Diversi anni fa, mentre ero ospite di una piccola comunità intenzionale al sud Italia, sento una mia amica definire “egovillaggi”, alcuni tipi di ecovillaggi. Anche lei, come me, aveva visitato diverse comunità ecologiche ma molte di queste l’avevano delusa. E da questo suo neologismo che prendo spunto per raccontarvi cosa sono, per me, gli ego-villaggi e perchè è importante imparare a riconoscerli…
Pregiudizi sugli eco-villaggi
Sono un grande fan degli Ecovillaggi: comunità fondate da persone che hanno deciso intenzionalmente di abbandonare le città per tornare a vivere in mezzo alla natura assieme ad altri individui con una mentalità simile. Mi sono prodigato spesso per diffondere questa cultura e per spargere i semi di quello che sembra un movimento umano sempre più grande e coinvolgente. Molte persone, però, nutrono opinioni pregiudizievoli nei loro confronti.
Nonostante la mia passione per il tema, mi rendo conto che questi pregiudizi non nascono dal nulla. E’ vero infatti che alcuni eco-villaggi, pur iniziando con i migliori propositi, finiscono spesso per trasformarsi in realtà dai dubbi fini ecologici e sociali. Alcuni diventano vere e proprie sette occulte. Altri diventano delle organizzazioni mangia-soldi che non producono niente di concreto, né apportano alcun cambiamento alla società, ma prosperano sulla credulità della gente…
Riflessioni
Ho deciso di scrivere questo articolo soprattutto dopo aver letto il blog di D.I.O., scritto da chi è riuscito a “fuggire” da uno degli eco-villaggi più grandi e controversi del mondo. I suoi articoli mi hanno spinto a riconsiderare alcune delle mie esperienze nelle realtà alternative Italiane ed Europee. Ciò che segue è una riflessione dalla quale spero possiate trovare utili spunti per capire che tipo di comunità vi trovate di fronte.
A molti non piacerà ciò che vado scrivendo. Pazienza. L’obiettivo è informare, spingere ad essere critici.
Eco v.s. Ego
Che cos’è un ego-villaggio?
Considero “ego-villaggi” quelle comunità intenzionali ruotanti attorno a una o più figure carismatiche, spesso identificabili come guru o santoni che godono di grande prestigio grazie alle loro doti comunicative. Questi personaggi sono in grado di sedurre, soggiogare, plasmare la mente delle altre persone con manipolazioni psicologiche, pratiche esoteriche o pseudo-scientifiche. In cambio delle loro capacità e dei loro servizi, i capi di queste sette chiedono senza vergogna ingenti quantità di denaro, in alcuni casi favori sessuali o altre forme di sottomissione lavorativa volontaria. La nostra società è riuscita a smascherare numerosi ciarlatani e impostori. Ciononostante continuiamo ad affidarci a loro.
Manipolazione delle menti deboli
Il primo motivo è molto semplice: le persone che si rivolgono alle comunità e agli eco-villaggi sono spesso individui vulnerabili che cercano soluzioni per uscire da una vita frenetica, dalla depressione, o sono alla ricerca di appartenenza e di identità. Si tratta quindi di individui facilmente malleabili. Un ottimo target per chi cerca di arricchirsi in maniera facile.
Ci sono altre ragioni che spiegano il successo di nuovi culti, sette mistiche e teorie talvolta davvero strampalate (come quelle delle comunità dei terrapiattisti):
1. Facili soluzioni…
2. Non c’è bisogno di prove…
Questi metodi curativi non richiedono verifiche; basta avere “fede”. Se non funzionano, la colpa viene spesso addossata al povero adepto, accusandolo di poca fede, di scarso impegno o di “non crederci abbastanza”.
Se ritenete impossibile che nel XXI secolo ci sia gente tanto sprovveduta, pensate a quante persone si affidano ancora oggi a scienze infondate come la cartomanzia, la chiaroveggenza, la chiromanzia, la cristallo-terapia. Uno spazio particolare è occupato dall’oroscopo: la commistione tra astronomia e religione poteva in qualche modo essere giustificata ai tempi della preistoria -quando l’uomo era avvolto dal mistero e gli appariva logico stabilire nessi fra fenomeni celesti e avvenimenti umani-, ma oggi che giustificazioni abbiamo?
Nonostante le informazioni scientifiche a nostra disposizione, questi ambienti cosiddetti alternativi (ma anche la nostra cultura in generale) continuano a portare il segno di quest’irrazionalità. Importanti riviste e trasmissioni televisive dedicano ampi spazi ad argomenti superstiziosi. Ho letto che molte persone ricorrono a pratiche magiche, persino noti leader politici nel momento in cui devono prendere importanti decisioni per la nazione…
Superstizione nel XXI secolo: foto scattata nell’estate del 2015 in un paese della Calabria.
3. Bugie che ci fanno “stare bene”…
Miracopoli
Il rischio che la civiltà ritorni a vivere tempi bui, tempi di credenze e superstizioni, si moltiplica, poi, se a professare false verità ci sono donne e uomini che, forti di una presunta laurea o specializzazione, si fanno circondare dalla folla, promettendo felicità, salute, denaro attraverso procedimenti antiquati e superstiziosi.
Pratiche pseudo-scientifiche degli egovillaggi
A Miracopoli, G. riesce a vedere l’aura e gli spiriti-guida delle persone; M., un’altra leader, parla con le piante, così, dice, le farà crescere più velocemente; C. passa ore e ore a meditare in silenzio, per poter “smettere di pensare” e raggiungere una qualche forma di “illuminazione”.
Può essere vero che, attraverso il potere della suggestione, la meditazione può alterare la mente e sviluppare un processo per ottenere particolari livelli di concentrazione, oppure diminuire l’ansia, ma questa tendenza a guarire o a cercare soluzioni attraverso stati di fantasia mentale rende difficile stabilire se ciò che accade nella nostra testa sia reale o immaginario.
L’illusione di cambiare il mondo con le affascinanti filosofie orientali… Siamo sicuri che questo sia il modo giusto per affrontare i problemi? O è solo un modo per distrarsi e fuggire dalla realtà?
Metodo scientifico
Un uomo razionale non dovrebbe essere “chiuso” nei confronti di queste idee, ma per arrivare ad accettarle dovrebbe pretendere prove più sofisticate. Studiando un pochino di storia, si può evincere come i grandi problemi che hanno afflitto l’umanità siano stati risolti con il metodo scientifico. Il metodo scientifico non piace perché richiede decisamente più impegno e fatica: ore e ore di ricerche, studi, osservazioni, esperimenti in laboratorio, test, verifiche, tentativi, errori ecc. ecc.
I miei amici “new-age” non saranno d’accordo (e forse avranno smesso di leggere da un po’). È ironico vedere però come molti di loro rinuncino alle loro profonde intuizioni e si arrendano ai principi della scienza quando si tratta di fare calcoli per far rientrare i conti delle spese mensili, riparare una macchina, costruire una casa, progettare un orto, installare un impianto elettrico).
Malattie e carestie non sono mai state debellate con riti magici, preghiere e esoterismo. I ponti, le case e le grandi conquiste tecnologiche sono frutto dell’ingegno umano, non di credenze e superstizioni!
Due diversi atteggiamenti…
Fate caso a come si comporta il guru di turno: egli tende a formulare risposte che non richiedono verifiche, sono punti di vista soggettivi, spesso anche colmi di emotività, che mirano a ottenere approvazione o consensi.
Dall’altra parte, invece, un uomo orientato alla scienza s’impegna in calcoli, verifiche, campionamenti, prove, effettua innumerevoli tentativi prima di arrivare a una conclusione. Affinché questa conclusione sia accettabile occorre anche che qualcun altro, eseguendo gli stessi calcoli ed esperimenti, ottenga gli stessi risultati.
All’uomo di scienza “il consenso” della gente non interessa: nel XVI sec. Galileo Galilei sfidava il pensiero comune affermando che la terra non è al centro dell’universo ma gira intorno al sole. La cosa era inaccettabile per l’ego degli uomini di allora, ma a Galileo non importava “accontentare” i suoi contemporanei. Voleva semplicemente conoscere la verità sulla Natura e ampliare le sue conoscenze sul mondo.
CONCLUSIONE
È questo secondo atteggiamento che vorrei vedere all’interno dei moderni eco-villaggi. Se gli ecovillaggi vogliono cambiare il mondo utilizzando metodologie primitive e superstiziose, non faranno altro che tornare indietro nel tempo, ottenendo solamente cambiamenti superficiali.
Senza dubbio, alcuni posti, con i loro aspetti “magici” e tribali, rendono la mia visita più interessante, filosofica e folkloristica. Tuttavia le sfide del futuro non si possono superare con modi di pensare del passato!
Un discorso TED sul mondo delle sette:
Un altro interessante video TED che affronta l’argomento dei culti e delle sette: https://youtu.be/kB-dJaCXAxA
Per vedere i video su questo sito, scorrete fino in fondo alla pagina fino al riquadro Informativa Privacy e cliccate su “modifica consensi”.
[1] https://www.tpi.it/cronaca/umani-in-divenire-setta-guru-alieni-e-abusi-sessuali-20230219983675/
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Mi dispiace dirlo, ma gli ecovillaggi sono diventati luoghi dove prosperano cospirazionisti e persone anti-vax. Queste ideologie sono molto pericolose. Invece di creare un ambiente sostenibile e solidale, si minano la salute e la sicurezza della comunità. Spero che in futuro gli ecovillaggi tornino a essere posti sani, luoghi inclusivi e basati su prove e scienza, non su teorie cospirazioniste e irrazionali.