Un atto di solidarietà: come ospitare profughi e rifugiati in Italia

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Posso ospitare nella mia casa ucraini, israeliani o palestinesi vittime della guerra?

In un mondo che sembra diventare sempre più turbolento ed emergono nuove crisi globali, l’umanità cerca costantemente modi per manifestare la sua solidarietà.  Mentre conflitti e tensioni si estendono oltre i confini, molte persone si interrogano su come possano fare la loro parte per fare la differenza. Una delle risposte più potenti a questa domanda è l’atto di ospitare profughi e rifugiati, un gesto di generosità che trasforma radicalmente la vita di coloro che cercano rifugio dalla guerra e dai conflitti.

In Italia, questa straordinaria opportunità è aperta a chiunque abbia pazienza e disponibilità per dare una mano e lo spazio adeguato per ospitare.

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Welcome refugees!

Ospitare profughi ucraini: un gesto di solidarietà

La guerra in Ucraina ha causato sofferenza e migrazioni di massa. Molti ucraini cercano rifugio e sicurezza altrove, e l’Italia è uno dei paesi che offre aiuto. Se desideri aprire le porte della tua casa a un profugo ucraino, ecco alcune cose che puoi fare:

Contatta le autorità locali

Per avviare il processo di accoglienza dei profughi, stabilisci un contatto diretto con le autorità locali competenti. Mettiti in comunicazione con il tuo comune o la prefettura, (entrambi svolgono un ruolo importante nell’organizzazione e nella gestione dell’accoglienza dei profughi sul territorio).

Così facendo dimostri la tua volontà e disponibilità a contribuire all’assistenza dei profughi in cerca di rifugio nel tuo paese o nella tua area. Le autorità locali sono il punto di riferimento principale per quanto riguarda tutti gli aspetti relativi all’accoglienza, tra cui la distribuzione dei profughi, la fornitura di servizi di base, la loro integrazione nella comunità locale e la gestione delle risorse necessarie per sostenere questa causa.

– Il contatto con il comune o la prefettura consentirà di avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni competenti, mettendo in moto un processo collaborativo per affrontare le sfide legate all’accoglienza dei profughi in modo efficace e soprattutto umanitario.

Compila il modulo di disponibilità

Per formalizzare la tua volontà di offrire ospitalità ai profughi, dovrai seguire questi passaggi:

  • Accedi al sito web dell’ente governativo competente per l’accoglienza dei profughi nella tua area.
  • Cerca il modulo specifico dedicato alla registrazione della tua disponibilità ad accogliere profughi. Solitamente, questo modulo è disponibile nella sezione “Accoglienza” o “Come aiutare” del sito web.
  • Compila attentamente il modulo, fornendo tutte le informazioni richieste. Queste informazioni possono includere i dettagli personali, l’ubicazione della tua residenza, le dimensioni della tua abitazione, la capacità di accoglienza, e qualsiasi altra informazione pertinente. (Verifica di aver inserito tutti i dati in modo accurato e completo. Se richiesto, o se possibile, fornisci un numero di contatto valido in modo che le autorità locali possano comunicare con te!)
  • Invia il modulo compilato attraverso il sito web o seguendo le istruzioni specificate sul sito stesso.

Dopo aver inviato il modulo, tieni a portata di mano il numero di riferimento o la conferma dell’invio per eventuali comunicazioni future. Una volta che le autorità locali avranno ricevuto il tuo modulo, verranno in contatto con te per discutere ulteriori dettagli e per valutare la tua idoneità come famiglia ospitante.

Alcuni esempi diretti di organizzazioni che possono guidarti in questo percorso:

Fino a poco tempo fa anche la protezione civile si era attivata per creare una rete di ospitalità (il link relativo non funziona più, quindi suggeriamo di contattare il relativo comitato locale): https://offroaiuto-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it

Queste organizzazioni valuteranno l’adeguatezza dell’alloggio offerto e ti accompagneranno nelle fasi successive.

Comunicazione ufficiale

Una volta che le autorità locali avranno esaminato la tua offerta di ospitalità e l’avranno accettata, riceverai una comunicazione ufficiale che conferma la loro decisione.  La notifica conterrà anche ulteriori dettagli riguardanti l’arrivo del profugo, o della famiglia di profughi, le procedure logistiche e altre informazioni importanti per garantire una transizione senza problemi e una corretta integrazione nella tua famiglia e nella comunità.

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Colloquio con un operatore sociale

Dopo aver ricevuto la conferma dell’accettazione della tua offerta di ospitalità, avrai un colloquio con un operatore sociale. Questo incontro è un passo importante nel processo di ospitalità dei profughi. Durante il colloquio, avrete l’opportunità di discutere vari aspetti dell’accoglienza, come

  • i dettagli pratici,
  • le esigenze specifiche del profugo
  • le modalità per garantire una transizione positiva (nella tua famiglia e nella comunità locale).

L’operatore sociale risponderà alle tue domande e ti aiuterà a comprendere meglio il processo di accoglienza. Questo incontro mira a garantire che l’accoglienza sia organizzata in modo efficace per il bene del profugo e della tua famiglia.

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Dopo il colloquio, cerca di mantenere una linea di comunicazione con l’operatore sociale per garantire una transizione senza intoppi e per affrontare qualsiasi problema che possa sorgere durante il periodo di accoglienza. Cerca anche di creare un ambiente accogliente e inclusivo per il profugo, in modo da promuovere l’integrazione nella comunità e favorire la comprensione reciproca.

L’accoglienza dei profughi è un impegno a lungo termine che richiede sensibilità, comprensione e solidarietà.

Se ospito un profugo ricevo dei rimborsi dal governo?

Ad oggi (Ottobre 2023) l’ospitalità di un profugo prevede un rimborso mensile, che ammonta a 300 euro per gli adulti e 150 euro per i minori (tuttavia le politiche di accoglienza dei profughi possono variare da paese a paese e da regione a regione). Secondo questo articolo di marzo 2023 si parla di 33 euro al giorno. Questo rimborso è erogato dalla Protezione Civile e viene pagato direttamente sul conto corrente del beneficiario.

Il contributo finanziario è destinato a coprire le spese connesse all’accoglienza, ma il valore più grande sta soprattutto nell’opportunità di offrire un ambiente sicuro e stabile a chi ne ha bisogno.

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– Come ospitare profughi e rifugiati


Ospitare Palestinesi e Israeliani: un modo per contribuire alla pace ☮️


Il conflitto tra Palestina e Israele è una delle crisi più persistenti del nostro tempo. Molti civili innocenti sono vittime di questo conflitto e cercano rifugio lontano dalle zone di guerra.

Se desideri contribuire a promuovere la pace e offrire un aiuto concreto, queste sono alcune cose che puoi fare:

Contatta le organizzazioni umanitarie

A causa dei recenti conflitti in Medio Oriente sono molte le persone coinvolte in conflitti devastanti e situazioni di emergenza. È possibile fare la differenza anche contattando organizzazioni umanitarie che lavorano instancabilmente per fornire assistenza ai profughi e alle vittime. Queste organizzazioni operano in tutto il mondo, compresa l’Italia, per alleviare le sofferenze umane e offrire un aiuto vitale a chi è in grave necessità.

Tra le organizzazioni umanitarie più rinomate in Italia e a livello internazionale, vi sono enti come:

Visita i siti ufficiali e contatta gli enti per scoprire come poter contribuire alla causa.

Offri assistenza finanziaria

Un modo efficace per contribuire al lavoro delle organizzazioni umanitarie nel sostegno ai profughi e alle vittime dei conflitti è offrire assistenza finanziaria. Le organizzazioni umanitarie dipendono in gran parte dalle donazioni per finanziare i loro programmi di aiuto umanitario e per raggiungere chi è in situazioni di emergenza.

Donare finanziariamente può fare la differenza, poiché le organizzazioni umanitarie utilizzano questi fondi per fornire servizi essenziali come cibo, alloggio, assistenza medica, acqua potabile e supporto psicologico alle persone colpite da conflitti e situazioni di crisi.

Si può fare una donazione unica oppure diventare sostenitore regolare, contribuendo in modo continuativo.

Volontariato

Se hai la disponibilità e la voglia, fare volontariato presso organizzazioni umanitarie è un modo straordinario per contribuire in modo diretto ed efficace alla causa dell’assistenza ai profughi e alle vittime dei conflitti.

I volontari hanno l’opportunità di mettere in pratica la loro empatia e le loro capacità per aiutare gli altri. Le organizzazioni umanitarie cercano spesso volontari per svolgere una vasta gamma di compiti, che vanno dall’assistenza diretta alle persone colpite dai conflitti, come la distribuzione di cibo e beni di prima necessità, all’organizzazione di attività di sensibilizzazione e promozione per raccogliere fondi e aumentare la consapevolezza sulla situazione dei rifugiati.

Diventare volontario ti permette di vedere in prima persona l’effetto positivo del tuo contributo e sviluppare una comprensione più approfondita dei problemi e delle sfide che affrontano le persone coinvolte nei conflitti.

– Come ospitare profughi e rifugiati in Italia


Una scelta che richiede riflessione 🤔❓


In ogni caso, ospitare e aiutare profughi richiede impegno e sensibilità.

Bisogna essere pronti ad affrontare difficoltà, ma anche a fare la differenza nella vita di persone che hanno davvero bisogno di aiuto. Si tratta di un’esperienza spesso molto forte ed emotiva. Aiutare qualcuno in cerca di sicurezza può rendere felici, ma anche mettere alla prova le nostre capacità di relazione. Bisogna condividere degli spazi domestici con persone estranee e saper gestire differenze culturali. Nonostante questo, l’esperienza si rivela spesso molto gratificante per chi la prova, perché consente di imparare da una cultura diversa, creare legami speciali e contribuire positivamente alla vita di un individuo o di una famiglia.

Ospitare profughi è sicuramente un’opportunità per crescere come persone e sensibilizzarsi alle questioni dei rifugiati e dei diritti umani. È un modo per contribuire a far crescere non solo la comunità locale, ma anche quella mondiale.


Ti ringraziamo sinceramente per aver letto questo articolo!

Se hai consigli, suggerimenti o desideri apportare correzioni, ti invitiamo a lasciare un commento o a contattarci direttamente Inoltre, se hai esperienze personali legate all’ospitalità ai profughi o hai storie da condividere, considera di pubblicare un articolo nel nostro spazio web. Il tuo contributo è prezioso e può arricchire ulteriormente la discussione e la comprensione di questo importante argomento. Grazie ancora per il tuo interesse e il tuo sostegno!



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3 Commenti

  1. Mi sto chiedendo se ospitare qualcuno, anche se l’età è avanti. Lo spazio e le capacità che potremmo giocare ci sono e abbiamo alle spalle un pò di storie di ospitalità, affidi,ecc., tutte con peculiarità diverse.
    La fatica è realissima, come, a volte, i traumi che agiscono nell’altro e re-agiscono in noi. Stessa cosa per la maggior ricchezza di se stessi e di rapporto che ne può uscire
    Per dare molte più possibilità alla seconda parte, penso però che ci sia bisogno di avere alcune..più o meno..sicurezze: fare volontariato a “cuore” può anche essere negativo, pur essendo il cuore a partire.. e da ascoltare.
    Alcuni elementi che mi vengono in mente: basi chiare del rapporto con l’ente, supporto psicologico e sociale, capacità di rivedere se stessi senza angosciarsi, gratuità e chiarezza personale, empatia e confini,aiuto sociale, alcune responsabilità suddivisa con l’ente, a volte
    gruppo di supporto.. ecc. Chi è dalla parte dell’aiuto poi, se di età giusta, dovrebbe anche poter e dover fare qualcosa per far vedere le proprie capacità e aiutare, sentendo e provando il proprio valore (chiaramente, con il rispetto della propria storia e età.)Insomma, un rapporto in cui giocare molto, tutti: l’esatto contrario di “una guerra”

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