[continua da qui] …Arriviamo a Bled appena in tempo per montare la tenda con le ultime luci del sole e ridere del contrasto tra la nostra situazione al risparmio -tenda biposto in backpacker pitch, no elettricità “perchè ho una torcia da testa e ho intenzione di usarla”, cena consistente di pane e formaggio sedute su una kefiah multiuso usata come tovaglia da picnic- e quella dei vicini di piazzola, la tipica numerosa famiglia nordica superorganizzata con tenda più grande di casa mia, che cena comodamente seduta a tavola con pasti effettivamente cucinati.
Scende la sera su Bled, cambiano i colori delle acque del lago che riflettono il cielo. Con una mappa dotata di annotazioni a mano, illuminata dalla mia fidata torcia da testa, organizziamo la tappa del giorno seguente: la gola del Vintgar.
La mattina ci svegliamo presto, ci rendiamo conto di quanto organizzato (forse troppo) sia il campeggio rispetto alle nostre abitudini -siamo abituate a fare campeggio libero- e scopriamo che c’è un ragazzino che gira tutto il camping con un carretto a pedali a vendere dolci caldi di un panificio vicino: ci concediamo lo sfizio e dopo aver fatto colazione decidiamo di comune accordo che il nostro piano di tornare a Lubiana in serata toglierebbe troppo tempo all’escursione: rinnoviamo la piazzola per un’altra notte per non doverci portare dietro zaini e tenda e partiamo leggere a piedi alla volta di Vintgar, a 5 km circa dal nostro camping.
Passeggiare ai piedi delle alpi slovene è incredibile, l’impressione è di essere le sole persone nell’arco di chilometri, intorno a noi la natura ed un silenzio irreale. Il cielo coperto rende più agevole la camminata e ci troviamo a non parlare per non rovinare quell’incanto. Lungo il cammino vediamo molte arnie ed altri elementi del paesaggio che ci ricordano i racconti della nostra amata guida a Lubiana. Lungo il percorso attraversiamo il villaggio di Podhom, che ha l’aspetto di un villaggio delle alpi, con case che ricordano il non lontano Sud-Tirol. L’impressione è quella di un villaggio deserto; non incontriamo nessuno lungo il nostro percorso e ci addentriamo nei cortili delle case per scattare qualche fotografia. La camminata è piacevole e segue senza intoppi fino all’ingresso della gola del Vintgar. Il costo dell’ingresso è irrisorio, una cifra simbolica per la manutenzione del luogo, ridotto ulteriormente per gli studenti e ne vale assolutamente, assolutamente la pena.
Il giorno è ancora lungo e ci accingiamo ad iniziare il percorso all’interno della Gola, una passerella di legno che la attraversa nella sua interezza.
[CONTINUA…]
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