I geoglifi sono figure disegnate sul terreno da diversi popoli indigeni. Si trovano principalmente in Cile tra le regioni di Arica e Antofagasta. Sono figure di uomini e animali impressi su quella che è conosciuta come la via Caravenera (una via commerciale dell’epoca). La maggior parte di essi sono stati realizzati tra il ‘900 e il 1450. Ce ne sono alcuni vecchi 3000 anni, mentre altri “solo” 500 anni.
Finora sono stati documentati fino a 560 geoglifi, distribuiti in 18 siti, nella zona di Chug Chug, nella regione di Antofagasta. Ne esistono anche altri in altre zone del Cile.
Descrizione
Queste figure, che possono facilmente misurare circa 15 metri di lunghezza, si trovano principalmente sui pendii delle colline. Sono stati realizzati da diversi popoli i cui eredi attuali sono le culture Atacameño, Quechua e Tarapacá e Arica.
La tecnica è relativamente semplice ed è stata influenzata dalla caratteristica del terreno. Un sottile strato superficiale nero ne copre di solito uno biancastro. La complessità di queste opere stava nel generare le giuste proporzioni delle figure. Dovevano essere grandi e abbastanza chiare da essere identificate a distanza di almeno circa 500m.
In realtà, le figure vennero realizzate con una varietà di tecniche diverse. Anche i simboli e i contenuti variavano a seconda del periodo. Si potrebbe dire che la funzione primaria era fare da segnaletica sulla strada. Tuttavia la loro comprensione è molto più complessa perché rappresentano l’immaginario e l’ideologia di società piuttosto antiche e sconosciute.
I soggetti delle figure sono spesso la fauna locale: camelidi, lucertole, fauna marina (cetacei e tonni bianchi), uccelli dell’altipiano (come il suri).
Immagini tratte da: https://wondersofthepast.quora.com
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