Tecla, la prima casa stampata in 3D con la terra cruda

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Casa Tecla (Copyright © Mario Cucinella Architects e WASP, 2021). Foto di Iago Corazza.

Diverse stampanti 3d italiane hanno costruito un edificio impiegando circa 200 ore e usando materiale del posto, il che significa ad impatto zero (senza materiali da trasportare sul posto).

tecla, casa, argilla, stampa 3d, bioediliziaMario Cucinella Architects assieme a Wasp, azienda italiana leader nella stampa 3D hanno completato la prima casa stampata in 3D utilizzando la terra cruda. Lo studio si avvale di un team proveniente da vari paesi, possiede una solida esperienza nella progettazione architettonica con particolare attenzione alle tematiche energetiche ed ambientali, nel design industriale e nella ricerca tecnologica. Il processo è stato coniato Tecla che sta per technology e clay (argilla): è ecosostenibile e rispettoso dell’ambiente perché la produzione è ad impatto zero (zero rifiuti)  e non ha bisogno di materiali da trasportare sul posto, in quanto utilizza la terra disponibile in loco. Ci sono voluti circa 8 giorni affinché diverse stampanti potessero plasmare la prima casa-prototipo, grande circa 60 metri quadrati. La casa è stata realizzata a Ravenna, in Italia.

Il design di Tecla

Tecla ha una forma organica, simile a una conchiglia o una grotta, che gli conferisce un aspetto antico e un po’ tribale, in sintonia con la natura (e in forte contraddizione con la tecnologia piuttosto moderna e futuristica che c’è dietro). Sembra essere tipico del lavoro di Cucinella concentrarsi sull’architettura “umana”, un crossover tra mondi low e high tech.

“L’estetica di questa casa è il risultato di uno sforzo tecnico e materiale”,

ha affermato Cucinella in una dichiarazione,

“non è stato un approccio solo estetico. È una forma onesta, una forma sincera”.


Tutte le foto sono di Casa Tecla (Copyright © Mario Cucinella Architects e WASP, 2021). Foto di Iago Corazza.

È stata la ricerca di M. Cucinella e del fondatore di Wasp M. Moretti con la School of Sustainability a dare vita al progetto. I due team stavano esaminando la necessità di costruire case sostenibili a Km0 – cioè usando materiali trovati sul posto, in modo da evitare l’impatto ambientale del trasporto dei materiali ai cantieri di lavoro. Il risultato è Tecla, che è un processo a basse emissioni di carbonio.

“Tecla dimostra che una casa bella, sana e sostenibile può essere costruita da una macchina”, aggiunge Moretti.

L’architetto ha studiato come la forma di un edificio possa influire sulla sua efficienza, in relazione al clima e alla latitudine; e come la composizione del materiale dell’edificio possa aiutare l’isolamento e la ventilazione. La forma e le creste esterne permettono anche l’equilibrio strutturale della casa.

All’interno c’è una zona giorno, una cucina e una camera da letto, con alcuni arredi integrati nella struttura, e altri oggetti freestanding progettati per essere riciclati o riutilizzati. L’edificio è realizzato con 350 strati da 12mm e 60 metri cubi di materiali naturali per un consumo medio di meno di 6kW.

Vedi altre foto: https://www.mcarchitects.it/tecla-2

Per maggiori informazioni visita:
www.mcarchitects.it
www.3dwasp.com

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