Esperaza, Languedoc-Roussillon, Francia, 17 Luglio 2011
Vi scriviamo dalla nostra nuova location in Francia (Esperaza) ma dobbiamo finire di raccontarvi delle nostre ultime esperienze nella casa di Viviers e le successive fasi di viaggio in autostop. Dobbiamo ammettere che esclusi la piscina, il televisore grosso a schermo piatto, i pomeriggi oziosi, il pianoforte scordato e gli ottimi pranzi vegetariani, gli ultimi giorni di lavoro a casa di Demetris si sono rivelati molto intensi: l’incarico assegnatoci è stato quello di costruire piccoli muri a secco, alla maniera appresa dalla nostra prima host, Agnes. Spostare massi piuttosto pesanti di pietra, su e giù per alcune terrazze, è stato assai faticoso, anche se per poche ore al giorno. Ad ogni modo sapevamo che questo viaggio senza utilizzare denaronon sarebbe stato una vacanza. Un viaggio senza soldi, sì, ma non gratis.
Demetris è stata una buona mamma fino alla fine. L’abbiamo conosciuta in un periodo molto frenetico per lei, ma le siamo davvero grati per tutto ciò che ha fatto per noi.
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Il richiamo della strada
Stavamo molto bene nell’alloggio della nostra host francese Demetris. E tuttavia, come succede spesso a molti viaggiatori, abbiamo cominciato a sentire il richiamo della strada. Perciò ecco che, dopo aver rifatto gli zaini, ci siamo rimessi in marcia alla ricerca di una nuova casa, in direzione della Spagna. Il giorno della partenza, grazie ad alcuni amici di Demetris e grazie ad altri “autisti-eroi” che ci hanno offerto un passaggio, ci siamo diretti a sud-ovest della Francia e abbiamo raggiunto Beziers in un solo pomeriggio! Qui abbiamo goduto dei fuochi d’artificio in occasione dei festeggiamenti della “Langue d’Oc” (Occitania).
Un’altra notte all’addiaccio
Abbiamo dovuto trascorrere l’intera giornata senza comprare niente, (per fortuna avevamo delle scorte di cibo negli zaini). La notte, invece, l’abbiamo passata all’addiaccio nel parco principale della città, senza essere disturbati da nessuno (il parco di notte viene chiuso al pubblico ma ce ne siamo accorti solo più tardi). La mattina non abbiamo avuto altra scelta che aspettare che riaprissero i cancelli principali. Ci siamo svegliati con un po’ di mal di schiena, ma abbiamo ripreso il viaggio in autostop verso i Pirenei.
Abbiamo cercato di godere di ogni singolo momento del viaggio e ci siamo fermati a ridere e scherzare ogni volta che se n’è presentata l’occasione. 😊
Carcassone
Abbiamo raggiunto Carcassone il giorno stesso in cui abbiamo lasciato la casa di Demetris.
Il castello è davvero suggestivo e ci ha fatto sognare avventure medievali e cavalleresche nella nostra mente. Purtroppo, però, era anche invaso da turisti provenienti da ogni parte della Francia e del mondo. Un affollamento di gente che ha in parte rovinato le nostre fantasie. Abbiamo presto scoperto il motivo per cui c’era tutta quella folla: in serata gli abitanti di Carcassone avrebbero messo in scena uno straordinario spettacolo pirotecnico, il secondo più spettacolare del paese, in occasione della festa nazionale della Francia (14 luglio). All’interno delle mura della cittadella non si poteva camminare senza essere spintonati, assaliti, compressi dalle centinaia di persone che affollavano le stradine, i bar e le piazze.
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Fame
Per mangiare abbiamo dovuto improvvisare. Dunque come ce la siamo cavata? Oltre alle scorte che avevamo negli zaini abbiamo trovato cibo gratis nelle tavole dei ristoranti, come ad esempio del pane intero, non toccato, avanzato nel paniere dei clienti. Prima di prenderlo abbiamo chiesto ai camerieri che hanno annuito guardandoci un po’ perplessi. 😅
Diverse bancarelle dei mercati offrivano ai clienti la possibilità’ di assaggiare i propri prodotti gratuitamente: dai formaggi, agli assaggi di vino. Ci siamo dunque “ubriacati” con gli assaggi di vino e riempiti di pane e formaggio a scrocco. Infine, è la stagione dei fichi: qualche albero di fico sparso per le viuzze del borgo e della campagna ci ha donato un po’ di frutti gratis. Avevamo anche cereali e della frutta messi da parte negli zaini, insomma: non siamo morti di fame!
La sera
Abbiamo deciso di fermarci a Carcassone per la notte, perché sarebbe stato un peccato perdersi gli spettacoli: l’attesa ne è valsa la pena. Vi invitiamo a cercare lo show su youtube, per avere un’idea sulla bellezza dell’evento. L’aggettivo “spettacolare” non rende giustizia!
Alle 22.30 le luci della città si sono spente per dare inizio allo spettacolo. Con una serie di luci rosse e fumo creato con il ghiaccio secco, le mura della Citadelle sembravano in fiamme! La luna piena ha contribuito allo sfondo, ed è stata probabilmente la “ciliegina sulla torta”. Vedi foto 👇
Lo spettacolo dei fuochi d’artificio a Carcassone in occasione della festa nazionale
Più tardi abbiamo dormito in una vigna non troppo lontana dal borgo, con vista sul castello illuminato.
Subito dopo esserci accampati ci siamo accorti di non essere soli nel campo: decine di altre persone si sono dovute arrangiare e dormire come noi, per terra nei sacchi a pelo, oppure in tenda: gli alberghi, gli ostelli e i bed & breakfast erano probabilmente tutti pieni, oppure queste persone sono un po’ come noi: avventurieri, backpackers, viaggiatori minimalisti. Il clima della serata è stato fantastico, con un leggero venticello e tante stelle nel cielo che ci hanno accompagnato nel mondo dei sogni.
La “sveglia” che ci ha destato dal sonno sono stati il calore del sole mattutino e un trattore… in procinto di arare il campo! 😅 Il resto ve lo raccontiamo nel prossimo racconto!
Siamo due ragazzi di Torino che hanno deciso di prendersi del tempo per esplorare l'Europa, senza limiti, senza piani e soprattutto... senza soldi! Ce la faremo? Seguite la nostra avventura!
1 Commento
Wow what a nice experience you’re having. I am using a translator here but I as far as I can understand you’re having the time of your life there. Keep living the good life
Best wishes!
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