La decrescita è un’idea che sostiene che dovremmo ridurre la produzione e il consumo per vivere in modo più sostenibile e armonioso con il nostro pianeta. In pratica, significa priorizzare il benessere e la qualità della vita piuttosto che la continua crescita economica.
Il concetto ha radici in diverse correnti di pensiero e non può essere attribuito a un singolo individuo. Tuttavia, il termine “décroissance” (decrescita in francese) divenne popolare nei dibattiti accademici e politici grazie al lavoro del pensatore francese André Gorz. Altri pionieri del pensiero della decrescita includono Ivan Illich, Nicholas Georgescu-Roegen e Serge Latouche. Georgescu-Roegen, in particolare, è noto per aver integrato le leggi della termodinamica con l’economia, sottolineando i limiti della crescita in un sistema chiuso come il nostro pianeta. Latouche, d’altro canto, ha approfondito il concetto di decrescita come una critica radicale dell’economia moderna e ha proposto alternative concrete per una società post-crescita.
Decrescita in Italia
In Italia, la de-crescita ha attirato l’attenzione di molti intellettuali, accademici, attivisti e gruppi. Tra questi spicca l’economista e scrittore Maurizio Pallante, che è uno dei principali promotori del concetto di decrescita felice nel Paese e ha scritto vari libri sull’argomento.
Pallante è anche il fondatore del Movimento per la Decrescita Felice (MDF), che promuove attivamente la de-crescita in Italia e organizza eventi, seminari e altre attività per diffondere le idee relative a un modello di sviluppo alternativo.
Parimenti importante è la Rete della Decrescita, un network di individui, associazioni e collettivi che mira a diffondere le idee della de-crescita attraverso eventi, pubblicazioni e discussioni.
In varie città italiane si tengono periodicamente festival e incontri dedicati a questo movimento, occasioni in cui esperti, attivisti e cittadini si riuniscono per discutere e approfondire il tema.