La Sacra di San Michele in Val di Susa (Piemonte)

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Foto di Gildo Cancelli (via pexels)

Arroccata sulla vetta del Monte Pirchiriano, a soli 60 km a ovest di Torino, la Sacra di San Michele emerge all’improvviso, catturando lo sguardo del viaggiatore con il suo fascino misterioso. Questa abbazia, che ha ispirato Umberto Eco nella stesura de ‘Il Nome della Rosa’, è un luogo avvolto da un’atmosfera quasi surreale.

Immaginatevi sulla balconata della Sacra, dove il volo degli uccelli sfiora l’altezza umana e lo sguardo si perde nella valle del fiume Susa, fino alle Alpi imbiancate e luminose. In un contesto così suggestivo, non è difficile sentirsi protagonisti di un romanzo carico di misteri e intrighi.

La linea di San Michele

Fondata tra il 966 e il 987, l’abbazia è parte di un percorso di pellegrinaggio dedicato a San Michele che si estende per oltre 2.000 km.

Queste abbazie, costruite in luoghi spesso inaccessibili come cime montuose o grotte profonde, seguono una linea retta, una cosiddetta ley line energetica, che si snoda da Israele all’Irlanda.

Tra queste, spicca il Mont Saint Michel in Francia, celebre per le sue maree pericolose prima della costruzione del ponte turistico. Il pellegrinaggio può iniziare a Gerusalemme, al Monastero del Monte Carmelo, e include tappe in Grecia, nel sud dell’Italia, in Francia e in Cornovaglia, concludendosi a Skellig Michael in Irlanda, resa famosa da Star Wars.

Una visita alla Sacra di San Michele, a un’ora di auto da Torino, è un tuffo in un’epoca in cui il mondo era avvolto da un velo di mistero e magia. Anche per chi non è particolarmente interessato ai siti religiosi o alla storia, la bellezza del paesaggio e l’aria pura rendono la visita un’esperienza indimenticabile.

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Foto di Gildo Cancelli

Dentro la Sacra di San Michele

Nel corso dei primi anni di vita, l’abbazia si espanse notevolmente, con l’aggiunta di stanze per accogliere sia i monaci che i pellegrini in visita. Durante il XII secolo fu costruita una nuova chiesa, dotata di un vasto piano terreno che oggi rappresenta la parte più visibile nelle fotografie.

Fu in quel periodo che i monaci benedettini di San Michele estesero il loro potere, influenzando gli aspetti religiosi e legali non solo nel nord Italia ma anche in alcune zone della Francia confinante.

Come spesso accade, dopo l’ascesa venne il declino e l’abbazia iniziò a perdere la sua importanza fino al 1622, anno in cui Papa Gregorio XV la soppresse. Rimase abbandonata per secoli, finché, verso la metà del 1800, i Rosminiani la presero in custodia e iniziarono un accurato processo di restauro.

Foto di Davide La Torre

Avanzando fino ai giorni nostri, l’abbazia è ancora meta di pellegrini, anche se di spirito più turistico, e offre servizi come parcheggi, caffetterie e bagni moderni.

L’interno della chiesa, nonostante non sia imponente come l’esterno, merita la visita e il costo del biglietto  è di 8 euro. Al suo interno potrete percorrere la Scala dei Morti, dove riposano i primi monaci e benefattori, sepolti in tombe murate lungo le pareti.

I maestosi contrafforti della struttura sono in realtà imponenti lastre di pietra, e la Porta dello Zodiaco, scolpita nel XII secolo dal celebre Maestro Nicolao, presenta i simboli dello zodiaco su un lato e altre 16 costellazioni sull’altro.

Non fatevi intimorire dall’aspetto massiccio della porta che immette nella chiesa; nonostante sembri chiusa a chiave e nonostante l’immagine di un diavolo-serpente che sembra suggerire di andarsene, quella è l’entrata. Anche noi abbiamo esitato prima di aprirla con decisione!

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Foto di Davide La Torre

All’interno, troverete le tombe della famiglia Savoia, oltre a numerose sculture, affreschi e pilastri ornati da esaminare.

Infine, uscendo dal retro, vi troverete su un ampio patio da cui godere la vista più mozzafiato che si possa immaginare in ogni stagione dell’anno.

Foto @VCL

Escursione alla Sacra di San Michele

La nostra visita alla Sacra di San Michele è stata guidata più dalla passione per le escursioni che da un interesse religioso. Desiderosi di immergerci nella natura del Piemonte e respirare l’aria fresca, a volte assente a Torino, abbiamo scelto di esplorare questo sito storico.

Il nostro viaggio è iniziato nel suggestivo villaggio di Sant’Ambrogio, facilmente raggiungibile in treno da Torino. Dalla stazione ferroviaria di Sant’Ambrogio, ci siamo diretti verso il cuore del paese, attraversando la sua vivace strada principale. Abbiamo dedicato tempo a vagare per le strade strette del borgo, assorbendo l’atmosfera di un’Italia provinciale che pare immutata negli ultimi cento anni.

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Foto di Davide La Torre

Le caratteristiche botteghe a gestione familiare, con le loro porte sempre aperte e i profumi invitanti, si affiancano alle piccole auto che si destreggiano in strade sorprendentemente strette. Ogni tanto, tra gli edifici, si intravede la Sacra di San Michele, motivo più che valido per avere sempre a portata di mano la macchina fotografica.

Per iniziare l’escursione, ci siamo diretti verso la Chiesa di San Giovanni Vincenzo, imponente edificio religioso nel centro del paese. Attraversato il parcheggio e usciti sul retro, abbiamo iniziato la nostra salita. Seguendo i cartelli ben visibili, ci siamo incamminati lungo un sentiero lastricato che serpeggia dietro le abitazioni del villaggio, offrendoci un autentico scorcio della vita quotidiana degli abitanti locali.

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Foto di Roberto Bellasio (via pixabay)

Il percorso di pellegrinaggio (salita a piedi)

Circa un quarto d’ora dopo l’inizio dell’escursione, il sentiero si snoda improvvisamente oltre le ultime case del villaggio, conducendoci su una collina ricoperta di boschi. Essendo un antico percorso di pellegrinaggio, il cammino è costellato di pietre rotonde, rese scivolose dal passare degli anni. Consigliamo di indossare scarpe robuste per prevenire incidenti e scivoloni lungo la discesa.

La salita si presenta moderata, ma è comunque impegnativa. Metterà alla prova i vostri polpacci e vi farà sicuramente sudare. Prendetevi tutto il tempo necessario per affrontarla, non abbiate fretta di arrivare. Lungo il percorso ci sono vari punti di riposo, inclusi un paio di fontanelle, dove l’acqua è non solo potabile, ma anche piacevolmente fresca e frizzante.

Un altro elemento distintivo di questa salita sono le numerose croci che delimitano le stazioni della Via Crucis. Questi simboli, benché simili tra loro e forse non particolarmente emozionanti, fungono da utili indicatori di progresso lungo il percorso.

Foto di Davide La Torre

Dopo circa un’ora di cammino, emergendo dal bosco, si ottiene la prima vista mozzafiato dell’abbazia. Questo panorama, assieme allo sforzo fisico, vi lascerà senza fiato.

Ricordate di risparmiare un po’ di energia per la discesa. Camminare sui ciottoli scivolosi può essere stancante, e sentirete sicuramente la fatica nelle gambe una volta giunti al termine del percorso.

Birrificio San Michele

Al termine dell’escursione, una volta tornati a San’t Ambrogio, concedetevi una meritata pausa al birrificio San Michele, un luogo ideale per ristorarsi con una bevanda e uno spuntino.

Situato nel cuore della città, questo birrificio dal design contemporaneo offre una vasta selezione di birre artigianali. Una sessione di degustazione qui è il modo ideale per ricaricarsi dopo una giornata all’aria aperta. Inoltre, il loro ampio menu promette di soddisfare ogni appetito.


Percorsi escursionistici alternativi  📍


Un’altra via popolare per raggiungere l’abbazia parte dalla frazione Mortera, poco sopra Avigliana. Questo sentiero, pur richiedendo pressappoco lo stesso tempo di percorrenza (circa 1,5 ore), è meno impegnativo grazie alla sua partenza da un’altitudine superiore.

Un’ulteriore alternativa è partire da Chiusa di San Michele e seguire la mulattiera fino all’abbazia, immergendosi in un’esperienza di cammino diversa.

Se siete degli escursionisti di lungo corso, potete arrivare alla Sacra di San Michele da Oulx, attraversando il parco del Gran Bosco e il parco faunistico Orsiera Rocciavrè. Il percorso è lungo circa 60 km, quindi preparatevi all’avventura e organizzatevi per l’alloggio o il campeggio prima di partire.

Meno impegnativi sono i sentieri boschivi che partono da Rivoli o da Rivalta, attraversano le rispettive criniere moreniche, raggiungendo la cima del Moncuni e i laghi di Avigliana, prima di raggiungere la Sacra di San Michele. Ci sono diversi sentieri tracciati e ben segnalati, i cui percorsi possono essere personalizzabili. Andata e ritorno sono circa 30 km, quindi una o due notti  da trascorrere in un ostello, un bed and breakfast, oppure all’aperto.

Foto di Davide La Torre

La via Ferrata

Per gli avventurieri e gli amanti dell’adrenalina, la via ferrata alla Sacra di San Michele rappresenta un’opzione senza dubbio eccitante. Questo tipo di percorso richiede circa 4 ore e necessita di attrezzatura specifica. Per una maggiore sicurezza e per un’esperienza ottimale, è consigliabile affidarsi a una guida locale esperta.

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Foto di Davide La Torre

Orari e prezzi


Orari di Apertura dell’Abbazia
Gli orari di apertura dell’abbazia variano a seconda della stagione e del giorno, quindi è importante verificarli prima della visita.

Tariffe di Ingresso

  • Adulti: 8€
  • Ridotto (6-18 anni e oltre 65 anni): 6€
  • Bambini fino a 5 anni: Gratis
  • Biglietto Famiglia (2 adulti e 2 bambini 6-18 anni): 6€ a persona

Orario Invernale (16 Ottobre – 15 Marzo)

  • Da lunedì a venerdì: 9.30 – 12.30 / 14.30 – 17.00
  • Sabato e Domenica: 9.30 – 17.00 (Domenica ingresso 12.00 – 13.00 solo per Santa Messa)
  • Chiusura lunedì di gennaio e febbraio (esclusi giorni festivi)

Orario Estivo (16 Marzo – 15 Ottobre)

  • Da lunedì a venerdì: 9.30 – 12.30 / 14.30 – 18.00
  • Sabato, Domenica e Festivi: 9.30 – 18.00 (ingresso 12.00 – 13.00 solo per Santa Messa)
  • Lunedì di Pasqua, 25 Aprile, 1° Maggio, 2 Giugno: 9.30 – 19.00
  • Luglio e Agosto: aperto tutti i giorni 9.30 – 19.00

Come Raggiungere la Sacra di San Michele

  • Da Torino, il treno è un’opzione comoda per raggiungere i punti di partenza per l’escursione.
  • Da Torino Porta Nuova a Sant’Ambrogio: 1 treno all’ora, durata 30 minuti, costo 4€.
  • Da Torino Porta Nuova a Chiusa di San Michele: 1 treno all’ora, durata 40 minuti, costo 4€.
  • In auto, l’abbazia è a soli 30 minuti da Torino, con ampio parcheggio gratuito vicino alla strada principale di Sant’Ambrogio.

Consigliamo il treno per il suo impatto ambientale ridotto e la possibilità di godersi una birra al Birrificio San Michele senza preoccupazioni di dover mettersi alla guida!


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1 Commento

  1. Uno dei posti più mistici e affascinanti del mondo… E pensare che si trova solo a 12 km di distanza da casa mia… Orgogliosa della Valle di Susa ❤️

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