Il Colosso dell’Appenino in Toscana

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Un’opera d’arte meravigliosa e insolita in Italia

Appena a nord di Firenze, a Villa Demidoff, in Italia si trova il Colosso dell’Appennino, che misura circa 10 metri di altezza.

Eretto nel 1579, l’idea di base di questa scultura è quella di combinare il paesaggio e l’uomo. La pelle liscia che emerge dal terreno ruvido si metamorfizza in una montagna. Presenta anche delle stalattiti che insieme vanno a formare una barba ispida.

Il soggetto è modellato sul Titano Atlante, e al suo interno contiene stanze e grotte, le pareti dei quali sono costellate da conchiglie e cristalli! Nella sua testa, inoltre, c’è spazio affinché una piccola orchestra musicale suoni della musica dal vivo. Infine c’è un camino: quando è acceso, del fumo esce dal suo naso. 😦❗

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Approfondimenti

Il colosso Appennino è probabilmente la caratteristica più spettacolare dei giardini di Villa Medici a Pratolino, ora parte di Villa Demidoff, situata a circa 9 chilometri a nord di Firenze. Si tratta di una personificazione delle catene montuose dell’Appennino, ed è scolpito come se fosse una via di mezzo fra il paesaggio e l’uomo. All’interno si trova una rete di grotte, le cui pareti sono costellate di conchiglie, coralli, perle e cristalli, e dipinte con affreschi di uomini muscolosi che estraggono minerali preziosi. In questo modo, l’Appennino è insieme “montagna e abisso”. Si entra non solo nel ventre di un “gigante” da giardino ma figurativamente anche in profondità, nel ventre della terra. Ci sono anche due fontane funzionanti, una delle quali ritrae la ninfa Teti.

Località:

Vaglia, Toscana, Italia

colosso dell'appenino
Di Valerio Orlandini – Opera propria, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=867505

Villa Demidoff

La scultura è ora parte di Villa Demidoff appena fuori Firenze, Italia – la villa forgiata dai resti della precedente Villa di Pratolino (1569-1599) appartenente alla famiglia Medici. La villa attuale è stata costruita molto più recentemente, nel 1872, e il Colosso dell’Appennino è stato incorporato nella nuova struttura.

In origine, la scultura fu realizzata dal Giambologna, un artista che nelle sue opere si trovava a cavallo tra l’arte rinascimentale e quella manierista. Tra il 1579 e il 1589, l’artista forgiò il colosso nei giardini della Villa di Pratolino. Si ritiene che il piano iniziale del Giambologna fosse quello di dare un personaggio ai vicini Appennini, forgiando dalla natura un uomo imponente come le montagne appenniniche. Tuttavia la collocazione della scultura nei giardini della famiglia Medici indica una correlazione ancora più forte tra l’uomo e la natura. Proprio come le montagne, le piante dei giardini sono cresciute dalla terra, ma sono state manipolate per gli scopi dell’uomo, dall’uomo.


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