Cronache di Gnagna – Le (dis-)avventure lente di Sarah ed Elena. Ep.1

Cronache di Gnagna
Una fase dell'autostop

Avete presente il film “Basilicata coast to coast”? Ecco l’idea di  Sarah e della sua amica Elena era più o meno quella, ma loro sono partite per la Toscana, nell’Argentario, e hanno deciso di campeggiare per dieci giorni low cost, spostandosi soltanto a piedi, con mezzi pubblici, chiedendo passaggi e facendo autostop.

Così sono nate le “Cronache di Gnagna”, una serie di brevi racconti tragicomici che narrano le loro piccole avventure quotidiane, che potrete  leggere da oggi per sette lunedì su viaggiare con lentezza.

Le cronache di Gnagna #1 episodio

Due amiche senza macchina.
Due zaini da 50 litri.
Destinazione Toscana.
Obiettivo ‘Argentario coast-to-coast’.
A piedi. Con il proprio ritmo. Con un budget ridicolo.
Prima tappa in Blablacar. Milano – Grosseto.
A metà tra una seduta dallo psicologo e la festa dell’unità. Compagni insoliti e bizzarri. Non avevamo dubbi.
5 ore di chiacchiere e risate. Arrivo sereno.
Le pacche sulle spalle. Gli “inboccaallupo”.
Notte a Grosseto. Ospiti da amici.
Il gatto molesto. Dormire? Resta sempre un optional.
Alba sulla maremma toscana. Insonnia ripagata.
Direzione campeggio.
Puntualmente in ritardo.
Il cazziatone. Gli occhi dolci. I vabbè.
L’accampamento. 
Spazi stretti. Docce con luci stroboscopiche. E fredde.
Frigorifero comune: all’ interno probabili cadaveri di gente morta.
Anarchia incontrastata.
Flessibilità mode on.
L’estinto istinto di sopravvivenza resuscita.
Tenda pronta. Amicizia con i vicini fatta. Il mare attende.
Autobus fantasma. Ritardi. L’impazienza.
Il tempo è prezioso.

Scatta l’autostop. Alle 12. In agosto. Caldo atroce.
La speranza.
Meta scritta su un pezzo di polistirolo. Recuperato a caso.
La provvidenza.
Coetanei tirano dritto. Li rimortacci.
L’incredulità. 
Continuiamo ad indossare il nostro miglior sorriso.

Il miracolo. Una macchina accosta.
Roberto, 71 enne, capitano di barca.
La versione 2017 di Abraham Lincoln.
Barba bianca e accento toscano.
Si definisce “un buon usato”.
Che gentiluomo.
Ogni ruga un racconto. Di vita intensa.
Quella che piace a noi.
Dai discorsi filosofici alla sagra del moscardino è un attimo.
“Non mischiate il sacro con il profano. Beethoven con le seppie! Argh!”
“Che poi il mondo è un’orchestra: se ognuno suona bene il suo strumento il risultato è l’armonia”.
Machisei? La saggezza. Amen fratello.
Nelle nuove circostanze sbocciano possibilità.
Vinciamo un giro panoramico.
Vista meravigliosa. Mare superbo.
“Vi lascio qui. Se avete bisogno chiamate. Buon viaggio.”
Grazie nonno. Simply the best.

La bontá d’animo ancora esiste.
Ma ‘qui’ dov’è? Chissà.
Però è bello questo ‘qui’.
Perdiamoci qui.
Bagno? Bagno.
Finalmente nuovi orizzonti.
Pomeriggio di beatitudine.
Ritorno con bus. In tranquillità.
E’ tardi. Cena. Al buio. In campeggio. Le comiche.
Ore per una frittata di cipolle. Elogio alla lentezza. E alla mancanza di inquinamento luminoso.
Vino bianco sopravvissuto al frigo comune. S’ha d’avere fiducia.

Cronache di GnagnaLuna piena. Mare piatto. Il richiamo è forte.
Obbligo di bagno notturno. Ode al nudismo.
Direzione della fotografia eccezionale.
Luce pallida, ma potente.
Siamo dentro ad un dipinto surreale di sagome e ombre.
Una notte di riflessi e riflessioni.
A pensare poi vien fame.
Crepes alla Nutella.
Momento indovinelli. Musica. Risate senza senso.
L’ora tarda. “Ma dormire?”- “Andiamo”.
Pineta. Buio. Rumori. Davanti a noi un cervo.
Il respiro è sospeso.
Questa buonanotte è un’estasi.

Siamo ragazze semplici. Ci si entusiasma con poco.
Poi il cervo è simbolo di rinnovamento continuo.
“Sarà un caso? Io non credo…”
Questo viaggio ha un sapore genuino.
Che la collezione di momenti unici abbia inizio.

 

About Sarah Melania Pendolino 7 Articles
Videomaker e fotografa. Nata curiosa, osservatrice, ascoltatrice e sognatrice. Appassionata di dettagli, cose genuine e bizzarre. Aspiro a diventare una cacciatrice di bellezza e storyteller. Raccontare storie attraverso immagini, viaggiare, scrivere, condividere è ciò che più amo fare. Vivo di tragicomiche avventure quotidiane. Accompagnate da improbabili colonne sonore. Adoro esplorare ed esplorarmi. Perdermi. Ritrovarmi. Scoprire. Ripartire. Abbraccio l'etica della reciprocità. Amo la natura, le persone, i confronti costruttivi, gli scambi. Litigo spesso con il tempo, i numeri, i ragni. Vado d'accordo con la lentezza, il cioccolato e i sorrisi. Disordinata cronica, trovo equilibrio solo nel caos. Nel dubbio continuo a lasciarmi ispirare girovagando per il mondo.

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