
Consiglio per un viaggio sul lago d’Orta
Visitare il lago d’Orta in Kayak (o canoa)
Allora, per cominciare, fai come abbiamo fatto noi. Procurati una di queste:
Sì, un Kayak gonfiabile!
Lo trovi a basso prezzo -circa 70 euro- in qualsiasi negozio sportivo, anche online.
Allenamento
No, non ci va alcun allenamento!
Per questo viaggio, non è necessario che tu abbia la forma fisica di un atleta: certo, si tratta di un viaggio “fisico”, e sportivo, ma quanto vorrai pagaiare lo decideranno le tue braccia e la tua curiosità, il tutto spostandosi senza fretta né stress. Guarda qualche video su youtube per imparare a fare una buona pagaiata e il resto verrà da sé. Procurati anche un gilet di salvataggio. Non solo può rivelarsi utile, ma è possibile che in alcune aree balneabili sia anche obbligatorio.
Se si hanno tempo e soldi, è sempre consigliabile fare un corso di canottaggio.
Io e il mio amico non abbiamo avuto questa possibilità e crediamo che, per quanto sia utile, non è così indispensabile, soprattutto se:
- 1) non hai ambizioni atletiche
- 2) vuoi provare questa esperienza per farti una semplice “passeggiata” in acqua, non una gara sportiva.
Il tempo
Scegli una bella giornata di sole, con meteo stabile. È importante!
La partenza
Raggiungi la cittadina di Pella, che si affaccia sul lago d’Orta. Qui puoi parcheggiare la tua macchina ovunque, ci sono diversi parcheggi gratuiti.
Quindi, gonfia la tua canoa e poi trasportala al primo porticciolo che vedi. Una volta in acqua, salici sopra e che l’avventura abbia inizio!
Prima tappa:
Anche se hai una canoa (o kayak) gonfiabile –quindi ti sposti molto lentamente–, l’isola si raggiungerà in breve tempo.
È davvero incantevole, sebbene d’estate pulluli di turisti.
Una volta abbordata l’isola, c’è un percorso da effettuare a piedi che consiste per lo più in un antica via circolare, che si percorre abbastanza velocemente. Oltre ad alcune antiche casette in pietra dove vivono pochi (fortunati) abitanti, c’è un interessante Abbazia. Non scriverò di più per non rovinare la sorpresa e per lasciare che siano i tuoi occhi a scoprire le bellezze dell’antico borgo, se deciderai di visitarlo.
Ah! Certo, dimenticavo! Come fai a visitare l’isola se stai viaggiando con una canoa?
Niente di più semplice.
La puoi parcheggiare in uno qualsiasi dei porticcioli sul lato Ovest. Non parcheggiarla a sud, lì passano le navi turistiche!
Dopo esserti fatto una bella passeggiata e aver visitato la Basilica di San Giulio con i suoi antichi affreschi e i suoi arcani misteri, è ora di tornare in sella alla canoa gonfiabile.
Ora raggiungi il comune di Orta San Giulio.
Di nuovo, parcheggia la tua canoa e visita il centro storico.
A questo punto ti viene di nuovo il dubbio: E se qualcuno ti rubasse la canoa?
Non avere paura! Chi se la prende una canoa così (vedi foto)?
E per fuggire dove? 🙂
Una volta attraccato al porto, fermati a degustare qualche bontà gastronomica e lasciati affascinare dalle atmosfere storico-medievali del centro.
Il Sacro Monte di Orta
Dal centro c’è una via in salita per raggiungere il Sacro Monte di Orta. Non perdertelo, ci va una ventina di minuti a piedi per raggiungerlo. La vista ti ripagherà della fatica, promesso:
Il Sacro Monte è anche bello per le sue Chiesette devozionali, dedicate a San Francesco d’Assisi. Le puoi visitare, una dopo l’altra e in ognuna ci troverai affreschi o diorami delle scene più significative della vita del Santo. Che tu sia credente o no, San Francesco è stato un interessante esempio di vita umile e coraggioso: la passeggiata si rivelerà sicuramente piacevole e ispiratrice.
Sui Sacri Monti dell’Italia Settentrionali, puoi scoprire di più nella relativa sezione.
Bene, si ritorna in canoa.
Altre tappe
A questo punto ti consiglio di fare come abbiamo fatto noi: raggiungi la città successiva più a nord, Pettenasco. Lì puoi fare la spesa e mangiare, poi farti un bagno e riposarti.
A dire la verità puoi riposarti e farti un bagno ovunque, anche in mezzo al lago.
Se anche tu sei come me, ovvero un canoista inesperto e non molto allenato, dopo Pettenasco comincerai già a sentire la stanchezza.
Se te la senti, raccogli le ultime energie per raggiungere il porticciolo di Ronco. Ci vorrà un’oretta prima di raggiungerlo.
Sono sicuro che non te ne pentirai!
Epilogo della nostra giornata
Quel giorno stesso, dopo Ronco, siamo tornati a Pella -assai tardi a dire la verità, poiché il cielo si era già fatto scuro. Dopo esserci asciugati e aver sgonfiato le canoe, abbiamo raggiunto di nuovo Pettenasco con l’auto e lì, su una delle sue spiaggette, abbiamo montato la tenda per riposare.
Il giorno dopo siamo andati al Lago Maggiore, sempre con le nostre inseparabili canoe, ma questa è un’altra avventura e forse la racconterò nel prossimo post.
Spero che questo mini racconto ti sia stato d’aiuto, buon viaggio!
Leave a Reply