e si passa continuamente attraverso paesini e città. È fondamentale mangiare e bere in abbondanza, dato che anche uno sforzo moderato, ma prolungato, richiede che il corpo reintegri sali minerali, vitamine e altri nutrienti persi durante l’attività fisica.

Ho sempre cercato fontanelle pubbliche per l’acqua, avvalendomi di un’app specifica. Inoltre, ho fatto un punto fermo nell’integrare la mia dieta con frutta fresca. Per quanto riguarda l’alimentazione, oltre agli integratori essenziali, ho privilegiato i sapori locali, fermandomi spesso in focaccerie e osterie tipiche della zona.

Qual è il periodo migliore per organizzare un viaggio in bicicletta in Liguria?

A mio avviso, il periodo migliore è tra maggio e giugno. In questi mesi, il clima è ideale, non troppo caldo e non troppo freddo, le strade sono meno trafficate dai turisti e le spiagge sono più tranquille, perfette per chi desidera fare una pausa e tuffarsi in mare. Inoltre, è probabile che si possano trovare prezzi più accessibili per ristoranti, alloggi e altri servizi, rendendo il viaggio non solo piacevole ma anche più economico.

Insomma, se stai considerando di organizzare un avventuroso viaggio in bicicletta in Liguria, il periodo ideale è sicuramente tra maggio e giugno. Le condizioni climatiche favorevoli, le strade meno affollate e la possibilità di risparmiare su alloggio e servizi contribuiranno a rendere il tuo viaggio in bici un’esperienza memorabile e piacevole.

Quali itinerari ciclabili consigli in Liguria?

La Liguria offre diversi itinerari ciclabili suggestivi. Uno dei principali è la ciclovia tirrenica che, idealmente, attraversa tutta la costa ligure. Un tratto particolarmente bello e ben curato inizia a Ventimiglia e si estende fino a Imperia. Questa pista ciclabile segue il vecchio tracciato della ferrovia, offrendo viste panoramiche sulla costa e permettendo di pedalare in sicurezza lontano dal traffico veicolare. Una volta superata Imperia, le piste ciclabili diventano più frammentate e spesso si integrano con le strade statali e provinciali, variando da paese a paese.

E se volessimo affittare una bicicletta in Liguria o portare la nostra bicicletta da casa?

In Liguria, hai diverse opzioni per quanto riguarda le biciclette. Se preferisci noleggiarne una, troverai numerosi punti di noleggio lungo la pista ciclabile che collega Ventimiglia a Imperia, con una particolare diffusione di e-bike. Inoltre, ogni paese attraversato dispone di almeno un servizio di noleggio. Se invece desideri portare la tua bicicletta, il treno intercity offre questa possibilità: il costo per trasportare la bicicletta è di 3,50€ per ogni viaggio o treno utilizzato, ma è essenziale prenotare il posto in anticipo per garantire lo spazio.

Ci daresti un ultimo consiglio su come pianificare il percorso e quali risorse utili si possono utilizzare per un viaggio in bicicletta in Liguria?

Per il mio viaggio ho scelto un segmento della “Tirrenica”, una ciclovia estesa (anche se, va notato, non è completamente ciclabile e molti tratti sono su strada normale) che inizia a Ventimiglia e prosegue fino a Roma, costeggiando il Mar Tirreno. Una parte significativa del mio percorso è stata tratta da questa via.

Per quanto riguarda gli strumenti di pianificazione, ho fatto affidamento sull’app Komoot. Esistono molte alternative, come OSMand, ma ho trovato Komoot particolarmente utile. Una volta deciso l’itinerario, ho utilizzato la stessa app per la navigazione, acquistando la mappa specifica della regione al costo di circa 8€. Tuttavia, è bene sapere che esistono anche altre app, come la già citata OSMand, che permettono di pianificare e navigare efficacemente lungo il percorso desiderato.

Grazie mille Francesco, per aver condiviso con noi la tua avventura e per averci fornito preziose informazioni e consigli sulla tua esperienza ciclistica in Liguria!

Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di condividere la mia esperienza di viaggio in bicicletta in Liguria. È stata un’avventura memorabile e spero che le informazioni che ho fornito possano essere d’aiuto a chiunque desideri intraprendere un simile percorso. A tutti coloro che stanno considerando un viaggio in bici da Ventimiglia a La Spezia, vi auguro un viaggio ricco di scoperte, panorami mozzafiato e incontri indimenticabili.

Buon viaggio e pedalate sempre con passione e curiosità!


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4 Commenti

  1. Davvero una bella intervista, bravi 🚴👍 ci ho trovato dei buoni spunti, ma soprattutto m’ha fatto venire voglia di tornare a riprendere la mia bicicletta….

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