Holi Festival, la celebrazione più colorata (e più pazza) del mondo.
La leggenda continua con la reincarnazione dello stesso Vishnù in lord Krishna. Quest’ultimo amava una ragazza chiamata Radha ma era preoccupato che il colore della sua pelle avrebbe impedito che l’amore si avverasse fra i due. La madre di Krishna, stanca della disperazione del figlio, gli consigliò di spargere Radha e tutte le altre ragazze del villaggio con una crema colorata a suo piacimento. Krishna cominciò a tramare scherzi alle ragazze del villaggio inzuppandole d’acqua e altri liquami colorati. Così facendo conquistò l’amore di Radha.
Una bellezza indiana |
E’ grazie a questo mito che nasce la tradizione del festival dei colori.
Ma come si svolge? E dove?
Una battaglia di colori
Il giorno dopo le piazze diventano fluide e colorate; dalle scale e dalle palizzate scorrono fiumi di pintura, le strade zampillano di colori, dalle finestre irrompono cascate di vernice. Orde di persone fanno del loro meglio per ricoprirsi di liquami evanescenti e farsi amorevoli dispetti. Si inscenano danze tradizionali, manifestazioni e sfilate ma anche duelli ed epiche battaglie dove i più, alla fine, soccombono alle incursioni degli amici, lasciandosi inzuppare dai loro intrugli colorati. Fradici e euforici, i partecipanti non smettono mai di sorridere.
In alcune località come ad esempio a Nandgaon o a Barsana, lotte e battaglie vedono soprattutto uomini e donne scontrarsi fra di loro, proprio come nel mito di Vishnù. A Barsana, ad esempio, le donne possono percuotere gli uomini con bastoncini di legno e canne, mentre gli uomini possono rispondere all’offensiva con gavettoni colorati.
A Nandgaon si celebra il Lathmar Holi festival, una variante dell’Holi che avviene una settimana prima. |
E’ da notare che la cultura indiana è ancora fortemente stratificata e divisa in caste. Durante l’holi festival, tuttavia, accade qualcosa di magico: tutti diventano improvvisamente uguali!
L’holi festival è una terapia contro la tristezza e l’apatia ma racchiude in sé anche un profondo messaggio: non importa quale sia il colore della nostra pelle, dentro siamo tutti uguali. |
Ogni aspetto di questa tradizione svolge un’importante funzione simbolica, dalla catarsi mistica, alla coesione sociale: i giochi d’acqua, le battaglie, le danze e le sfilate rafforzano i rapporti comunitari che la vita quotidiana, frenetica e grigia, spesso rende sterili.
Durante l’Holi, ogni persona è amica: non ha importanza essere ricco, povero, uomo, donna, bambino o anziano. Questa celebrazione non è solo un’ottima cura contro la tristezza e l’apatia, ma è anche un modo per ridicolizzare e rendere infondato ogni pregiudizio razziale: non importa quale sia il colore della nostra pelle, dentro di noi siamo tutti uguali.
La baldoria, l’allegria e la goliardia sono elementi comuni che rendono questa festa davvero energica, gioiosa e indimenticabile, un evento da provare almeno una volta nella vita! Armati di innaffiatoi, pompe, pistole acquatiche, vernici, polveri e altre miscele coloranti, i partecipanti si danno da fare per trasformare l’ambiente circostante in un arcobaleno vivente! L’Holi Festival colpisce e contagia tutti: è una vera e propria terapia del sorriso.
La festa, comunque, non finisce al termine della battaglia. La sera stessa ci si veste come meglio si riesce per una cena con le persone più importanti, in particolare amici stretti e parenti: con loro ci si scambieranno auguri e dolci prelibatezze. Si prosegue anche il giorno successivo, anche se in maniera totalmente differente: è infatti il momento in cui bisogna ripulire le strade e rimettere tutto quanto in ordine! Un buon modo per far smaltire la sbornia e lavarsi, è gettarsi nei fiumi o nelle fontane pubbliche, oppure raccogliersi per strada per fare le pulizie assieme agli altri, equipaggiati con detergenti e saponi.
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