24 GIUGNO 2011, Ufficio turistico di Briançon.
Senza denaro! Day One! – Nonostante la tastiera francese con le lettere dell’alfabeto disposte in ordine differente, riusciamo a comunicarvi che siamo già arrivati in Francia, a Briançon partendo stamattina da Rivoli alle 9.00 circa*!
Come siamo riusciti a raggiungere la Francia senza spendere soldi?
Semplice, facendo l’autostop!
Ragazzi, se ci state leggendo, vi ringraziamo di cuore!
Ora ripartiamo! Ci sta aspettando una signora francese che gestisce un eco-museo in Ardeche a Saint-Michel-de-Chabrillanoux.
A presto!
*In realtà la partenza vera è propria è iniziata a Rosta. Leggi gli approfondimenti nel “diario di viaggio” qui sotto.👇
EDIT: i testi che seguono sono stati presi dal nostro diario di viaggio. Li stiamo aggiungendo ora, diversi mesi dopo la fine della nostra avventura.
Diario di viaggio
Pensieri di Roberta: Il nostro primo viaggio in autostop è stato davvero incredibile e ha avuto successo! Partendo, ieri, alle 8,30 dalla rotonda di Rosta, (dove i genitori di Simone ci hanno gentilmente lasciato) abbiamo raggiunto la Francia (Briancon) alle 15.00 circa. In realtà, non ci aspettavamo di arrivare così presto. Pensavamo che il tratto italiano sarebbe stato molto più difficile da coprire in autostop, essendo gli italiani in genere molti diffidenti. E invece…
Pensieri di Simone: Noi italiani non vediamo di buon occhio la pratica dell’autostop e gli autostoppisti. Semplicemente non fa (più?) parte della “nostra” cultura. Nonostante tutto ce l’abbiamo fatta e siamo arrivati in Francia prima del previsto. Qui in Francia, al contrario dell’Italia, i passaggi in auto si sono susseguiti uno dopo l’altro. Ci hanno permesso di andare lontano, in tempi “relativamente veloci”. Dopo Briancon, abbiamo raggiunto una cittadina, chiamata Rosans a poche decine di chilometri da Montelimar e dall’Ardeche. A Rosans io e Roby abbiamo avuto una discussione piuttosto accesa su dove sarebbe stato meglio dormire. Alla fine ci siamo rifugiati nella chiesetta del paese. Qui abbiamo mangiato utilizzando le nostre scorte di cibo prese da casa (della semplice pasta con olio, sale e rosmarino, semplice ma buona!). Quindi abbiamo dormito, molto scomodamente, per terra, sui nostri materassini poggiati nel pavimento della vecchia Chiesetta. Non so se Roberta sia riuscita a dormire, ma io mi sono svegliato diverse volte, in preda all’ansia, temendo che potesse entrare qualcuno. Il portone della chiesa, d’altronde, è rimasto aperto tutta la notte. Prima che si facesse buio, ci aspettavamo di incontrare il prete, al quale avremmo spiegato la nostra situazione; ma nessuno si è presentato fino al sorgere delle prime luci del mattino.
L’eglise de Rosans: foto della chiesa
La mattina del giorno successivo mi sono alzato con un bel mal di schiena. Ho pensato che, per essere stata la prima notte di viaggio trascorsa fuori, non fosse stato proprio un buon inizio. Per fortuna, quella stessa mattinata, abbiamo raggiunto la cittadina di Privas, e verso le due del pomeriggio, dopo una camminata estenuante, abbiamo raggiunto la nostra prima destinazione, Saint-Michel-de-Chabrillanoux. Qui avevamo concordato di fare wwoofing in cambio di ospitalità. […]
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Un modo per salutarvi, per dirvi che già ci mancate e per augurarvi ogni bene! Un bacio!
brrrr la francia… brrrr