![Viaggio lento in Slovenia e Croazia Valentina Locatelli](https://www.viaggiareconlentezza.com/wp-content/uploads/2016/09/6.png)
Nella maggior parte dei blog si raccontano di viaggi “perfetti”, fatti di incontri con personaggi perfetti, in luoghi magici e paradisiaci; i viaggi alternativi e improvvisati, però, possono essere pieni di imprevisti. Bisogna raccontare il viaggio in tutti i suoi aspetti, anche quelli negativi, fatti di disagi, attese, incontri antipatici. Non si vuole certo scoraggiare le persone a viaggiare, ma è corretto essere più obiettivi possibile: i veri viaggi sono incerti e pieni di sorprese, nel bene e nel male, ed è proprio questa incertezza a renderli avventurosi. A questo punto del suo viaggio, Valentina ci racconta della sua disavventura in Slovenia e ci mette in guardia dai rischi cui si può andare incontro a causa di fraintendimenti, problemi linguistici, ecc. ecc.
[Continua da qui]
…Inutile dire che la nostra impresa fallirà miseramente, pur avendo fatto le cose per bene: arriviamo alla stazione degli autobus di Bled addirittura in anticipo e decidiamo di far colazione nel baretto vicino alla fermata, all’esterno in modo da vedere arrivare l’autobus. Abbiamo già finito, Olalla entra a pagare ed io corro alla fermata dell’autobus che sta arrivando. L’autista scende stizzito ad aprirmi il porta bagagli, carico lo zaino e quando gli chiedo se può aspettare l’arrivo di Olalla -la si vede a pochi metri da noi- mi risponde bruscamente “no”. Scarico di nuovo lo zaino, provo a temporeggiare ma lui risale a bordo e quando anche lei mi raggiunge ci liquida con un “c’è un altro autobus tra cinque minuti” e parte. Ovviamente una bugia: sono le 6 di domenica mattina e dovremo aspettare varie ore prima di vedere un altro autobus, in un posto dimenticato da dio in cui è impossibile anche solo pensare di fare l’autostop -non c’è nessuno- e troppo lontane dalla capitale per pensare di avviarci a piedi con la mia caviglia in pessime condizioni. Non so cosa l’abbia spinto a comportarsi così, se sia pura maleducazione o il nostro aspetto di backpackers, stropicciate e infangate, a causa delle disavventure già citate. Non mi era mai capitato nulla del genere.
La sfortuna non arriva mai da sola: ovviamente perderemo la coincidenza da Zadar a Lubiana ma a questo si aggiunge che, una volta in stazione, ci troveremo bloccate per svariate ore, inizialmente senza un piano preciso, a considerare di andarcene a Sarajevo; poi insieme a molti altri viaggiatori abbiamo aspettato sotto il sole un autobus per Zagabria che arriverà con varie ore di ritardo -deviazione inutile nel nostro viaggio verso Zadar, ma almeno ci farà risparmiare moltissimo rispetto all’autobus diretto.
![Valentina Locatelli](https://www.antoniomassariolo.it/vcl/wp-content/uploads/2016/08/IMG_3809-1.jpg)
Si sa che in queste situazioni si fa amicizia con tutti ed infatti un ragazzo indiano alla stazione di Lubiana avvisa noi e altri passeggeri sudamericani che l’autobus arriverà da un’altra parte: lo hanno annunciato ai megafoni in sloveno e lui è l’unico che lo capisce. Siamo stanche e doloranti quando finalmente compare l’autobus che ci porterà a Zagabria, dove prenderemo la coincidenza per Zadar.
Si presenta il problema di trovare un alloggio a Zadar per la notte, arriveremo di sera: il ragazzo indiano ci aveva detto di avere amici a Zadar che potevano ospitarci, ma a Zagabria si dilegua e non riusciamo più a trovarlo. Un altro ragazzo, membro di couchsurfing, ci ha offerto di piantare la tenda nel suo uliveto, ma non abbiamo più il wi-fi per metterci in contatto con lui. La città inizia ad essere più vicina, il tramonto pure e, con un paesaggio così fuori dal finestrino, ci risulta difficile preoccuparci: dopo mille peripezie, siamo arrivate al mare.
Non riusciremo a metterci in contatto con il ragazzo dell’uliveto, che mi sarebbe tanto piaciuto conoscere, ma in ogni caso arriveremo con il buio, dopo una giornata lunghissima, io zoppicante e il suo uliveto a svariati km fuori città: guidate dalle indicazioni dei locali finiremo nel dormitorio di un ostello, fuori dal centro, su letti comodi, probabilmente i più comodi che abbiamo mai provato fino ad allora. Dopo tutte le varie levatacce mattutine, decidiamo di non puntare la sveglia per l’indomani: il viaggio riprenderà il ritmo iniziale, lento.
CONTINUA…
Le puntate precedenti:
viaggio lento in slovenia e croazia parte III
viaggio lento in slovenia e croazia parte II
viaggio lento in slovenia e croazia parte I
Leave a Reply