Abbiamo raccolto alcune opinioni dalla rete e abbiamo cercato di capire se, in questo momento, viaggiare in un paese soppresso da un regime piuttosto oppressivo può essere d’aiuto o meno. Tralasciando il discorso dei rischi (forse se si rispettano le leggi potrebbe non essere poi così pericoloso…) la decisione finale, se viaggiare in Iran o no, spetta sempre al viaggiatore responsabile.
Nonostante la situazione di crisi e rivolta in Iran, molti viaggiatori continuano a programmare viaggi in questo paese, spesso scatenando reazioni di intolleranza e rabbia da parte dei connazionali, il che è comprensibile. La scelta di chi vuole partire per l’Iran merita rispetto ma chi contempla di affrontare un viaggio simile, in questo momento, dovrebbe prima fare alcune valutazioni e riflessioni.
Il vostro viaggio potrebbe sostenere economicamente la dittatura. 🤔
Innanzitutto, quando si viaggia in un Paese, si immette denaro nella sua economia. Si porta con sé la propria valuta, che si spende in visti, voli, logistica, alloggi e altro ancora. Ogni centesimo di denaro amministrativo che si immette nelle tasche di un regime totalitario durante una repressione viene inevitabilmente speso per la repressione stessa. In altre parole, con il vostro viaggio, potreste sponsorizzare imprigionamenti, torture se non addirittura omicidi…
Il vostro denaro NON aiuta molto i piccoli imprenditori 😌
Se acquistate prodotti da piccole botteghe, negozi o aziende locali, ricordatevi che tutte queste piccole economie devono pagare le tasse. Queste tasse vanno al governo. In questo momento il governo, come scritto sopra, sta spendendo molti soldi in sicurezza, controlli e altre forme di contenimento e detenzione. È importante capire che comprare qualche tavoletta di cioccolato dai negozietti locali, non aiuta molto il sostentamento di una piccola economia. I problemi delle persone vanno ben oltre i pochi dollari che potrebbero guadagnare con i vostri piccoli acquisti. Il beneficio che le imprese locali traggono dal turismo è una frazione di una frazione del loro business complessivo. La maggior parte dei loro affari proviene dall’interno del Paese, quindi da altri locali. Tuttavia, il solo costo del vostro viaggio in Iran, che va direttamente al governo, supera di gran lunga qualsiasi beneficio per le imprese locali.
Infine, anche se aiutate i piccoli imprenditori, dovete sapere che molte aziende sono attualmente in sciopero a intermittenza, ed è comunque difficile trovare ciò di cui si ha bisogno.
Anche come viaggiatori “alternativi” potreste essere un peso… 🏋️♀️
Anche se non comprerete dai negozi e non alloggerete negli alberghi, anche se farete l’autostop e vi farete ospitare gratis dagli amici o dalla gente del posto, sarete comunque un peso per chiunque vi accoglierà gratuitamente (se per esempio fate couchsurfing). In primo luogo, oltre a sostenere voi, i vostri amici iraniani devono sostenere le loro famiglie, tutto questo mentre il paese affoga nella povertà. In secondo luogo, devono mantenere il sorriso sui loro volti mentre soffrono per il trauma della situazione attuale. Vi accoglieranno senza problemi, ma magari soffrendo in silenzio.
Sicurezza 🔒
Se tutto questo vi sembra una sciocchezza, allora pensate alla vostra sicurezza. L’Iran in questo momento è considerato un Paese geopoliticamente instabile. Di tanto in tanto, vengono rapite persone e sparati proiettili in aria all’improvviso, senza un motivo. Nel tentativo di individuare i dissidenti, il governo permette falsi positivi pur di evitare falsi negativi. Se provenite da determinati Paesi, come l’Italia, potreste essere marchiati come spie e imprigionati. Non è di certo una bella esperienza, né per voi né per i vostri familiari né per chi si accollerà la responsabilità di venirvi a recuperare, difendervi e riportarvi a casa sani e salvi.
La decisione spetta a voi 👆🔍
Queste sono alcune ragioni, per molti versi discutibili certo, su cui però bisogna riflettere bene prima di partire.
Ammiriamo chi, con grande coraggio, decide di partire per sostenere la causa Iraniana contro l’oscurantismo del regime. D’altronde viaggiare in un paese in crisi può servire a infrangere, o per lo meno attenuare, il muro di isolamento che si viene inevitabilmente a creare. È bene però essere pienamente consapevoli delle proprie azioni e dei rischi cui si va incontro; è buona cosa accumulare più informazioni possibili per poi decidere, responsabilmente, se partire o meno.
Come sempre, se vi va, fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.
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