Oggi sentiamo sempre più spesso parlare di sharing economy, ovvero “economia condivisa”. Per quanto riguarda gli alloggi, nulla è più invitante del Couchsurfing (letteralmente significa: fare surf sul divano). Pronti ad uscire dalla vostra zona di comfort condividendo un viaggio e un appartamento con persone sconosciute (ma con interessi in comune)?
Nata nel 2003 la realtà del Couchsurfing (abbreviato CS) offre varie possibilità. La filosofia è quella di viaggiare condividendo alloggi senza pagare in denaro. Potete farlo sia da viaggiatori che da ospitanti (host), in cambio offrite la vostra personalità.
Cosa è possibile fare con la piattaforma di CS?
- – E’ possibile dormire gratis in un alloggio ospiti del padrone di casa.
- – E’ possibile mettere il proprio appartamento a disposizione di turisti e viaggiatori, quindi ospitare gente da tutte le parti del mondo.
- – Oppure è possibile semplicemente incontrarsi con i nuovi amici per un giro in centro facendo da ciceroni o facendovi guidare.
PRONTI A SUPERARE LO SCETTICISMO DEGLI SCONOSCIUTI?
Sembra che a superare meglio le ansie dell’incontro con lo straniero siano i laureati e le persone generalmente curiose nei confronti delle altre culture. Persone che hanno alle spalle anni di viaggi all’estero, esperienze Erasmus, genitori o partner di culture diverse. Un mondo creolo che ama incontrarsi, dunque un mondo più incline agli acculturati piuttosto che a coloro che vorrebbero approfittarsi del gratis. La filosofia del Couchsurfing, non è basata sullo scambio di denaro ma sulle esperienze di vita. Talvolta il couchsurfer che viene ospitato utilizza i soldi che non ha dovuto sborsare per l’albergo o l’ostello, pagando le spese del cibo, oppure offrendo qualcosa come un regalo dal proprio paese. E’ anche un modo per fare turismo sostenibile: chi ti ospita ti dà consigli sui luoghi dove poter fare compere sostenendo l’economia locale, senza perdersi nei luoghi comuni.
Non è obbligatorio dover ricambiare ospitalità!
CONOSCERE BENE CHI SI INCONTRA E’ UN BUON MODO PER DECIDERE SE LA PERSONA FA PER VOI OPPURE NO
I profili degli utenti sono intrisi di vita vissuta: forniscono spesso ricche descrizioni di esperienze professionali, attitudini, passioni, abilità, tanto da sembrare quasi un account LinkedIn! In ogni profilo potete trovare i feedback lasciati dagli altri utenti per aiutare a capirvi che tipo di persona incontrerete; ogni scheda, inoltre, è completa con le descrizioni dell’appartamento di chi vi ospita (camere private o spazi in comune da condividere, ma anche possibilità di ospitare fumatori, sedie a rotelle, bambini e animali domestici).
FARE L’OSTE, ANZI L’HOST
Couchsurfing in crisi?
LA PRIMA VOLTA
Ci sono molte ansie e punti interrogativi al momento della prima volta. Nulla vi chiarificherà e rilasserà più della prima esperienza. Pensate a tutto il bene che questa esperienza potrebbe donarvi, troverete persone in cui specchiarvi in questa filosofia.
Di solito il Couchsurfer non si ferma più di 3 notti e percorre l’Italia in treno. Se siete voi che viaggiate, cogliete anche la possibilità di essere ospiti di un migrante in un altro paese: capiterà di incrociare iraniani in giro per Londra o Turchi a Madrid, insomma un viaggio nel viaggio!
Ricordate che il couchsurfing non è un albergo: non si chiede di alloggiare con qualcuno solo per avere un giaciglio su cui dormire se siete in trasferta lavorativa: in questo modo la vostra richiesta verrà molto probabilmente declassata.
In conclusione: il couchsurfing è fatto per persone che vogliono incontrare l’anima della città di cui si diventa ambasciatori, e alla fine lo scambio si traduce nel vivere la quotidianità dell’altro.
Raggiungi Chiara nel suo gruppo facebook dedicato all’ospitalità CS a Bologna:
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