Ho preso un anno sabbatico da adulta, mai stata più felice

Anno sabbatico

Avete mai pensato di prendere un anno sabbatico e usare il tempo per viaggiare il mondoSe si, vi suggeriamo di leggere questo pezzo tradotto da noi e apparso originariamente qui, che racconta la storia di Alyssa Ramos, nomade digitale in giro per un anno in 40 paesi a 28 anni. 

Esattamente un anno fa mi sono trovata nella situazione di decidere se seguire seriamente la mia nuova passione per i viaggi oppure pagare l’affitto. Non potevo permettermi entrambi perché avevo letteralmente i soldi per l’una o per l’altra cosa. Essendomici voluti ventisette anni per scoprire questa passione ed esattamente un anno dopo essermi convinta di potermi permettere un viaggio più lungo di due settimane, ho concluso la questione con un f*****o e ho scelto l’Asia invece del mio appartamento-ufficio in West Hollywood.

Tuttavia c’era di più in questa smania improvvisa della mia decisione. A ventotto anni ho scoperto che non ero neanche lontanamente soddisfatta della vita che conducevo e che avevo prospettato mentre ero al college. Non avevo avuto una relazione perfetta, ero MOLTO più che lontana dall’avere un anello di fidanzamento al dito o un figlio. Mi sentivo ancora una bambina io stessa e sapevo che parte di questo sentimento derivava dalla mia impossibilità a viaggiare quando ero più piccola.

Anno sabbatico

Mi sono sempre aspettata che a un certo punto tutte le vite si aggiustino seguendo una routine quotidiana stabile quindi, quando non è successo a me, ho iniziato a chiedermi cosa avrei dovuto fare. Mi ha fatto sentire come se avessi in qualche modo fallito e ciò mi ha resto triste.

L’unica cosa che potevo veramente pensare mi avrebbe reso felice era viaggiare per il mondo e capire cosa fare. Non era esattamente considerato “normale” per qualcuno della mia età mollare tutto e iniziare a viaggiare ma, allerta spoiler, un mese si è trasformato in un anno e ora sono seduta in una spiaggia di ghiaia bianca davanti al cristallino mare Adriatico in Croazia, con nient’altro che il mio computer portatile e un gatto a caso sdraiato dietro di me, pronta a dirvi esattamente quello che è accaduto…

Indovina cosa è successo nellanno sabbatico, beh nel mio caso lanno sabbatico adulto

Cos’è un anno sabbatico? Se non siete familiari con il termine il motivo è probabilmente che in America non esiste. Attualmente si usa solo in Australia e alcune parti d’Europa ma in altre zone viene incoraggiato.

Un anno sabbatico è un modo di dire per indicare quando uno studente si prende un anno di pausa tra il liceo e il college per viaggiare solo o con gli amici. Non significa fare feste e perdere la testa, come in molti di noi fanno non appena mettono piede fuori casa per andare al college. È più un ritrovare sé stessi, imparare a prendersi delle responsabilità e scoprire le possibilità che esistono al mondo.

Sicuramente non lo avevo capito quando ero più giovane e sono sicura che anche alcuni di voi non ci siano riusciti. Non ho neanche mai avuto la possibilità di viaggiare in vacanza con i miei genitori perché eravamo poveri ma, anche così, non è che a scuola mi avessero comunque incoraggiato a farlo. Dunque, sentendo l’urgenza di fare esperienze vere del mondo e nella mia vita ho messo le mie cose in un magazzino, ho fatto un piano e sono partita.Anno sabbatico

Si, è stato spaventoso inizialmente ma poi non mi sono fermata

Come ho preannunciato, ho dovuto mettere le mie cose in un magazzino. Una cosa che non avevo mai fatto prima d’ora da quando avevo preso il mio appartamento a diciassette anni. Fatto ciò ero tecnicamente “senza casa” per la prima volta nella mia vita, cosa che ovviamente all’inizio è stata terrificante. Mi sono preoccupata senza ritegno che avrei perso tutto una volta partita, che i miei amici mi avrebbero dimenticato e che, per qualche motivo, mi sarebbe mancato qualcosa di Los Angeles.

Ma il primo mese è trascorso senza che io ne avessi abbastanza. Avevo ancora soldi da parte risparmiati nei mesi precedenti e stavo guadagnando stabilmente da lavori freelance come “nomade digitale”. Quando è arrivato il secondo mese ho dovuto decidere nuovamente. Ho scelto un mese in India rispetto al pagare l’affitto per la casa e il magazzino a LA (sono originaria della Florida ma LA è la mia casa). Dato che ero nei paraggi ho pensato che fosse una buona idea andare in Sri Lanka e alle Maldive. Le ho entrambe visitate con un budget risicato.

Mi sono aperta alle opportunità e loro sono arrivate

Anno sabbaticoMi sono sempre definita una “introversa estroversa”. Mi piace circondarmi di amici ma mi piace anche stare sola e fare le cose alla mia maniera e sono sempre stata convinta di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno.

Bene, quando viaggi da sola per così tanto tempo inizi ad aprirti al pensiero di incontrare nuove persone e permettergli di aiutarti. Il momento in cui ho cambiato idea è stato quando ho incontrato una persona che è successivamente diventata mia compagna di viaggio in quattro paesi. (Si, è stata un flirt passeggero con uno straniero, ma ve lo racconto un’altra volta).

A parte per questo piccolo flirt, ho anche iniziato a incontrare gente del posto in quasi tutti i paesi in cui ho viaggiato. Volevo imparare quanto più possibile dalla loro prospettiva, e facendo così ho imparato più di quanto non abbia mai imparato a scuola sulle persone, le culture, le religioni, la politica, la storia e sul mondo in generale.

Questa nuova comprensione e queste esperienze emozionanti hanno cambiato il mio modo di pensare e interagire con le persone. Mi ha reso più amabile, più gentile e più empatica. Questo cambiamento non solo mi ha reso più felice, ma ha enormemente contribuito a rafforzare e ampliare la mia carriera, anche quella da nomade digitale.

Mi sono adattata a uno stile di vita Minimal

Anno sabbaticoDurante il mio intero anno sabbatico da adulta ho viaggiato con una borsa a tracolla e un trolley. Non ho mai preso niente dal mio magazzino (non che avessi posto dove mettere qualcosa) e ho fatto shopping solo una volta al mese, quando cambiavo guardaroba. I vestiti che ho precedentemente indossato sono stati donati a una persona del posto in qualsiasi paese decidessi finalmente di andare a fare shopping. Mi sono anche abituata, diventando brava nel farlo, ad acquistare generi alimentari nei mercati locali, anche se ho dovuto prendermi qualche momento extra per convertire il prezzo in dollari o tradurre cosa fosse quell’alimento.

Questo stile di vita mi ha reso anche estremamente sana e posso dire con certezza che c’è una chiara differenza rispetto a quando non viaggiavo a tempo pieno. Non mi ammalo mai quando viaggio perché mi assicuro di mangiare bene e sono più in forma perché scelgo di camminare ovunque… anche se questo lo faccio principalmente per risparmiare.

Ma ho mantenuto le mie comodità da adulta

Anno sabbaticoNon mentirò su questo, c’è una probabilità pari allo 0% che io dorma in una camera condivisa in un ostello o che faccia couch surfing su un divano. Sono una donna adulta che ha un buon reddito auto generato quindi siate certi che viaggio con certi standard. La maggior parte del tempo mi ingegno molto per trovare offerte last minute online per hotel decenti o anche veramente belli. Anche se qualche volta sono tutti esauriti e devo scegliere per un posto disgustoso.

Mi concedo anche un bel pranzo o una cena, sia ora che quando ho iniziato. Non credo che dovrei perdermi il lusso di una bella cena solo perché non c’è nessuno che mi accompagni. Sono davvero super orgogliosa di come sono diventata così sicura nel mangiare fuori da sola. Quando mi chiedono “Solo un posto?” rispondo “Si, decisamente solo un posto!”

Anche se è davvero difficile rimanere sedute da sole, una volta che le persone intorno a te realizzano che lo sei… se capite cosa intendo.

Non ho mai avuto paura di dire No o Si

Una parte del sentirsi a proprio agio da adulto deriva dal sapere esattamente quando vuoi o non vuoi fare qualcosa. Ho imparato a dire facilmente no ai venditori, ai promoters, agli uomini affascinanti, ecc.. cosa che mi ha davvero aiutato nella vita normale, specialmente con decisioni a cui volevo dire sì quando sapevo che avrei dovuto dire no… mi riferisco principalmente a uomini, affari e dessert.

Anno sabbatico
Paradiso, Nuova Zelanda

D’altro canto questo anno sabbatico da adulta mi ha insegnato a dire Si con facilità a molte cose che probabilmente non avrei mai fatto prima. Non ci penso più due volte a quanto tempo ci vorrà ad arrivare dall’altra parte di una cascata o un trekking e non c’è letteralmente nulla che penso di non poter fare. Questo cambiamento mentale non mi ha solamente reso più forte e felice ma mi ha permesso di essere una imprenditrice di successo con un costante flusso di sogni e idee che diventano realtà.

Ho imparato come adattarmi in qualsiasi circostanza

Una cosa che posso chiaramente notare dopo il mio anno sabbatico da adulta è che nessuno riesce mai a indovinare da dove vengo. Questo perché quando viaggio mi adatto immediatamente alle culture e abitudini della vita locale, soprattutto perché rende il tutto più facile. Come ho detto, è importante cercare di rendere la tua vita il più normale possibile quando sai che non è per niente normale.

Prima di prendere il mio anno sabbatico da adulta mi sono preoccupata senza tregua di come sarebbe stato stare in un altro paese e così lontana da casa. Ora quando mi presento assumo una modalità “camaleonte” che rende il tutto molto più interessante.

Ho completato una lista di desideri che non sapevo nemmeno di avere

Anno sabbatico
Tromsø, Norway

La lista dei desideri che avevo praticamente includeva solo “viaggiare per il mondo” e “andare in Antartide” ma, durante il mio anno sabbatico, mi sono ritrovata a pensare costantemente “ho sempre voluto fare questa cosa” e l’ho fatto e l’ho aggiunta alla mia lista dei desideri per poterlo spuntare. Oltre ad aver viaggiato in quasi 40 paesi in un anno, cosa che non pensavo minimamente che averi fatto (ricordatevi che dovevo viaggiare per solo un mese) ho avuto una miriade di prime volte. La maggior parte di queste erano legate a cose da fare per cui pensavo di essere troppo vecchia a quasi trent’anni ma, ciononostante, le ho fatte e non potrei essere maggiormente soddisfatta.

Ho ottenuto il brevetto di immersioni e fatto scuba diving in cinque paesi diversi tra cui Egitto, Maldive, Indonesia, Polinesia Francese e Bahamas. Ho imparato a guidare sul lato opposto della strada in Nuova Zelanda ed ho vissuto in un camper. Ho imparato a dire frasi come “Ciao, come stai, grazie e per favore” in circa dieci diverse lingue. Ho fatto bungee jumping e anche cliff jumping troppe volte per poter essere contate. Sono salita sulla cima di un albero nella foresta amazzonica dopo aver nuotato Rio delle Amazzoni con dei delfini rosa. Ho nuotato con Marta Rays nella selvaggia Indonesia e mi sono anche appesa a testa in giù in un lago dentro un cratere vulcanico. Ho visitato talmente tante cascate che la gente comincia a chiedermi quando farò un libro fotografico con tutte quelle foto.

Ho completato la mia lista dei desideri nel visitare tutte le sette meraviglie del mondo, un risultato enorme per me. E ho perfezionato l’arte di scattare una fotografia di fronte a ciascuna di esse, senza aver nella foto altre persone. Sono anche riuscita a visitare sei delle 7 meraviglie della natura del mondo, e rispettivamente 6 delle 7 città meraviglia del mondo. Conto di completare entrambe le cose durante quest’anno. Mi sono lasciata ispirare, diventando coraggiosa e ambiziosa di vedere di più, fare di più ed essere di più. Non solo per me ma per le persone che vedono e seguono il mio nuovo stile di vita.

Ora ho una solida lista di grandi obiettivi

Dopo aver viaggiato accidentalmente a tempo pieno per un anno, per lo più da sola, e aver raggiunto così tanto, la mia lista di obiettivi di vita non è diventata più corta. È semplicemente cresciuta dall’essere delle dimensioni di una lucertola a quelle di un dinosauro, con il comportamento aggressivo da contorno.

Grazie a questo anno sabbatico da adulta ora mi sento veramente di poter fare qualsiasi cosa, dal viaggiare per il mondo a creare la mia propria attività. Potrei aver messo a rischio molto: una casa, una relazione, amici, famiglia, IL MIO CANE, ma per la serenità che ho trovato so che c’è sempre tempo per tutto questo e che tutto accadrà quando deve accadere. E questo vale per tutti.

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About Michela Guicciardi 5 Articles
Nata a Udine nel 1991. Sarda di acquisizione e di accento, risiedente a Milano per necessità. Fin dai primi anni ho amato la lettura, la buona musica e il perder tempo. Dopo 26 anni non è cambiato nulla, ma si è aggiunta qualche passione in più. Adoro viaggiare, fotografare e guardare film e serie tv. Lotto quotidianamente contro la pigrizia e mi metto sempre in discussione. Laureata in Discipline Economiche e Sociali alla Bocconi, ho collaborato come Research Assistant prima all’UNIDO poi all’Università Bocconi. Attualmente gestisco il marketing e le comunicazioni di AIFO – Associazione Italiana Family Officer – e collaboro con lavoce.info per la parte di lead generation e fund raising. Autrice di un blog di Econometria sull'uso di Stata.

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