Il sentiero di Padre Gallino a Varallo Sesia

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Un percorso avventuroso (adatto anche ad escursionisti meno esperti)

Il sentiero di Padre Gallino è un progetto ideato e realizzato dal GRIM- Gruppo Ragazzi di Montagna, a ricordo di Padre Giovanni Gallino (1921-1986), grande figura di educatore della Sezione CAI di Varallo (e fondatore del GRIM stesso). Si tratta di un percorso escursionistico che conduce sulla cima del monte Tre Croci.

Difficoltà:

medio-bassa. La consigliamo agli escursionisti di tutte le età con un po’ di allenamento alle spalle. I sentieri sono ben segnalati e facilmente percorribili a piedi. Ci sono però alcune salite piuttosto impegnative.

Durata del percorso: 

Il percorso fino alla cima delle Tre Croci, senza pause, richiede circa 30 minuti/1 ora di tempo a seconda del proprio ritmo e del proprio allenamento. Molti Varallesi lo percorrono correndo fino in cima. Il percorso intero ad anello (andata e ritorno da Varallo a Verzimo) può durare 3-4 ore a piedi. Conduce in diversi punti panoramici, esplora alcuni tratti del bosco di montagna affiancando antiche baite abbandonate per poi raggiungere due villaggi del XVI sec (Gerbidi e Verzimo).

Un sentiero da non perdere nella valle del Sesia

Il percorso principale di padre Gallino parte da Varallo Sesia, vicino all’antica chiesa Cinquecentesca di Santa Maria delle Grazie; quindi sale fino alla chiesetta della Madonna del Cuore e raggiunge il Sacro Monte di Varallo. Da qui, prosegue su un sentiero sterrato fino ad un primo punto di sosta panoramico dov’è situata la chiesetta della Madonna del Cucco.

Continua poi con un percorso  in direzione opposta, ma in salita, fino alla località Sasei, altro punto panoramico con vista sul Sacro Monte e sulle montagne.

Il punto panoramico Sasei

La visione verso Sud Ovest dal punto panoramico di Sasei offre un inedito punto di vista sul monte Sacro di Varallo e su una parte della città che si affaccia sulle rive del torrente Mastallone. Verso Sud, la Valsesia si allarga tra le colline che fanno da confine con il Cusio e la Valsessera, più lontana appare la pianura. Di fronte all’osservatore domina la scena la montagna “simbolo” di Varallo: la Res o Bec d’Ovaga (1630 m), con il rifugio, vero nido d’aquila, poco sotto la vetta. Verso Ovest lo sguardo si infila nel solco della Val Grande fino a raggiungere il Monte Rosa.

Per salire infine lungo la dorsale al Monte Tre Croci (919m) su facili sentieri, con zone panoramiche e aree per la sosta.

Varianti

Alcuni percorsi alternativi di salita e di ritorno permettono di conoscere tutti gli aspetti più interessanti della zona: la cappella dal Bun Port, il villaggio di Gerbidi, Verzimo, Folle, Bullio e i resti della chiesetta di S. Pantaleone.




Le rovine del castello dei Barbavara

Un’altra escursione da non perdere a Varallo è quella che dalla frazione di Roccapietra (Varallo) conduce fino alle rovine del castello dei Barbavara. La durata del percorso è di 35-40 minuti (a seconda dell’allenamento dell’escursionista). I sentieri sterrati non sono pericolosi, né ripidi, ma è richiesta comunque una buona prestanza fisica e fiato per affrontare la salita impegnativa.

Il panorama sulla valle è davvero stupendo, ideale per chi ama il silenzio, la tranquillità e la meditazione. Guarda qualche foto scattata dalla cima:

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