Viaggio senza soldi – “Il mondo è come un libro e coloro che non viaggiano, leggono solo una pagina”. Sant’Agostino
Il viaggio senza soldi sta per cominciare
–Deciso!
Domani mattina. Ore 7.30.
Di fronte alle nostre case, inizierà il nostro viaggio.
Domani cammineremo partendo dalle nostre rispettive abitazioni, chiederemo passaggi alle persone, sorpasseremo le case, paese dopo paese, evitando le autostrade che sono sinonimo di velocità. Il simbolo del nostro viaggio è, ovviamente, la lumaca.
Il cammino, per noi, è tanto importante quanto il momento che trascorriamo nel luogo raggiunto alla fine del percorso. E’ anche per questo che abbiamo deciso di fare l’autostop: per assaporare il viaggio, renderlo il più avventuroso possibile, vivere il cambiamento, chilometro dopo chilometro, metro dopo metro, arricchendoci, grazie alla conoscenza di altre persone incontrate lungo la strada.
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Una scelta di viaggio… ecologica, economica e politica?
Fare l’autostop è anche una presa di posizione: la capacità di trasporto massima delle persone non viene sfruttata dal 90% dei veicoli in movimento… c’è sovrabbondanza di posti liberi, di macchine, di traffico, di smog. L’automobile è già per strada e approfittando di un passaggio, vogliamo combattere l’uso eccessivo di automobili e sensibilizzare all’utilizzo intelligente delle risorse del nostro pianeta!
Un paio di mesi fa, prima ancora di parlare di viaggi senza denaro, avevamo addirittura discusso circa la possibilità di prendere un aereo economico, almeno per lasciare di fretta il nostro paese. Abbiamo deciso che non era necessario, anzi, sarebbe stato sbagliato per tanti motivi; pensiamo soprattutto che sia insensato il modo in cui la maggior parte della gente viaggia oggi. E’ vero che con l’aereo possiamo andare in posti in cui altrimenti impiegheremmo giorni o mesi per arrivare, ma perché abbiamo bisogno di viaggiare così tanto, così lontano, e per un periodo di tempo così breve? Qual è il senso di questo viaggio se non sperimentiamo alcun cambiamento, se viene a mancare il viaggio vero e proprio?
Ci abbiamo pensato parecchio riguardo al modo in cui vorremmo viaggiare, e anche se è una questione complicata, siamo arrivati a una conclusione: take your time!
Un enorme in bocca al lupo per il vostro (lento) viaggio, spero che possiate vivere esperienze fantastiche e arricchenti: cercherò di seguire gli sviluppi del (lento) viaggio dal blog, con una punta d'invidia…..soprattutto per il coraggio della scelta
Matteo 🙂
Ciao! Ho letto oggi la prima puntata del vostro viaggio e mi sembra un buon inizio 🙂
Non mi è chiara solo una cosa, per ora: dato che mi sono iscritto nello spazio che serve a "seguirvi tramite E-mail", credevo che i successivi post mi sarebbero appunto arrivati via mail, ma non è stato così.
Forse ho capito male qualcosa? In altre parole: quali effetti produce la suddetta iscrizione?
In gambissima, buon proseguimento!!!
Antonio Fucile