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Cos’è la Via Francigena?
La VF segue le orme di Sigerico il Serio, arcivescovo di Canterbury (nel Regno Unito), che percorse la via fino a Roma (compreso il ritorno) per essere consacrato dal Papa alla fine del X secolo. Si tratta di un’antico percorso che univa Roma e Canterbury, e tutt’oggi attraversa l’Inghilterra 🇬🇧, la Francia 🇫🇷, la Svizzera 🇨🇭 e l’Italia 🇮🇹. Nel Medioevo era un’importante strada nonché una via di pellegrinaggio. Per i pellegrini diretti a (o provenienti da) sud, c’era la Via Romea.
Il pellegrinaggio a Roma
La Via Francigena era la principale via di pellegrinaggio medievale verso Roma; ancora oggi i pellegrini percorrono questa via, ma in numero molto inferiore rispetto al più inflazionato Cammino di Santiago. La via fu documentata per la prima volta come “Via dei Lombardi”, e fu poi chiamata “Via franca”, o Iter Francorum, nell’Itinerarium sancti Willibaldi del 725, documentazioni di viaggio di Villibaldo, vescovo di Eichstätt in Baviera. La Via Francigena viene anche menzionata nell’Actum Clusio, una pergamena dell’876 nell’Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata (Toscana). Alla fine del X secolo Sigerico detto il Serio, arcivescovo di Canterbury, usò la Via Francigena per raggiungere il Papa e farsi da lui consacrare; egli documentò il percorso con le relative tappe.
Altri itinerari includono quelli del viaggiatore islandese Nikolás Bergsson (nel 1154) e Filippo Augusto di Francia (nel 1191). Due mappe un po’ diverse del percorso appaiono nei manoscritti di Matteo Parigi – Historia Anglorum – del XIII secolo. Nel 1985 l’archeologo italiano delle strade, Giovanni Caselli, ha ripercorso l’itinerario descritto dall’arcivescovo Sigerico.
Una via che comprendeva più percorsi
La Via Francigena non era un’unica strada: non dobbiamo immaginarci una strada romana, pavimentata con blocchi di pietra e dotata, a diversi intervalli, di postazioni o stazioni apposite per i viaggiatori e i loro cavalli. Piuttosto, comprendeva diversi possibili percorsi. Questi cambiarono nel corso dei secoli a seconda del clima o delle vicende religiose, storiche e politiche. A differenza delle strade romane, la Via Francigena non collegava le città, ma seguiva piuttosto le chiese, le abbazie e altri luoghi “sacri”, meta di pellegrinaggio.
Oggi
Oggi molti pellegrini seguono ancora le antiche orme di Sigerico: si dirigono verso Roma a piedi, a cavallo o in bicicletta. Tuttavia, sono molto meno numerosi rispetto ai pellegrini del Cammino di Santiago di Compostela in Spagna. Di conseguenza, ci sono molti meno alloggi e strutture lungo il percorso. I pellegrini in Italia preferiscono spesso accamparsi perché gli alberghi possono essere piuttosto costosi: per chi affronta il cammino per diverse settimane non è economicamente sostenibile dormire ogni notte in un albergo o in un bed & breakfast. Ci sono comunque diversi ostelli “donativi” per i pellegrini. Qui si può dormire, cucinare, riposarsi in cambio di una donazione.