4 regole per vivere una vita avventurosa (secondo la scienza).

il tempio maledetto, avventura, Indiana Jones

Che cosa definisce un’avventura?

A lezioni di avventura

Jon Levy è un autore e scienziato comportamentale. Ha viaggiato per tutti i sette continenti, visitando tra i 30 e i 40 Paesi (ha perso il conto) prima di trovare la risposta a una semplice ma profonda domanda: cos’è che definisce un’avventura?

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Per rispondere ha rischiato di essere calpestato dai tori in Spagna, si è quasi visto tagliare la gola in Etiopia, stava prendendo il volo dalla Ghost Tower in Bangkok e ha vissuto altri incidenti al limite del fatale!
 
Mi oppongo con veemenza alla monotonia della vita” afferma Jon, 36enne, recentemente intervistato da Elite Daily per discutere del suo nuovo libro “The 2 AM Principle: Discover the Science of Adventure”.
 
In queste pagine, tra un episodio e un altro, spiega la sua formula per vivere una vera avventura. Che siate temerari o meno, i 4 step indicati da Jon potrebbero aiutarvi a vivere meglio la vita di tutti i giorni. Ecco il primo step:
 
1) Circondati delle persone giuste e scopri qualche posto nuovo
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Se avete mai viaggiato in un gruppo, probabilmente avrete conosciuto qualcuno in grado di rovinare l’intera esperienza a tutti quanti. Questo è il motivo principale per cui Levy sceglie la compagnia per le proprie avventure con estrema cura.
Il primo passo è mettere in chiaro da subito tutte le possibili difficoltà che potranno esserci.
Più in generale è importante circondarsi delle giuste persone. Un bel gruppo può essere una terribile squadra ogni tanto, ma un cattivo gruppo trasformerà la migliore delle esperienze in una assolutamente spiacevole.
 
Accogliete inoltre le novità a braccia aperte: quando visitate un posto dove non siete mai stati la memoria viene maggiormente stimolata, ed è questo il motivo per cui le vacanze, o i viaggi, spesso conducono alle esperienze più indimenticabili. Al contrario, azioni ripetitive non faranno che allontanare il vostro spirito avventuriero!

 

2) Sii disposto a uscire dalla tua comfort-zone e a prendere qualche rischio
 
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Jon Levy, Antarctica

Non è necessario viaggiare in altri Paesi per vivere un’avventura. Jon ha infatti scoperto che la volontà di provare nuove attività e uscire dalla propria comfort-zone sono per se stesse azioni avventurose e possono portare a una forte crescita personale – anche quando vengono compiute a piccole dosi.

Come spiega Levy “Io credo che ci sia un mondo di meraviglia e avventura là fuori e che non ci sia bisogno di essere ricchi per esplorarlo, né servono contatti incredibili. Credo che lo scopo della nostra vita sia direttamente proporzionale a come ci sentiamo poco a nostro agio. In tutte le ricerche di crescita personale, la soddisfazione avviene quando stiamo facendo qualcosa appena fuori dalla nostra comfort-zone o se stiamo migliorando il nostro set di skill.
Levy incoraggia le persone a prendere rischi. Questo non significa necessariamente vivere episodi al limite del fatale, come quelli vissuti da lui viaggiando in ogni angolo del globo. Si tratta piuttosto di accettare un certo livello di disagio: “Ci sono un sacco di cose che potete fare, che mettono a dura prova i vostri nervi e che non richiedono rischiare la propria vita. Chiedete a qualcuno di uscire o cantate al karaoke. Semplicemente buttatevi, date il benvenuto all’inaspettato e testate i vostri limiti quando potete (ma senza uccidervi)”.

 

3) Sfida te stesso ponendoti dei limiti

spiaggia, tramonto, silhouette, lentezza

Sembra un controsenso, eppure è proprio la regola magica che permette di uscire dalla propria zona di comfort descritta sopra. A Levy, ad esempio, piace viaggiare per città straniere da solo, senza soldi e senza conoscenze del posto, tentando di convincere gli estranei a farlo dormire sotto il loro tetto per la notte: se fallisce, dorme per strada.

Ma non è necessario esporsi così tanto. Levy ha spiegato “Puoi iniziare in piccolo… Non devi impazzire con cose che non ti senti in grado di affrontare. Ma è tutta una questione di uscire dalla tua zona di sicurezza. Questo può essere così semplice come limitare le tue spese a 5$ a sera. Facendo così ti costringi a vivere maggiormente la serata, a parlare con più persone e a interagire con l’ambiente circostante (e puoi inoltre risparmiare). Porre dei limiti a te stesso aiuta a essere più creativo, ti farà diventare più spontaneo, intrepido e avventuroso in futuro”.

 

4) Sapere quando fermarsi

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Jon Levy- Svezia

L’idea di spingere se stessi ma anche di porsi dei limiti ha ispirato il titolo del libro di Levy. Lo scienziato afferma: “Esiste come una linea nella sabbia che differenzia una serata dall’essere incredibile a diventare tremenda (…) Essere in grado di attraversare questa linea è una forma d’arte. Sono convinto che non può accadere niente di bello dopo le 2 di notte tranne le esperienze più epiche della propria vita. Sei tu che puoi far diventare la serata incredibile o semplicemente andare a casa”.

Secondo Jon infatti non ricordiamo la durata del piacere o la sofferenza di un episodio (o di un’esperienza), ma solamente i picchi e il finale.
E’ importante sapere quando rischiare e andare oltre se stessi, ma anche quando chiamarsi fuori. Questo è l’equilibrio di cui ognuno ha bisogno per trovare avventure vere e memorabili.
 
Puoi rendere la tua vita ricca ed eccitante tanto quanto vuoi che lo sia. Ma devi desiderare di andare sempre oltre, smuovere le cose ed essere un poco a disagio.
Il segreto per avere una vera avventura è godersi l’imbarazzo della nostra strana e bella esistenza”.
 
Tratto da:
http://elitedaily.com/travel/4-rules-to-follow-want-to-live-adventurous-life-jon-levy-science/1703512/
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