
Visitare un paese con la scusa dell’avventura.
Cari autostoppisti italiani (e cari aspiranti autostoppisti),
Si sta per tenere l’ultima edizione di hungaro-hitch, una gara internazionale per autostoppisti. Nata nel 2015, grazie all’iniziativa dei giovani ungheresi Adrian Bors and Peter Kovacs, Hungarohitch si è già svolta con successo in ben quattro eventi estivi sul territorio ungherese, coinvolgendo centinaia di persone, giovani e non, da tutte le parti del mondo. I prossimi 10 e 11 dicembre si darà il via all’edizione invernale che prevede la partecipazione di almeno 70 autostoppisti, numero che sarà probabilmente superato, visto il successo dell’ultima edizione estiva, la cui gara è stata resa epica dalla presenza di 108 iscritti.

-risolvere compiti (ad esempio trovare specifici oggetti lungo la strada all’interno del paese).Come nelle competizioni passate, le squadre saranno composte da due membri. La durata dell’evento sarà di due giorni durante i quali i compagni di viaggio avranno bisogno di collezionare più punti possibile lungo il percorso, nonché raggiungere il traguardo in tempo. Per ottenere punti i partecipanti dovranno:
-scattare selfie con gli autisti e con i monumenti storici delle città, per provare di aver raggiunto determinati posti e di essere stati accolti in macchina.

E i premi? Adrian, uno dei due giovani organizzatori, ci rivela che i premi in palio saranno “una coppa d’oro, medaglie, mappe, alloggio gratuito attraverso il portale di Balaton Tourist, e altri giochi creativi (boomerang, “devil sticks” ecc)”. Non mancheranno bibite e cibo offerti dall’organizzazione. Ma c’è un premio, il più bello di tutti secondo Adrian: “l’avventura, l’incontro con le persone e le esperienze”. Le prime dieci squadre saranno inoltre ricompensate con 60 buoni da spendere in coni gelato. Un’organizzazione di ferro per un evento che in Italia non si potrebbe ancora realizzare. Adrian sostiene che l’autostop è molto in voga in Ungheria, così come in Francia, in Romania, in Germania e altri paesi del nord, ma c’è un movimento mediatico che, volutamente o no, sembra scoraggiarlo:

“Sono molte le ragioni per cui ogni anno cerchiamo di organizzare questi eventi. Cerchiamo di rendere più popolare la pratica dell’autostop (visto che le televisioni non ne vogliono parlare oppure ne parlano male in molti film idioti); pensiamo che sia il miglior modo per viaggiare e cerchiamo di mostrare alla gente che funziona davvero ed è magico! Una delle cose migliori che si possano fare per socializzare, tenere unite le persone, senza discriminazioni” conclude Adrian.

Insomma, questa gara non è solo un ottimo modo per conoscere uno splendido paese come l’Ungheria, ma anche una maniera per divertirsi, vivere un’avventura e fare nuove amicizie internazionali. Quando avremo la bellezza e il piacere di ospitare un evento simile anche noi qui in Italia? Autostoppisti italiani, fatevi avanti. Sappiamo bene che siete numerosi anche voi!

In questa edizione non sarà possibile uscire dal paese

Immagini prese dalla pagina fb dell’organizzazione
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