La testimonianza di Alessandra, viaggiatrice e host di Hospitality Club
Il web è pieno di esempi di viaggiatori che si guadagnano da vivere raccontando o filmando i propri viaggi e vendendo i loro racconti e filmati come documentari o articoli; io conosco un modo diverso per viaggiare ma anche per ospitare. Grazie a questo modo ho anche “trovato lavoro” semplicemente restando a casa. Sì, proprio così, restando a casa!
Da tempo sono iscritta a hospitalityclub che, per chi non lo conoscesse, è il cugino di couchsurfing.
Hospitalityclub è usato meno dai giovani e più dai “vecchi” viaggiatori. All’interno del sito non troverai chat, incontri e cose di questo genere. Il sito è molto semplice da usare. Scegli il luogo dove vuoi andare, leggi il profilo e i feedback delle persone che ospitano in quel luogo, infine invii la richiesta. Semplice e diretto. Per altre informazioni vi rimando alla pagina delle domande più frequenti, creata appositamente per gli aspiranti membri (qui)
Ospitare per passione
Qualche anno fa, aprendo la posta elettronica, leggo la mia prima richiesta di ospitalità da parte di una signora tedesca che vive in Sicilia ed è in tour verso la Puglia. Vuole spezzare il viaggio e quindi fermarsi da me in Basilicata. Accetto la sua richiesta: è così che conosco Sybille, un’intraprendente donna tedesca che tanti anni fa ha deciso di trasferirsi in Italia, aprendo nel frattempo un negozio in Germania, una bottega di vini e degustazioni di prodotti tipici del sud Italia (il negozio, però, è gestito dai suoi figli). Al momento dell’ospitalità Sybille mi rivela che si sta dirigendo in Puglia proprio per acquistare nuovi vini pregiati. Si dà il caso che anche io ho aperto da pochissimo un laboratorio di conserve sott’olio. Piccole leccornie in vasetto tipiche e atipiche della Basilicata. Lei è una delle mie prime clienti! Oltre ad aver conosciuto una persona interessante ho trovato anche un nuovo acquirente (e questo lo devo grazie a hospitalityclub!).
Da qualche tempo a questa parte, quindi, la mia passione per l’ospitalità è diventato anche un lavoro: molti viaggiatori vengono apposta da me per degustare i prodotti tipici regionali e portarsi a casa qualche souvenir gastronomico.
Si ospita però soprattutto per passione: ciò che nasce dalla relazione e dall’incontro è sempre una sorpresa, ogni volta diversa. Ospitare, dopotutto, è un po’ come viaggiare: accogliendo il mondo a casa propria sono tante le persone interessanti che si possono conoscere e lo scambio culturale che può nascere. In conclusione, se vi piace viaggiare e conoscere la gente del posto, oppure se vi piace l’idea di ospitare viaggiatori da tutto il mondo vi consiglio di entrare nel circuito di hospitalityclub: meno affollato del couchsurfing, frequentato da viaggiatori genuini e, soprattutto, libero da interessi commerciali.
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il sito in questione però ora non funziona… più
certo che funziona il sito è http://www.hospitalityclub.org 🙂