Wwoofing in Spagna – La prima parte di questo racconto la puoi leggere qui.
La vita nelle campagne spagnole (seconda parte)
Ogni istante è un’opportunità per contemplare il cielo e le sue infinite sfumature, sia alla luce del giorno che sotto il manto stellato della notte.
Tutto questo, arricchito dalla presenza di amici cari, rende ogni momento ancora più speciale.
Stile di vita del wwoofer
I cicli naturali, i cambiamenti stagionali, la vegetazione che cresce silenziosa, la vita comunitaria: questo è lo stile di vita che sperimenta il wwoofer, cioè un viaggiatore che s’improvvisa contadino, offrendosi volontario nelle fattorie ecologiche del mondo. C’è moltissima differenza tra l’esperienza teorica appresa dai libri e quella pratica vissuta sulla pelle.
La vita di campagna è ricca di esperienze affascinanti e gratificanti. Ogni mattina, si inizia con il lavoro che richiede impegno e dedizione, ma che offre in cambio un profondo senso di comunità e collaborazione. Il pomeriggio è il momento per una meritata siesta, seguito dall’esplorazione e dal gioco, che regalano momenti di libertà e gioia.
E poi, la sera, arriva uno dei momenti più magici: ritrovarsi insieme, sdraiati sotto un cielo stellato, condividendo la quiete e la bellezza del firmamento che ci sovrasta.
Nel cielo di Torino, le stelle principali si intravedono a malapena… Qui, invece, è tutto diverso. Il firmamento è scuro e profondo, e le stelle sembrano così vicine da poterle quasi toccare. Ti sembra di perdere l’equilibrio e cadere, immerso nell’immensità dell’universo. Queste stelle suscitano in noi un’inquietudine profonda, ci spingono a riflettere, a filosofare sulla vita, su noi stessi, sul nostro ruolo nel mondo. Abbiamo una missione? E se non l’abbiamo, dobbiamo adottarne una.
Ci chiediamo se siamo qui per un motivo o se siamo solo il frutto del caso. Di fronte a queste stelle, così distanti e silenziose, ci sentiamo piccoli e insignificanti. Sembra che nasciamo in un universo privo di scopo, ma forse è proprio questo il suo fascino: siamo noi a scegliere il nostro scopo.
Ultimi giorni nella fattoria di Los Olivos
L’ultima settimana a Los Olivos l’abbiamo trascorsa dormendo sul tetto di casa, nonostante le proteste di Clara, la padrona di casa, che temeva potessimo cadere giù durante la notte, magari a causa del sonnambulismo. Ma in casa era impossibile restare: il calore notturno era insopportabile. Sul tetto, invece, ci ha accolto una piacevole brezza serale che ci ha donato un po’ di sollievo. Ma forse, se siamo sinceri, la vera motivazione per cui abbiamo dormito lì, era un’altra: la paura folle degli scorpioni!
Levataccia
La campagna non è tutta rose e fiori: ad esempio c’è sempre da svegliarsi presto al mattino! Anche se a noi non dispiace, sappiamo bene che la maggior parte delle persone preferirebbe restare a letto fino alle dieci. Se i galli sono clementi, riusciamo a dormire fino alle sei del mattino. Ma spesso iniziano a cantare già dalle quattro! 🥴 E la cosa peggiore è che sono proprio sotto le finestre di casa!
Francisco, il padrone di casa, la prende con filosofia e ci scherza su: ‘Avete impostato male el despertador (la sveglia ⏰)’, riferendosi ai galli. Per fortuna, dopo un po’, ci si abitua al loro canto. E ammettiamolo, l’idea di strozzarli per un buon pasto diventa quasi allettante (anche se noi non mangiamo animali, in momenti come questi ci viene quasi la tentazione! 😅).
Un altro incidente… 🌡️
Questi ultimi giorni non abbiamo praticamente lavorato, un ennesimo incidente (slogamento della caviglia di Simone) ci ha costretti a rimandare la nostra partenza per il Portogallo e a fermarci qui a Los Olivos più a lungo del previsto (non ci è dispiaciuto per niente!).
Indignados e papa boys a Madrid
Ora è tempo di lasciare la Spagna e partire per il Portogallo! Lasciamo gli Indignados e la loro protesta augurandoci presto che diventino Organizados, e se ci sarà da dargli una mano cercheremo di fare la nostra parte! 💪
Wwoofing in Spagna. Le nuotate al rio con gli amici volontari:
L’avventura continua…
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