Visitare Le Rovine Antiche: Consigli

consigli per viaggiare
Le rovine antiche sono luoghi storici in cui un viandante può apprendere il simbolismo religioso e cronologico di una determinata civiltà attuale o defunta.

Si trattino delle rovine maya di Tulum, Palenque o Chichen Itza, oppure i vestigi di Pompei oppure Atene, sino alle imponenti Machu Picchu, senza ignorare gli ancora ben mantenuti palazzi imperiali e nobiliari Coreani, Giapponesi e Cinesi (sebbene non rovine tecnicamente), questi capisaldi dell’umanità possono essere goduti appieno ancor più grazie a questa essenziale e contenuta guida.

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1) Non premere, non toccare, non calpestare

sardegna, cabras, rovine antiche, fenici, romani, necropoli, sacrificiÈ necessario essere molto attenti a dove si cammina e dove ci si sposta, perché le rovine sono antiche migliaia di anni e possono infragilirsi ulteriormente – ricordiamoci che sul nostro corpo, anche dopo una lavata assoluta, rimangono miliardi di batteri, e questi, quando entrano a contatto con roccia o papiri, agiscono col tempo sulle loro strutture molecolari, devastandole.

E ‘importante seguire i consigli e le istruzioni trovate lungo il cammino e non porsi in luoghi che non sembrano sicuri – per esempio, nei pressi di una colonna in procinto di cascare da un giorno all’altro.

Inoltre, ricordarsi di stare in luoghi segnati come pubblici dove si può camminare senza problemi: a Pompei, nonostante la massiccia presenza di 66 ettari di foresto (area disabitata) esplorabile, soltanto un ridotto scoperto (area aperta) di 12 ettari è aperto al pubblico – i restanti 44 ettari sono attualmente supervisionati dai ricercatori e dagli archeologi.

2) Entrata, uscita, entrata, uscita… mi son perso.

Cercare di rispettare gli ingressi e le uscite individuate nei siti archeologici – l’ingresso sarà ad una estremità delle rovine e l’uscita all’antipode (esatto opposto), così da facilitare l’accesso per i turisti e viaggiatori.

Nonostante questa raccomandazione è dato ad esempio che se si lascia la propria borsa o zaino presso l’ingresso principale (se vengono adibiti appositi cabinetti), per visitare le rovine comodi e scaricati, si consiglia di retrocedere lungo il sito archeologico verso l’ingresso da cui si è acceduti.

Questo perché vi sono svariate rovine di dimensioni considerevoli ed è possibile perdere l’orientamento nonostante i numerosi cartelli che ci guidano verso determinate aree.

3) Sole soletto, che assillamento… 

Le aree archeologiche spesso si trovano a minuti di distanza dalle città e spesso in luoghi con poca ombra. Raggiunte le piramidi od altri resti archeologici africani, difficilmente troverete palme sotto cui potervi meriggiare.

Pertanto, si consiglia di applicare la protezione solare prima di effettuare la visita e durante il viaggio, soprattutto se si suda. Inoltre, indossando occhiali da sole, un cappello per proteggere la testa e, soprattutto, bevendo molti liquidi per idratare, si evitano problemi e fastidi di vario tipo.

Se avete intenzione di spendere un sacco di tempo in viaggio, è possibile includere nella vostra borsa qualcosa da mangiare, perché di solito nei siti archeologi si vendono prodotti alimentari , ma spesso rincarati.

Ricordarsi di non portare un grande zaino: anche se è necessario inserire la fotocamera, bevande, cibo e qualcosa di caldo (nel caso sia inverno), in molti luoghi non si permetterà di entrare con massicci invogli, quindi sarà richiesto solo il minimo necessario da portare a mano.

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4) Non dimentichiamoci le comodità!

Quando si raggiungono luoghi ignoti si camminerà a lungo, quindi portarsi appresso un paio di scarpe adeguate ed un ricambio è una scelta intelligente – non è gradevole trovarsi con delle voglie sui piedi.

Evitare i sandali ed infradito poiché in molte rovine vi sono delle pietre, terriccio testuggineo, scalinate e sali-scendi continui.

Se vi sono disturbi di mobilità, si consulti il tipo di accesso alle rovine prima di visitarle, poiché non tutte quante le rovine dispongono di accessi o percorsi alternativi per chi detiene una sedia a rotelle.

5) Bimbi ed animali innanzitutto

Come per tutte le escursioni o attività in cui è richiesta una certa concentrazione e molto tempo occupato, anche ai bambini la scoperta di rovine misteriose ed affascinanti, può risultare una fantastica esperienza.

Di solito, i bambini non amano camminare a lungo e potrebbero lamentarsi durante il tragitto. E’ consigliabile chiedere sempre se sia possibile spingere un passeggino in cui far coricare i bambini più piccoli.

Inoltre, è raccomandabile includere qualche giocattolo con cui intrattenere il bimbo nei momenti più noiosi, oltre che fornirgli da bere e mangiare. Nel caso i bambini siano più grandi, si può spiegare loro la storia del posto o raccontargli qualche racconto ispirato alla mitologia del luogo, come se fosse una favoletta, così da intrattenerli ed educarli al contempo.

E gli animali? Purtroppo, spesso non è possibile portarsi appresso il proprio beagle, bassotto, gatto siamese, pesciolino rosso o canarino, siccome agli animali è vietato l’accesso alle rovine. Se viaggiate con qualche animale ma non volete rinunciare alla scoperta dei siti archeologici potreste essere costretti ad affidarlo a qualche amico, ai tizi della reception o ad altre persone adulte del posto in grado di occuparsene fino al termine della vostra esplorazione.

6) Foto, foto, foto a volontà

Le foto saranno il modo migliore per ricordare la vostra visita a questi luoghi carichi di storia (è anche possibile stendere un diario di viaggio), ma ricordate che si può scattare foto solo ove è consentito.

Non cercare, ad esempio, di salire fino alla cima della piramide a Chichen Itza per auto-scattarsi: è vietato! Però è possibile scattarne, di foto alla piramide, in quantità pressappoco illimitata, ma dall’esterno.

Le foto sono fondamentali per rammentare e tenere presenti certi dettagli sfuggenti alla memoria.consigli per viaggiare, visitare le rovine antiche

7) Orientamento e tragitto nel labirinto

Se si è abituati a perdersi e non ci si orienta facilmente nei nuovi posti visitati, converrà investigare prima di raggiungere una data rovina archeologica, siccome molte di esse possono essere tanto maestose quanto dispersive.

Si può scegliere un itinerario, anche di dimensioni contenute, segnalando su una carta diversi riferimenti e luoghi da non perdere. O, se si preferisce, ci si può aiutare prendendo in prestito un’autoguida cartacea nella propria lingua, grazie alla quale si verrà a sapere molto su ciò che si sta osservando.

In alternativa, se si preferisce ascoltare la voce di un essere umano, è possibile richiedere una guida, sebbene vi sarà probabilmente una certa somma da sborsare. Una buona cosa è diventare amici della gente del posto, che solitamente si rivela ben disposta a condividere le proprie conoscenze storiche e culturali sulle antiche vestigia presenti nel territorio.

E con questo concludiamo questo post e vi auguriamo una buona visita alle rovine antiche!

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Scritto da Carmine Mario Covino


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