Ci sono delle fattorie o comunità ecologiche in cui basta presentarsi, dare una mano e viverci?

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Quali sono alcuni posti del mondo in cui posso essere ospitato gratuitamente senza preavviso?

La domanda che dà il titolo a questo post ci viene rivolta spesso per e-mail. Sebbene ci siano molti posti in tutto il mondo in cui puoi essere ospitato gratuitamente, anche alla maniera “hippy“, senza alcun requisito particolare, la maggior parte di queste comunità ecologiche gradiscono comunque un accordo preventivo! Presentarsi alle porte di qualcuno senza avvertirlo, non è quasi mai una buona idea e in questo articolo ti spieghiamo perché.

Prima di iniziare, elenchiamo qui di seguito alcuni link dove potrai approfondire la conoscenza di alcune piattaforme che offrono liste di progetti di volontariato, comunità ecologiche e fattorie in cui potrai vivere gratuitamente in cambio di una mano nelle faccende quotidiane:

Ma ricordati che dovrai sempre prendere accordi preventivi con i responsabili dell’ospitalità.

Non “basta presentarsi!”

Quasi tutti gli host, cioè le persone che ospitano viaggiatori, hanno almeno un’esperienza di ospitalità terribile da raccontare. Storie che riguardano individui che, improvvisamente, si sono presentati alla loro porta senza alcun avviso. In realtà, alcuni di questi individui sono veri e propri angeli, viaggiatori inaspettati che portano coi loro sorrisi e le loro idee, un’ondata di positività al progetto di volontariato o alla famiglia che li ospita. Altre volte invece si rivelano ospiti sgraditi. Persone che hanno magari brutte dipendenze, o altri problemi interiori/psicologici. Ebbene, la maggior parte degli host, delle fattorie e delle comunità ecologiche, purtroppo, non sono equipaggiate per affrontare situazioni cliniche o per relazionarsi con individui che richiedono cura, affetto e attenzioni particolari.

È estremamente importante inviare un messaggio introduttivo ai coordinatori del progetto di volontariato. Serve anche per capire se c’è “chimica” fra le persone coinvolte nello scambio di ospitalità. Condividere passioni, obiettivi e avere punti in comune è fondamentale, e può fare la differenza fra un’ottima esperienza di scambio o un soggiorno da incubo.

Insomma, per questi motivi, presentati sempre a distanza diverso tempo prima, magari tramite un messaggio di posta elettronica o un colpo di telefono!

Perché è un problema presentarsi all’improvviso?

Per molti potrebbe essere ovvio, ma evidentemente non è così per tutti. Per chi possiede una fattoria o una comunità ecologica, ospitare viaggiatori che “semplicemente si presentano alla porta” senza alcuna pianificazione è un grosso problema. Secondo gli host che hanno condiviso con noi le loro storie di ospitalità, i viaggiatori che bussano alle loro porte all’improvviso spesso:

  • non sono affatto interessati alla vita di campagna
  • non sono preparati ad affrontare la quotidianità e le mansioni della fattoria o della comunità.
  • Hanno finito i soldi durante il loro viaggio turistico e quindi vogliono “fare volontariato” in cambio di vitto e alloggio, ma non vogliono lavorare in maniera seria. Quindi sono più un peso che altro.  Alcuni arrivano addirittura indossando le infradito e i costumi da bagno che indossavano pochi giorni prima in spiaggia!
  • A volte la casa, la fattoria o la comunità sono già pieni di ospiti. L’arrivo di altre persone, quindi, potrebbe essere assai problematico.

Lo ripetiamo, bisogna prendere degli accordi preventivi, e questo vale per quasi tutte le fattorie e “comunità ecologiche” del mondo!

Sei pronto ad aiutare seriamente le persone che ti ospitano?

Facciamo finta che hai un’emergenza. Cerchi assolutamente un posto dove stare, almeno finché non troverai un’altra soluzione. È comprensibile, può succedere a tutti di rimanere senza casa mentre si è in viaggio. Se vuoi provare a presentarti ad una comunità ricordati sempre di usare il buon senso, la cortesia e il rispetto. Non aspettarti che tutto ti sia dato e dovuto.

Se vuoi vivere un’esperienza di scambio piacevole e vuoi risultare ospite gradito, pianifica sempre il tuo viaggio in anticipo e preparati a lavorare sodo. Se sei davvero pronto al duro lavoro delle fattorie, e ad essere rispettoso, allora la tua permanenza sarà ben voluta e potrai tu stesso trarne immensi benefici!

Non dire: “Voglio imparare”, se tutto quello che vuoi veramente è solo un posto gratuito dove dormire o l’attenzione delle persone. Devi essere disposto a leggere il regolamento, ascoltare gli altri e collaborare con tutti.

Assicurati di leggere e capire i requisiti e la cultura di ogni luogo che visiti. Se vuoi soltanto far festa, o fai il “volontario” solo davanti ad una macchina fotografica è naturale che molti troveranno sgradevole la tua presenza. Ti vedranno solo come una persona di peso, perché per mantenerti dovranno spendere comunque un certo numero di risorse.

A quali siti e quali piattaforme posso rivolgermi per trovare comunità ecologiche ad ospitarmi?

Per trovare posti disposti ad ospitarti gratuitamente senza dover lavorare (ma tramite accordo preventivo) visita questa sezione del sito che parla del Couchsurfing.

Invece, se ti piace l’idea di dare una mano e ricevere in cambio ospitalità, ti diamo questi consigli. Ci sono molti siti e piattaforme che elencano posti di volontariato  ma magari chiedono molti soldi per la vostra partecipazione. Il consiglio generale è: non pagare (troppo) per fare volontariato. Questi siti che ti chiedono di pagare centinaia di euro per esperienze di volontariato di una-due settimane, o più mesi, pagano poco o nulla alle organizzazioni di beneficenza o alle fattorie ecologiche che beneficiano dei volontari.

Grazie al web, oggi è facile trovare progetti di volontariato senza dover pagare agenzie intermediarie (middle-men). Se per partecipare ad un progetto è richiesto un tuo contributo economico, fai in modo che il contributo vada direttamente a beneficiare l’organizzazione, l’associazione o la comunità ecologica.

I siti che abbiamo elencato all’inizio di questo articolo, sono un esempio di piattaforme che consigliamo per avere contatti diretti con le fattorie/comunità locali,  senza intermediazioni di altre agenzie.

Perché in alcuni progetti di volontariato bisogna pagare?

Alcune organizzazioni, associazioni, comunità o fattorie fanno pagare un contributo per andarci a lavorare. Per quanto possa sembrare strano o inopportuno, spesso non è così sbagliato! In alcuni casi potremmo dire che fanno bene a chiedere un contributo partecipativo. Nei paesi in via di sviluppo, per esempio, i coordinatori dei progetti contano su minori risorse e hanno minor potere d’acquisto. Accollarsi le spese di mantenimento di volontari pigri e poco seri, è più un danno che un beneficio. Inoltre, facendo pagare un contributo per le spese di mantenimento, si previene l’ospitalità di individui sfaticati o scrocconi. Così facendo, inoltre, si attira la presenza di persone veramente interessate alle attività della comunità.

Essere host e coordinare un progetto di volontariato in modo che tutte le parti siano felici e soddisfatte non è affatto facile. Ogni scambio di volontariato dovrebbe essere visto come un gioco, ma anche un esperimento sociale, da modificare e correggere man mano che si fa esperienza degli errori e dei benefici.


Per approfondire il mondo del WWOOF e degli scambi di volontariato vai all’articolo sulle domande più ricorrenti FAQ WWOOF.




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