Il Sacro Monte di Varallo è un complesso storico religioso sorto alla fine del XV secolo formato da 44 cappelle al cui interno sono raffigurate, con sculture a tutto tondo a grandezza naturale e con pitture, le tappe della vita e della Passione di Cristo. Fu realizzato per volontà di un frate francescano, dei Minori Osservanti, Padre Bernardino Caimi, che era stato custode del Santo Sepolcro a Gerusalemme, e che volle riprodurvi i luoghi santi della Palestina che erano stati testimoni della vita terrena di Cristo.
Le cappelle del Sacro Monte di Varallo
Al loro interno vennero poste delle immagini, sculture policrome o pitture, per ricordare i corrispondenti eventi della storia di Gesù, ad esempio nell’Annunciazione le figure dell’arcangelo Gabriele e della Madonna. Già dal primo Cinquecento, grazie all’opera di. Gaudenzio Ferrari, pittore, scultore e architetto, la scena sacra all’interno degli edifici acquistò maggiore importanza rispetto alla riproduzione dei luoghi di Terra Santa ed il Sacro Monte assunse l’aspetto che oggi gli è proprio: nelle cappelle le sculture raffigurano il momento centrale della narrazione, mentre le pitture proseguono il racconto.
“Libro dei Misteri”
Nel tardo Cinquecento (1565-69 circa) il complesso venne radicalmente riprogettato ad opera dell’architetto perugino Galeazzo Alessi che, pur mantenendone il contenuto religioso, volle trasformarlo in un luogo ameno, di meraviglie ed artifici, vicino al gusto decorativo delle ville profane contemporanee, con giochi d’acqua, fontane, siepi, zone amene di giardino all’italiana. Questo progetto, denominato “Libro dei Misteri”, oggi conservato presso la Biblioteca Civica Farinone-Centa di. Varallo, fu realizzato solo in minima parte (la monumentale porta di ingresso e la cappella di Adamo ed Eva).
Il percorso sacro
A partire dal 1593 regista di una nuova trasformazione del ,complesso religioso fu il vescovo di Novara, Carlo Bascapè che, raccogliendo anche le indicazioni di san Carlo, lo trasformò in un percorso sacro, accuratamente controllato nei contenuti, secondo le indicazioni del Concilio di Trento, per illustrare ai fedeli in modo chiaro e comunicativo la storia della vita di Cristo.
Hanno lasciato la loro opera al Sacro Monte alcuni dei maggiori artisti attivi in area lombarda e piemontese tra la fine del XV e XVIII secolo, da Gaudenzio Ferrari a Morazzone, Tanzio da Varano, Giovanni d’Enrico, Melchiorre Gherardini, Dionigi Bussola, Benedetto Alfieri. Si consiglia la visita alla chiesa della Madonna delle Grazie ed alla Pinacoteca di Varallo che conservano opere di artisti attivi al Sacro Monte o provenienti dal Sacro Monte stesso.
Area protetta
Il Sacro Monte di Varallo Sesia è il più importante Sacro Monte prealpino sia dal punto di vista artistico-religioso, sia per la componente naturalistica, ricca di piante autoctone ed esotiche organizzate secondo lo schema dei giardini rinascimentali italiani, con l’obiettivo di dar risalto all’apparato architettonico. malgrado il territorio della Riserva sia stato profondamente modificato dall’uomo, in seguito ad anni di graduale abbandono, si è andata ricostituendo lentamente la copertura forestale ed arricchendo la componente floricola, dalla quale sono state individuate 421 specie. All’interno del recinto sacro, l’ambiente naturale, fortemente antropizzato, ha assunto l’aspetto di un giardino rinascimentale: da segnalare un boschetto di faggio a canna d’organo oltre ad alcuni individui secolari di diverse specie quali bosso, tasso, ilex e olmo campestre. L’avifauna, tipicamente pre-montana, non è particolarmente significativa, vista la forte pressione antropica.
Il Sacro Monte di varallo è un’area protetta dalla regione Piemonte (1980) e dal 2012 fa parte dell’Ente di gestione dei Sacri Monti.
Come raggiungerla
Dal centro di Varallo, il sacro monte può essere raggiunto a piedi in 15-25 minuti. Si può anche raggiungere in Funivia, oppure in macchina.
English 🇬🇧
The Sacro Monte of Varallo arose for religious reasons at the end of the fifteenth century. It was bult according to the wish of a Franciscan friar, Bernardino Caimi, custodian of the-Holy Sepulchre in Jerusalem, to reproduce the holy places of the Palestine. Inside were placed images, polychrome sculptures or paintings, to commemorate the corresponding events of the life of Jesus. From the-early sixteenth century, thanks to the work of Gaudenzio Ferrari, painter, sculptor and architect, the holy scenes within the buildings acquired greater importance than just the reproduction of the places of the Holy Land and the Sacro Monte took on the appearance it has today: in the chapels the-sculptures represent the centrai moment of the narration, while the paintings continue the story.
In the late sixteenth century (1565-69 approximately) a new project by the Perugian architect Galeazzo Messi, maintaining-the religious content, aimed to transform it into a recreation area, with water features, fountains and bushes, close to the decorative taste of the secular villas. This was -accomplished only in part (the monumental entrance door and the chapel of Adam and Eve).
Starting from 1539, the director of a new transformation of the religious complex was the Bishop of Novara, Carlo Bascapè who, also following instructions of San Carlo, transformed it into a sacred route, carefully controlled in its contents, according to the inclications of the Council of Trento, to clearly communicate and illustrate the history of the life of Christ to the faithful.
Between the fifteenth and eighteenth century some of the greatest artists of Lombardy and Piedmont left their mark in Sacro Monte. These range from Gaudenzio Ferrari to Morazzone, Tanzio from Varallo, Giovanni d’Enrico, Melchiorre Gherardini, Dionigi Bussola, Benedetto Alfieri. The Church of the Madonna delle Grazie and the Art Museum of Varallo preserve works of artists active at Sacro Monte or originating from Sacro Monte itself.
Legenda delle cappelle del Sacro Monte di Varallo
- Adamo ed Eva
- L’Annunciazione dì Maria Vergine
- Maria visita Santa Elisabetta
- Il primo sogno di San Giuseppe
- L’arrivo dei Magi
- La Natività
- L’adorazione dei pastori
- La presentazione al Tempio
- II secondo sogno di San Giuseppe
- La fuga in Egitto
- La strage degli Innocenti
- Il battesimo di Gesù
- Le tentazioni
- La Samaritana al pozzo
- Gesù risana il paralitico
- Gesù resuscita il figlio della vedova di Naim
- La trasfigurazione sul monte Tabor
- La resurrezione di Lazzaro
- L’entrata in Gerusalemme
- L’ultima cena
- L’orazione di Gesù nell’orto
- Gesù sveglia gli Apostoli
- La cattura di Gesù
- Gesù al tribunale di Anna
- Gesù al tribunale di Cadas
- Il pentimento di Pietro
- Gesù al tribunale di Pilato
- Gesù al tribunale di Erode
- Gesù ritorna da Pilato
- La flagellazione
- L’incoronazione di spine
- Gesù sale al pretorio
- Gesù mostrato al popolo
- Pilato si lava le mani
- Gesù condannato a morte
- La salita al Calvario
- Gesù inchiodato alla croce,
- Gesù muore in croce
- La deposizione
- La pietà
- Gesù nella Sindone
- L’altare di San Francesco
- Gesù nel sepolcro
- La fontana
- Il vecchio sepolcro della Madonna
Visita il sito ufficiale
Scopri quali sono i nove Monti Sacri dell’Italia Settentrionale
Vai alla sezione patrimoni dell’Unesco
Leave a Reply