Il viaggio come terapia: DREAM TRAVEL THERAPY, intervista al dott. Enrique Crow

terapia del viaggio

La terapia del Viaggio nel sogno e del Viaggio da sogno

la terapia del viaggio
Il dottor Enrique Crow

Enrique Crow è un viaggiatore ben rodato, ma è anche uno psicologo di professione e dopo aver viaggiato per dieci anni in giro per il mondo (con il suo cane) ha sviluppato una “terapia del viaggio” che afferma essere davvero efficace contro la depressione per la maggior parte delle persone. Per questo motivo lo abbiamo intervistato e riportiamo qui sotto la nostra chiacchierata.

Abbiamo letto che hai viaggiato per tutto il mondo per oltre un decennio e ti sei portato dietro un grosso cane? Deve essere stata una grande esperienza!

Sì, Monster e io abbiamo lasciato la nostra casa nel 1999 e abbiamo visitato 31 nazioni in 5 continenti in quegli anni. Posso quindi dire con sicurezza che non solo sono uno degli psicologi che ha viaggiato di più nella storia ma anche che senza ombra di dubbio Monster sia il cane che ha viaggiato di più tra tutti i cani della storia!

Ed è stato mentre viaggiavi che hai messo insieme il tuo team di psicologi e la terapia del viaggio, giusto?

Inizialmente sì, ma di recente la gente mi ha cercato di sua iniziativa. I miei partner ora includono più di due dozzine di psicologi – alcuni dei quali abbastanza affermati e alcuni anche famosi! Per esempio uno ha lavorato direttamente per il presidente del suo paese!

Sono arrivati da tutti e 5 i continenti e rappresentano le visioni buddiste, musulmane, hindu, cattoliche, protestanti e cristiane ortodosse mondiali. Inoltre ognuno di loro aderisce alla sua scuola di pensiero  riguardo la psicologia (psicologia di comunità, lacaniana, jungiana, psicanalisi etc etc). Tutti comunque hanno una cosa in comune: tutti credono ai benefici propri dei viaggi sulla psiche. Posso dirti che non è per niente facile fare andare d’accordo anche solo 2 psicologi su una singola questione!

La terapia del viaggio
Enrique e il suo fedele cane viaggiatore

Potresti spiegarci brevemente in cosa consiste la Dream Travel Therapy? Cos’è che fai esattamente e in cosa differisce da quello che fanno gli altri psicologi?

Io connetto online persone da tutto il mondo e insegno la dream travel therapy a psicologi e anche a chi non è del settore. Alcuni hanno attraversato mezzo mondo per studiare con me. Principalmente però le persone che mi contattano lo fanno online (www.dreamtraveltherapy.com) e soffrono di depressione o ansia o vogliono fare un cambiamento in positivo nella loro vita.

Quando viaggiavo, non importa dove mi trovavo, ho notato fin da subito che che le persone soffrono di problemi molto simili. Sono affranti da pene d’amore. Sono arrabbiati. Non sanno cosa fare. Non stanno vivendo i loro sogni ma stanno arrancando nella loro vita, ignorando cosa davvero li fa andare avanti. Il modello mentale di Freud è incontestabilmente reale. La buona notizia è che gli strumenti che ci hanno dato (interpretazione dei sogni, associazioni libere ecc.) si sono dimostrate all’altezza del loro compito. Per la prima volta nella storia umana abbiamo i mezzi per indagare il subconscio con risultati sia ripetibili che verificabili.

Hai smesso di girovagare e per gli ultimi 8 anni ti sei stabilito in Cina? Il New York Times ha raccontato l’incredibile crescita della psicanalisi in Cina negli ultimi anni. C’è una grande richiesta!

Sì e non solo in Cina. 20, 30, 40 anni fa sminuire Freud era terribilmente di moda. Effettivamente la critica ha provato a seppellirlo da un secolo ma le ultime scoperte della neuroscienza gli hanno dato la sua rivincita.

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Potala Palace -Tibet

Per milioni di persone in tutto il globo la psicoterapia si è dimostrata valida più e più volte. In Argentina per esempio più del 30% delle persone ha visto un terapista almeno una volta nella sua vita, è in voga). Figurativamente e letteralmente abbiamo salvato innumerevoli vite. L’unico effetto collaterale è che ci vuole tempo. Proprio Freud ha menzionato questo problema con un esempio. Quando una persona soffre di un trauma fisico non si aspetta che il processo di guarigione sia veloce. Se sparano ad un uomo colpendolo ai polmoni, quest’uomo si potrebbe mai lamentare se la sua ferita non sia guarita completamente in un paio di settimane? Di certo no! E allora perché un danno psicologico dovrebbe essere meno difficile da guarire? Così ho iniziato a pensare se esistesse davvero un metodo che renda questo periodo di guarigione più breve. È possibile? Durante i miei viaggi mi è venuta questa idea: se potessimo in qualche modo velocizzare l’intero orologio psicologico del nostro corpo aiuteremo le persone a guarire se stesse in una maniera più efficiente.

Fuori il tempo rimane lo stesso ovviamente, ma l’orologio all’interno dei nostri corpi e la sua percezione psicologica del tempo affretterebbe tutti i suoi processi psicologici. Ho iniziato a sviluppare una nuova forma di terapia pro-attiva chiamata dream travel therapy (la terapia del viaggio da sogno) . L’idea viene dal semplice fatto che un viaggio è, in così tanti modi, un’accelerazione del nostro vivere. Se mi è concessa questa premessa quello che segue è che qualsiasi forma di trasformazione psicologica che un soggetto attraversa si velocizza insieme al suo viaggio fisico. Con questo voglio dire che (chiunque abbia viaggiato abbastanza lo può confermare) si fanno più esperienze durante un’avventura di una settimana in qualche location esotica piuttosto che restando a casa per un anno o seduti in un ufficio guardando un computer per più di 40 ore alla settimana.

Il famoso autore Henry Miller ha centrato il punto quando ha detto “la destinazione non è mai un posto ma un nuovo modo di vedere le cose” e un autore americano John Steinbeck lo ha scritto in maniera ancora più succinta: “non sono le persone che fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (ndr. people don’t take trips, trips take people). C’è persino un proverbio arabo che dice qualcosa come “si risolve camminando!”. Quindi unite i benefici di un viaggio con tutti quelli tradizionali della psicanalisi e potrete davvero iniziare a capire quanto è buona questa strategia!

Di certo non è applicabile ad ogni caso (i bambini ad esempio non possono viaggiare se non accompagnati) ma in molte situazioni potrebbe essere davvero la chiave di volta.

Dovete però capire che non è solo il viaggio fine a se stesso, solo per tornare alla stessa vecchia brutta situazione di vita e ai pattern negativi di pensiero. È un viaggio spirituale oltre che fisico. La cosa essenziale che distingue la terapia del viaggio, dream travel therapy, è che il viaggio deve essere sempre fatto in congiunzione con lo psicanalista. Perché? Perché non puoi davvero cambiare in maniera significativa se non affronti il problema a livello inconscio. E se pensi che puoi, stai solo ballando con i tuoi fantasmi. Il viaggio non è per scappare ma per guarire.

[Leggi anche: Depressione: il viaggio può aiutare a curarla. Ecco come]

R: Quindi non è solo fuggire via per un po’ per staccare la spina?

Assolutamente no. Una stretta comunicazione con il terapista è l’elemento critico. I sogni analizzati in viaggio possono essere molto vividi e carichi di potenziale!

Il loro valore è massimizzato! Altrimenti fai solo una gitarella e torni a casa. La vastità dell’esperienza è persa.

È noto a tutti sin dall’antichità che andare lontano può essere rinvigorente. Puoi andare in vacanza e lasciare tutti i tuoi problemi a casa giusto? Infatti è proprio così che ho cominciato i miei viaggi (era così rinvigorente che l’ho fatto ancora e ancora per un decennio! Comunque devo dire che non è così conveniente per chiunque voglia vivere in questo modo per tanto tempo! Ha ha). Quindi la vita in viaggio è bella! Anche se i problemi sono sempre gli stessi: tu vai e dimentichi i tuoi problemi ma sfortunatamente quando ritorni i tuoi problemi sono sempre lì che ti aspettano (loro non sono andati in vacanza) . Forse ti senti bene all’inizio ma dopo un po’ torni alla tua depressione o a chissà che altro, e il tuo fantastico viaggio sembra solo un sogno.

Sì, ci è successo! Il nostro ultimo viaggio all’estero sembra così irreale adesso!

È inevitabile. È sempre stato così e sempre lo sarà. Il processo è simile a quello dell’ubriacatura. Esci con gli amici e l’alcol ti fa dimenticare tutte le cose negative, giusto? Ma ovviamente non è altro che una fuga temporanea. La mattina dopo niente è cambiato. Tu hai ancora i tuoi problemi (e in più hai il dopo sbornia ah ah). Nessuno ha mai risolto i suoi problemi bevendo, nessuno risolve i suoi problemi viaggiando.

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Abbiamo sentito parlare di questa famosa terapia del viaggio in America. È simile a quello che stai facendo te?

Non sono molto a conoscenza di ciò, ma penso che sia semplicemente uno show di intrattenimento, pesantemente incentrato sul viaggio e di meno sulla terapia. Magari la parola terapia dovrebbe essere virgolettata, ah ah!

Ti faccio un esempio. Una paziente soffre di ansia. Descrive il sogno che ha avuto e che l’ha perplessa. Dal proprio punto di vista può sembrare strano, ma per chiunque è familiare alla terapia dei sogni non è di difficile interpretazione. Vien fuori che è stata aggredita quando era più giovane e che l’assalitore se ne sia scappato dalla finestra aperta. L’intero episodio è stato represso (veramente, lei non può ricordarsi nulla durante la psicoanalisi) e la sua ansia, che si acuisce vicino alle finestre aperte, non c’entra nulla con la paura dell’altezza, di cadere (che è quello che parecchie persone pensano). Quindi, ovviamente, in questo tipo di situazioni il problema non se ne andrà da solo. Nemmeno se ne andrà facendo una vacanza rilassante da qualche parte. E qualsiasi travel therapist che non ha alcuna conoscenza utile nell’analisi dei sogni è solo un terapista di nome. In accordo con Freud (e confermato dalle neuroscienze) oltre il 90% dell’attività del cervello è inconscio. Le persone potrebbero capirlo in teoria, ma è davvero difficile per loro accettare la realtà di questo desiderio, vivendo la vita giorno dopo giorno.

Veramente poche persone vivono la vita che desiderano. E parecchie soffrono – la domanda è semplice: fino a che punto? Viaggiare senza uno psicoanalista è semplicemente palliativo. Allo stesso tempo, la psicoanalisi senza il viaggio è veramente costosa e lenta. Questo è il motivo per cui il mio metodo è così rivoluzionario. Cattura il momento nel quale il tuo orologio psicologico sta accelerando e lo congela, aiutandoti a preservare la sensazione. La vera guarigione, la vera crescita avviene acciocché non ci sia alcuna differenza in alcun modo se ritorni allo stesso luogo fisico perché la psicologia si è già mossa avanti.

Oltre alla rilocazione fisica c’è spesso un’ulteriore dimensione da aggiungere alla formula – alcune operazioni che vanno fatte- piantare un albero o comprare un pesce al mercato e liberarlo in un lago vicino ecc. Uno degli obiettivi principali della mia terapia è buttare giù le barriere tra se stessi e la comunità (sia essa quella umana locale o quella ambientale-globale con tutte le sue creature). La cosa da non perdere di vista è che il viaggio è immerso completamente all’interno della struttura della metodologia psicoanalitica e nessuno dovrebbe sentirsi pronto finché una sufficiente quantità di lavoro di base sia stato fatto. I sogni sono sicuramente la strada per eccellenza per l’inconscio e solamente sotto il microscopio dell’analisi dei sogni che la strada per la guarigione si manifesta.

Il viaggio è in effetti direttamente relazionato con i pensieri latenti dei sogni e non ai loro contenuti espliciti. Questo è il terribile errore fatto da tutti coloro che pensano che fare un viaggio li possa curare. Loro non sono riusciti a realizzare il ruolo vitale che gioca il loro subconscio nella loro infelicità, ansia, ecc.

Non hanno davvero capito che meno del 10% dei loro problemi provengono da fattori consci. E’ normale essere tristi se il tuo ragazzo ti lascia ma se il dolore è grande o se non riesci a voltare pagina c’è qualche forza subconscia in gioco. Forse scopriremo attraverso l’analisi che ha più a che fare con tuo padre che lascia tua madre quando eri piccolo. Ci sono problemi che devi risolvere giusto? E’ così comune e nonostante questo la gente è così scettica!

Hai menzionato dei pensieri dei sogni latenti e di contenuto manifestato – forse potresti spiegare questi pensieri in termini più digeribili dai lettori

la terapia del viaggio
Enrique visita il Vaticano

Beh, sai, dopo tutto, quello che davvero proviamo a fare è venire a patti con le emozioni intrappolate nel nostro profondo. Quindi dobbiamo per prima cosa identificare quale sia la vera origine del problema. Per fare un esempio semplicistico: se vai da un dottore a causa di un dolore al braccio sinistro non aiuta operarlo se la vera minaccia è un imminente attacco cardiaco. Dunque, quando il vero problema è identificato (pensiero latente del sogno) e l’idea principale è che questo viaggio psicologicamente supervisionato agisca da catalizzatore per la guarigione grazie all’ammontare di nuove e differenti esperienze compresse in un tempo così ristretto. Un altro effetto del viaggio è che i soggetti vengono a contatto con persone, idee e cose che, molto probabilmente, non vedranno mai più. Questo li aiuta a capire in modo significativo che non solo siamo connessi fra di noi ma che io, te, gli imperi che costruiamo, pure le foreste, siano solo temporanei. Questo è l’insegnamento più illuminante che possono trarre, e può seriamente cambiare il loro approccio alla vita.

Un altro, secondario effetto della terapia del viaggio Dream Travel Therapy è potenziare le persone dandogli un senso di autostima e realizzazione. Il viaggio è un evento che afferma la propria vita dove la persona può dire “sì, l’ho fatto. Ho avuto successo, ho realizzato qualcosa” (oltre alla ovvia e temporanea fuga fisica da un ambiente tossico).

La persona si immerge in un’atmosfera completamente differente e riceve un nuovo, rinvigorente e pure esilarante cambio di prospettiva. Questo funziona specialmente bene quando il soggetto si muove attraverso le culture, pure da una società conservativa in una aperta, o nell’esatto opposto, da una società progressista ad una tradizione. (Ha la stessa efficacia andare da una città ad un villaggio nella natura o attraversare differenti culture e tradizioni religiose). Questo non vuol dire che la persona debba rimanere a tempo indefinito. Il Zarathustra di Nietzsche deve scendere dalla montagna, giusto? Scappare da un problema non è in alcun modo una soluzione, e non è quello che voglio trattare qui, ma la persona può riportare il potere delle esperienze con sé. Può riportarsi un senso di pace interiore e di comunione con il mondo.

Sembra meraviglioso, ma non è economicamente proibitivo per alcuni?

Beh, innanzitutto, non è sempre necessario andare in capo al mondo. Ci sono forme di viaggio che costano più di altre, per esempio se ci ritiriamo due volte l’anno in Cina dove uno psicologo/monaco buddista porta la gente in gita per qualche tempio importante. Ha tre cinture nere e insegna loro gli strumenti cinesi antichi, la meditazione e yoga (e ovviamente pure buddismo e taoismo!) è davvero un’esperienza incredibile. Questo è uno scenario effettivo, ma pure un’uscita nel fine settimana verso un nuovo posto certamente aiuta. L’importante è mettersi di fronte a qualcosa di nuovo. Quindi, per esempio, se sei un pantofolaio che non esce troppo accamparsi in mezzo alla natura selvaggia potrebbe essere una buona ricetta. O, se hai un lavoro da colletto bianco in ufficio, prendere una settimana libera per lavorare in una fattoria, ecc…

L’idea è minare il proverbiale paradigma dominante.

Secondo, il costo del viaggio è spesso usato come meccanismo di autodifesa ed è qualcosa che ho sperimentato personalmente. Durante i miei dieci anni di viaggi ho mandato tante lettere ai miei amici, descrivendo loro le mie esperienze. La maggior parte di loro mi ha risposto dicendo cose tipo “oh, sei in gamba, vorrei farlo anche io!” oppure “stai vivendo il mio viaggio da sogno”, ecc… Ma la cosa divertente è stata quando li ho invitati a partecipare e, fino all’ultimo di loro, se ne sono usciti con una qualche ragione sul perché non avrebbero potuto. O non avevano i soldi o i familiari si sarebbero preoccupati, o non potevano abbandonare per un lungo periodo il loro lavoro/studio, o qualcosa del genere. Ma non erano vere ragioni, solo scuse. È sempre facile trovare una ragione per non fare qualcosa ma la vera ragione è che si è spaventati e ignoranti circa le proprie paure. È un perfetto esempio del principio di Freud “l’ignoranza causa sofferenza” al punto tale da rinunciare al proprio viaggio da sogno che avrebbero amato intraprendere!

Infine, riguardo il cosiddetto costo del viaggio. Prima devi considerare il sostanziale risparmio che ottieni riducendo il tempo speso in terapia per svariati anni, mesi o solo settimane. Di fatto il viaggio costa solo quello che avremmo speso in queste cose. Per esempio durante i miei viaggi non alloggio in nessun hotel. Ma nel calcolare il prezzo della Dream Travel Therapy l’unica cosa critica che va considerata è il prezzo della sofferenza. A questo proposito, se stai davvero soffrendo, diventa assolutamente abbordabile.

Su quali altri progetti stai lavorando?

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Enrique è anche un musicista – Galina Petersburg

C’è una opera rock che sto scrivendo e dirigendo (anche se non so come). L’ultima volta che l’abbiamo fatto è stato trasmesso in diretta ad oltre 20000 persone soltanto nella nostra città, quindi mi è venuta questa nuova idea di renderla una cosa internazionale legata ad altre band, artisti, cineasti, ecc… Gli investitori locali potrebbero trarne profitto, è sarebbe una grande festa in giro per il mondo. Inizieremo la storia in Cina secondo il mio copione e, nello stesso giorno, altri attori, burattinai o altro la completeranno dalle loro parti. È molto divertente e incoraggio gli illustratori (per il fumetto), musicisti e chi si senta interessato a contattarmi.

Ti ringraziamo per il tuo tempo!

Grazie a voi, mi ha divertito

Enrique Crow è un filosofo, psicologo, autore e creatore di un’opera maestosa, la puoi trovare su:

dreamtraveltherapy@yahoo.com e su www.dreamtraveltherapy.com

L’intervista si è tenuta in inglese. La traduzione è di Francesca Gammicchia

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