Viaggi sportivi: Maratona sulla Muraglia Cinese, l’impresa di Alessandra [Slow-podcast: episodio VIII]

Maratona sulla muraglia cinese

Una chiacchierata con Alessandra Sperti, maratoneta e viaggiatrice lenta

La protagonista della settima puntata del nostro podcast è Alessandra Sperti una donna pugliese, appassionata di sport e atletica. Alessandra è soprattutto una maratoneta e ha ovviamente un interessante viaggio da raccontarci! Diverso tempo fa, infatti, ha deciso di affrontare la Muraglia Cinese a piedi, partecipando ad una maratona particolarmente avventurosa. Un modo alternativo, interessante ed epico per visitare una delle più belle meraviglie del mondo! Si tratta di un viaggio di corsa, ma comunque lento, se pensiamo alle velocità tipiche cui siamo abituati.

Cristiano, il nostro buon podcaster, la chiama al telefono per conoscere meglio la sua filosofia di vita. L’atleta pugliese ci racconta così del suo viaggio lento in Cina. Potete ascoltare le idee, la voce e la simpatia di Alessandra, ascoltando l’intervista qui sotto:

Una maratona affascinante ed epica

Maratona sulla muraglia cineseThe Great Wall Marathon è una gara molto impegnativa ma altrettanto affascinante per la sua difficoltà e per i panorami mozzafiato. Nata nel 1999 come sfida tra due maratoneti, le scorse edizioni hanno visto alla partenza migliaia di atleti da oltre 50 nazioni differenti. La gara si snoda in parte lungo la grande muraglia cinese dove i partecipanti dovranno salire 5.164 gradini, la maggior parte dei quali rovinati dal tempo e quindi molto difficoltosi.

Una delle maratone più impegnative del mondo.

La maratona sulla Grande Muraglia Cinese è una vera sfida per chiunque abbia voglia di mettersi alla prova. È una gara multi-lap (il percorso effettua un doppio circuito che deve essere percorso più volte) e, di conseguenza molto impegnativa anche dal punto di vista mentale. Nel percorso si attraversano stretti cunicoli con difficoltose gradinate in discesa ed altrettanto ripidi scalini nei quali è necessario aiutarsi per salire. Si arriva alla grande muraglia attraverso stretti e antichi passaggi nei quali ti incroci con coloro che sono davanti a te e sono nella via del ritorno. Inoltre il fondo del terreno è piuttosto sconnesso e non permette una corsa lineare.

Viaggiare con la scusa dello sport, (o fare sport con la scusa del viaggio)?

Nonostante tutto ciò, Alessandra accetta la sfida, la supera e ce la racconta. Ha sempre amato viaggiare autenticamente e lo sport è sempre stata una scusa per esplorare il mondo in profondità e con passione. La maratona sulla grande muraglia non è la sua prima impresa sportiva e non sarà neanche l’ultima. Un’esperienza che le ha consentito di esplorare un paese affascinante come la Cina, a ritmo della sua marcia e del battito del suo cuore. “Solo così”, dice Alessandra al telefono, “si possono conoscere le vere distanze del mondo e ci si può far accogliere dalla gente del posto, quella “vera”, autentica, curiosa che ti viene incontro per toccarti e conoscerti”.

Prossima tappa sportiva? Ovviamente una maratona sul Machu Picchu. Ma questo ve lo lasciamo raccontare da lei stessa in questa nuova intervista ai “viaggiatori lenti” italiani.

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