Viaggio Lento in Slovenia e Croazia – Parte V

Valentina Locatelli

Camminare per le strade di Zadar da backpacker, in estate, lascia addosso quella sensazione di straniamento che si ha quando d’improvviso si viene catapultati in un luogo molto turistico -ma noi siamo “viaggiatori” e attiriamo sguardi curiosi: forse per il contrasto fra chi indossa bikini con infradito e chi, invece, zaino in spalla e scarpe da trekking, per intenderci.

Valentina Locatelli
Zadar è una città stupenda. Il suo centro storico ha tanto da offrire, le rovine romane sono incantevoli e mi riprometto di tornare, però fuori stagione, per potermi perdere tra le stradine senza sgomitare per farmi strada fra i turisti.
L’impressione che mi lascia è comunque  positiva, con gli edifici colorati, le strade strette e l’aria di mare.
Valentina Locatelli
Valentina
Facciamo tappa obbligata al lungomare per vedere, anzi sentire, il Sea Organ, l’organo marino suonato dalle onde del mare; l’esperienza è incredibile: una scalinata degrada sul mare dove ci si può sedere ad ascoltare “il suono del mare”. Anche per questo spero di poter tornare in autunno per rivederlo e trovarlo… deserto. Non rimaniamo troppo tempo perché ci  torneremo per il saluto del sole, al tramonto, sulla strada del ritorno. Passiamo una giornata tranquilla nella cittadina per riprenderci dalla giornata di viaggio di ieri, ma la nostra destinazione finale è l’isola di Dugi Otok, più nello specifico il paesino di Luka, e più nello specifico ancora, un minuscolo campeggio privato, senza nome, talmente piccolo che si rivelerà difficile da trovare.
Valentina Locatelli
Viaggio lento in autobus

Nel tardo pomeriggio, quindi, prendiamo un traghetto di linea per 6€ consigliato da locali (sul lungomare propinano tour di mezza giornata verso la stessa isola a partire da 80€); attracchiamo a Zaglav e prendiamo un autobus locale in direzione Luka, uniche passeggere. Fuori dal finestrino vediamo una Croazia nettamente diversa da quella vista a Zadar. E’ quello che stavamo cercando.

Valentina Locatelli

Quando intuiamo d’essere arrivate al capolinea, chiediamo all’autista indicazioni per il nostro camping. Ci indica una strada in salita, in mezzo ai campi e a qualche casa, ma non sembra portare da nessuna parte. Ci avventuriamo dubbiose fino alla cima della collina: siamo in mezzo al nulla. Non c’è nessuna indicazione e iniziamo a pensare d’aver sbagliato strada. Sappiamo che il campeggio dev’essere molto isolato in mezzo agli  uliveti, ma sembriamo completamente fuori strada. Abbiamo il numero della ragazza del campeggio e quando capiamo che da sole non lo troveremo, decidiamo di telefonarle per chiederle di venirci incontro: dopo molti tentativi finalmente risponde, ma ci dice che si trova a Zadar e arriverà soltanto dopo un paio d’ore; al campeggio, oltretutto, non c’è nessuno. Ci da’ indicazioni sommarie su un sentiero secondario, non segnalato, che porta al campeggio, e ci dice di accomodarci SE lo dovessimo trovare.
Valentina Locatelli
Ripercorriamo il sentiero principale, in lungo e in largo, infilandoci in quelli che sembrano sentieri. Finiamo nel bosco, poi davanti la casa di qualcuno, suoniamo campanelli ma tutte le abitazioni sembrano disabitate, finché scorgiamo quello che può sembrare un sentiero e finalmente lo troviamo: il luogo è estremamente essenziale, sostanzialmente è quasi come fare campeggio libero, con il vantaggio di  avere bagno e doccia, un tavolo ed un angolo cottura, ideale per chi cerca un luogo fuori dalle rotte turistiche: immerso nella natura e nel silenzio, a 15 minuti di cammino dal paese.
Valentina Locatelli

Montiamo velocemente la tenda e nel frattempo arriva la ragazza croata che si scusa per l’inconveniente e ci dice che ci saremo soltanto noi ed una famiglia tedesca, ma la loro tenda è talmente lontana che li scorgeremo solo un paio di volte.

Valentina Locatelli
Sta nel frattempo arrivando la sera e decidiamo di scendere in paese prima che faccia buio, non senza portarci la torcia per il ritorno, che immaginiamo ostico. Finiamo nel bar del paese dove ci sono quasi tutti locali, ma non parlano inglese. Ordiniamo una birra. A gesti chiedo alla proprietaria se può lasciarci i tappi delle birre, che colleziono. Lei ride e ci porta l’apribottiglie facendoci segno di aprirle da noi. Siamo diventate una curiosa attrazione, più interessanti della partita di  calcio che mostrano in televisione.

Valentina Locatelli
La notte ci regala un cielo stellato come non ne vedevo da tempo; il silenzio irreale rotto solo dai versi degli animali non ben identificati che sentiamo aggirarsi fuori dalla tenda. La mattina scendiamo nuovamente in paese per imboccare da lì i sentieri che portano alle vicine spiagge. E’ piena stagione turistica e siamo in Croazia, eppure questa perla sembra non essere ancora stata scoperta, almeno in questa parte dell’isola: ci siamo soltanto noi.
Valentina Locatelli
La bellezza della Croazia. Vissuta con lentezza
 A Luka ci riappropriamo del nostro tempo e viviamo, con lentezza, imitando gli isolani.CONTINUA.

Le puntate precedenti:

viaggio lento in slovenia e croazia parte IV
viaggio lento in slovenia e croazia parte III
viaggio lento in slovenia e croazia parte II
viaggio lento in slovenia e croazia parte I

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Ho fatto del viaggio alternativo uno stile di vita: zaino in spalla, la mia tenda, autostop, couchsurfing e, ogni tanto, anche qualche ostello. Amo molto partecipare a scambi e progetti di volontariato, soprattutto progetti europei. Quando viaggio, cerco di interagire il più possibile con le persone del posto. Con viaggiareconlentezza.com condivido le mie avventure di viaggio lente.

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