La storia di cambiamento di Rhinal Patel
All’età di 30 anni, Rhinal Patel sembrava essere arrivata. Lavorava con celebrità di spicco come Angelina Jolie e Sienna Miller, era fidanzatissima e viveva una “vita perfetta” a Londra.
Ma ha mollato tutto per girare il mondo con un budget di viaggio di 100 euro al mese, facendosi ospitare da membri della comunità Couchsurfing, percorrendo chilometri e chilometri in autostop e facendo dumpster diving per mangiare. “L’ho trovato molto liberatorio”, ha detto Rhinal, che viene dalla cultura indiana ed è cresciuta nel Wales.
Lavorava a Londra come direttrice delle comunicazioni in una casa di produzione cinematografica e guadagnava più di 70.000 dollari l’anno. Adesso ha 34 anni e vive nei pressi di Pontypridd in Rhondda Cynon Taff e lavora come volontaria, scrittrice e speaker per 10.000 dollari l’anno.
“Quando non hai più paure legate al denaro, attrai persone coi tuoi stessi valori, e stringi amicizie profonde, di grande valore. Solo quando viviamo il presente anziché preoccuparci del passato o del futuro possiamo concentrarci sul trovare la vera felicità.”
Quando si mise in viaggio per esplorare l’America Latina quattro anni fa, Rhinal disse che non aveva un piano. Liberò la sua mente, imparò nuove cose, sfidò sé stessa e ottenne una nuova prospettiva di vita. Inizialmente non si sentiva a proprio agio in casa di altri gratuitamente, perché, dice, “è piuttosto contrario al pensiero britannico”.
“Non credo che la vita debba essere vista come uno scambio finanziario. Capita che qualcuno ti compri del cibo o ti lasci abitare in casa sua, e che tu condivida con lui un po’ della tua vita e del tuo cuore. Come molti dei miei ospitanti mi hanno detto, queste sono cose che il denaro non può comprare.”
Ma non tutte le sue esperienze sono state positive.
“Sono stata seguita e assalita tre volte, ed è anche successo che facessero irruzione nella casa in cui abitavo. Se dal punto di vista fisico sono sopravvissuta, dal punto di vista emozionale questi eventi mi hanno scioccata, hanno spezzato il mio cuore e la mia sensazione di sicurezza.”
Ma i suoi viaggi le hanno anche insegnato ad aprire il cuore agli stranieri.
“L’essere aperti, l’onestà, la fiducia e soprattutto l’amore e la compassione possono portarci dallo stereotipo di essere vulnerabili e deboli donne che necessitano di essere protette al ruolo di donne forti, felici, coraggiose e sicure di sé, in grado di portare un cambiamento.”
Rhinal ricorda il suo soggiorno con una famiglia della giungla amazzonica in Bolivia e il suo volontariato per le comunità amazzoniche nel campo del lavoro sociale. Non parlava bene lo spagnolo e si avvaleva del proprio istinto e della lettura del linguaggio del corpo. Parlando dei membri di quella famiglia, ricorda il loro dispiacere il giorno in cui lei se ne andò; dopo quattro anni, ancora la considerano una figlia.
”Quando non si hanno più pregiudizi per la visuale ristretta che avevamo, o pregiudizi sul linguaggio, possiamo stabilire connessioni profonde e importanti in luoghi che non ci saremmo mai aspettati”, ha detto.
Rhinal ha continuato a viaggiare per il mondo. Recentemente è stata a Hong Kong, per un mese, durante il quale ha donato tutto il suo denaro a un’associazione di carità che aiuta i bambini che vivono nei quartieri disagiati dell’India.
“Volevo mostrare la bellezza del circolo del dare, e mostrare cosa succede quando diamo tutto a persone che hanno più bisogno e lasciamo noi stessi nelle mani dell’universo”, ha detto Rhinal.
Ha dovuto fare autostop per tornare in UK, e affidarsi alla generosità di stranieri per procurarsi cibo e i posti in cui dormire.
Rhinal ha detto che l’esperienza che più ha rappresentato una sfida è stata in una stazione di servizio in Germania. Aveva previsto di dormire nel bagno, ma le era stato detto che c’era un eccessivo rischio che da qualche parte lei stesse organizzando un attentato esplosivo.
Ha vissuto esperienze simili anche in Norvegia e Svezia:
“Ho percepito del pregiudizio in alcune persone a cui avevo semplicemente chiesto indicazioni. A volte ricevevo un ‘no’ con uno sguardo giudicante prima ancora di aprir bocca”, ha detto.
Le sue esperienze hanno accresciuto la sua consapevolezza sulla dura realtà che i rifugiati devono affrontare.
“La cosa peggiore è stata quando ho visto un rifugiato che veniva sgridato perché aveva osato andare in un McDonalds a chiedere di avere del cibo avanzato”.
Rhinal dice che la temperatura in Scandinavia in quei giorni era spesso sotto zero, e che l’unico rifugio per chi non aveva una casa erano i locali della Croce Rossa.
Nei suoi viaggi, Rhinal ha notato la differenza di trattamento dei senza tetto nelle varie nazioni. In India potevano dormire nelle stazioni ferroviarie, mentre in Svezia c’era una guardia col compito di scacciare chi ci provasse.
Rhinal adesso scrive articoli sulle sue esperienze di viaggio, è una speaker di Amnesty International e altre organizzazioni no-profit.
Il 12 marzo scorso è stata anche ospite nella celebrazione del Giorno Internazionale della Donna nel Wales Millennium Centre in Cardiff.
Per quest’anno ha in progetto la realizzazione di un documentario.
“Voglio mostrare come viaggio, esplorazione e avventura fanno parte del mondo della donna così come dell’uomo.”
Rhinal sta anche raccogliendo fondi per tenere discorsi sul perseguimento della felicità in paesi in via di sviluppo, per aiutare donne e bambini vulnerabili a trovare la felicità anche nelle difficoltà.
“Ciò che principalmente mi guida è la volontà di provare a ispirare le persone affinché inseguano i propri sogni, aprendo le loro menti e i loro cuori.”
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