È legale fare volontariato in cambio di ospitalità in Italia o all’estero?

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Buongiorno redazione,

Sembra che sappiate molte cose sul volontariato all’estero. Sono in contatto con un amico Italiano e stiamo pensando di farmi ospitare da lui come volontaria nella sua fattoria. Lui non è registrato come host Wwoof, né altre associazioni, quindi mi chiedevo se dovesse dichiarare questo tipo di attività alle autorità o ottenere un’assicurazione speciale per questo?

Grazie per il vostro aiuto,
Laetitia


Una questione piuttosto complessa.

Anche se non c’è alcuno scambio monetario fra host e ospite-volontario, in Italia le fattorie che ospitano viaggiatori in cambio di un aiuto non sono ben visti dalla legge.

Solo le fattorie biologiche iscritte al WWOOF ITALIA sono in grado di offrire un’assicurazione ai volontari e sono anche coperte legalmente, purché non si parli di “ore lavorative”.

Gli altri host, quelli provenienti da siti web come Helpx o Workaway, non sono coperti legalmente e devono quindi rivolgersi alle autorità locali per meglio definire la loro posizione secondo le regolamentazioni del posto. Ai viaggiatori volontari che operano indipendentemente al di fuori del circuito WWOOF, (volonturisti, workawayer) si raccomanda di ottenere una  propria assicurazione di viaggio privata.

Tuttavia un’assicurazione privata di viaggio di solito non copre gli incidenti con strumenti di lavoro (guidare i trattori, usare la motosega, ecc.) quindi ti consigliamo di stare lontano da strumenti/compiti pericolosi. In realtà, anche l’assicurazione WWOOF non copre questo genere di incidenti: ai wwoofer infatti è vietato l’uso di attrezzi pericolosi come la motosega o l’impiego di altri mezzi meccanici che richiedono un certo grado di esperienza e qualificazioni❗

Fuori dall’Italia

Fuori dall’Italia il discorso può cambiare.

In alcuni paesi, se non c’è denaro coinvolto, gli host sono liberi di ospitare offrendo, o barattando, l’ospitalità in cambio di una mano per diverse ore al giorno. In altri paesi, come ad esempio la Francia, scambiare cibo e alloggio per 4-5-6 ore di lavoro al giorno non è del tutto legale, quindi lo si fa a proprio rischio e pericolo. Sebbene gli incidenti legali si contino sulle dita di una mano, è successo che i controlli abbiano portato alla comminazione di multe salate nei confronti dei titolari di una fattoria (è successo anni fa ad un host francese del sito Helpx).

Per quanto riguarda l’Italia, si può soggiornare a casa di qualcuno e aiutarlo in cambio di ospitalità gratuita, ma non bisogna dichiarare “quante ore fai” in cambio “di qualcosa”. Si tratta soltanto di una formalità, forse, ma diversamente potrebbe essere visto come una forma di caporalato. Questo è anche il motivo per cui gli host WWOOF non (possono) dichiarare per iscritto quante ore di lavoro i volontari devono svolgere; parlano piuttosto di “scambio culturale”, “apprendistato”, o “formazione”. Questo purtroppo può portare a incomprensioni e fraintendimenti fra host (che sono i titolari delle fattorie) e i wwoofer (i volontari).

[Ascolta l’intervista a Claudio Pozzi, ex presidente del WWOOF ITALIA]

Cosa succede se fanno i controlli ❓

Questo è quello che potrebbe succedere in Italia, se non sei un host registrato al WWOOF.

Se un tuo amico ha un’azienda/fattoria la polizia può effettuare un controllo; se durante l’ispezione un giovane volontario o una giovane volontaria vengono inequivocabilmente visti mentre lavorano, magari con strumenti da lavoro in mano, entrambi gli host e i lavoratori-volontari possono essere multati.

In pratica…

…consigliamo agli host italiani di registrarsi al WWOOF Italia, anche se la registrazione alla rete Wwoof potrebbe richiedere tempo. Ricordiamo inoltre che la rete è solo aperta alle Fattorie Biologiche.

Se ti iscrivi a Wwoof come volontario, ti consigliamo di discutere molto bene le clausole del contratto di lavoro/volontariato con i titolari della fattoria. Chiarisci bene la formula di scambio, e altri benefici e condizioni. Puoi trovare un sacco di opportunità di scambio culturale e di volontariato su internet, ma ora sai che ci sono rischi legali e assicurativi, in Italia come in altri paesi.


Leggi anche:

La guida al wwoof di Giorgia

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