I preziosi consigli di viaggio di un avventuriero navigato

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@VCL

Ciao a tutti! È con grande entusiasmo che condivido qui la mia prima pubblicazione.

Mi definisco uno scrittore nomade italiano e sono nel mio settimo anno di vagabondaggio attraverso l’Europa e il mondo. Lungo il cammino, ho partecipato come volontario in circa 50 progetti dedicati all’ecologia.

Questo particolare stile di vita mi ha permesso di acquisire diverse competenze che mi hanno fatto indossare le vesti di falegname, marinaio e appassionato di permacultura.

La mia specialità? Viaggiare leggero e spendere il meno possibile.

Nel corso degli anni, ho avuto il privilegio di esplorare 17 paesi; tra tutti, Francia, Spagna, Georgia, Giordania, Grecia occupano un posto speciale nel mio cuore. Dedicando 17 mesi alla Francia, ho potuto approfondire la conoscenza di vari stati, ma è stata la Provenza a catturare il mio cuore, perché mi ha regalato il dono più prezioso: la nascita di mia figlia Florence.

Tuttavia, il fulcro di queste righe non sono io. Chi sono, in fondo, è di scarsa importanza, e preferisco avvolgere la mia identità in un piacevole anonimato. La vera essenza di questo spazio è condividere, ispirare e invitare al viaggio. In particolare, un viaggio lento, consapevole, che permetta di assaporare ogni istante e ogni incontro. Con questo spirito, mi accingo a offrirvi alcuni consigli nati dall’esperienza, sperando di accendere in voi la scintilla per intraprendere il vostro personale e magnifico viaggio!


LE BASI 📌⭐💎🌎


Nessuno nasce già sapendo, e impariamo dagli errori. Ma è meglio avere alcune cose chiare…

Prima di cominciare con la lista sappi che innumerevoli voci cercheranno di delineare i confini del possibile, sussurrandoti tutte le cose che “non puoi fare”. Ti invito a ignorarle; spesso, queste persone proiettano i propri limiti e timori.

Un consiglio che mi sta a cuore è quello di esercitare cautela nei paesi con regimi autoritari.

L’Ungheria, ad esempio, è stata una sfida, ma l’esperienza vissuta lì rimane indimenticabile, tanto che ci tornerò. Diversamente, la Bielorussia, dove ho affrontato momenti di reale pericolo, è un capitolo chiuso nella mia vita di viaggiatore.

È essenziale informarsi bene sul paese che si intende visitare, comprendendone la cultura, le leggi e l’attuale situazione politica.

La lingua non dovrebbe mai essere una barriera.

Ho incontrato viaggiatori non udenti che esplorano il mondo con entusiasmo, dimostrando che la gratitudine e l’apertura sono linguaggi universalmente compresi.

Mai salire su una barca con le mani piene

è un consiglio pratico: tenetevi liberi per essere sempre pronti ad afferrare nuove opportunità.

Barattare l’ospitalità

Un’ora di lavoro può spesso essere scambiata per un pasto caldo in panetterie, ristoranti o alberghi, un esempio di come la generosità e il baratto siano vivi e preziosi in viaggio. E può anche far nascere nuove amicizie!

Allenamento fisico

Chi desidera attraversare regioni come l’Amazzonia, le Alpi o il deserto del Sahara, deve prima testare le proprie capacità in escursioni più brevi. Questa magnifiche ma implacabili selve richiedono una preparazione attenta e rispetto per le sue maestosità naturali.

Cerca compagni di viaggio nel mondo reale più che in quello virtuale.

Le connessioni umane autentiche arricchiscono il viaggio ben oltre la semplice condivisione di un percorso.

Un piccolo trucco da viaggiatore?

Ricorda che la tua ombra al mattino punta verso ovest e nel pomeriggio verso est, una costante che ti accompagna ovunque nel mondo.


Autostop


Nella mia esperienza di viaggio, l’80% dei chilometri percorsi sono stati grazie all’autostop, e il 65% di questi li ho trascorsi su camion. Ho imparato che un pollice alzato e un sorriso in volto sono il biglietto per avventure inaspettate, che mi hanno portato lontano, attraverso incontri memorabili.

Rimanere sveglio e vigile è cruciale.

L’arte della conversazione e la capacità di essere un buon compagno di viaggio possono trasformare un semplice passaggio in un’esperienza condivisa indimenticabile.

Studiare il territorio

Conosco a memoria le mappe delle regioni che esploro, un dettaglio che più volte si è rivelato fondamentale.

I giorni feriali, da martedì a venerdì, sono i migliori per tentare l’autostop

seguiti da lunedì e sabato. Le domeniche e i giorni festivi, invece, sono i meno promettenti.

Mantenere il contatto visivo è un gesto semplice ma potente per costruire fiducia, anche quando la visibilità attraverso i finestrini è limitata.

Una volta a bordo, però, l’etichetta cambia: è meglio concentrarsi sulla strada davanti a sé.

Camminare mentre si fa autostop dimostra determinazione e attivismo; ricordo sempre di salire velocemente una volta che mi viene offerto un passaggio.

Non avere paura di fare l’autostop al casello

I caselli si sono rivelati luoghi strategici per l’autostop, grazie alla presenza di telecamere e autorità, che danno un senso di sicurezza in più un ambiente più sicuro.

Campeggia in un luogo nascosto

Quando campeggio, lo faccio con discrezione. Monto la tenda al crepuscolo e la smonto all’alba, per non attirare attenzioni indesiderate.

Indossare vestiti chiari

I vestiti di colori chiari non sono solo una scelta estetica ma una necessità per la sicurezza, rendendomi più visibile ai conducenti.

Scrivere un cartello

Un cartello ben fatto può fare la differenza nella facilità di ottenere un passaggio, così come una chiara comunicazione delle proprie intenzioni prima di salire a bordo. Se il feeling non è quello giusto, preferisco attendere un’altra occasione.

Non guidare un veicolo altrui

Mi tengo alla larga dal guidare il veicolo al posto di un conducente stanco e non salgo mai a bordo se percepisco che il conducente abbia bevuto alcol. Infine, un’offerta di passaggio non sollecitata merita una valutazione attenta: l’istinto e la prudenza sono i miei migliori alleati in questi momenti.

E se si viaggia in bicicletta…

Per chi viaggia in bicicletta, non posso sottolineare abbastanza l’importanza di un casco, luci, specchietti, bandiere e gilet riflettenti: la visibilità è sinonimo di sicurezza.

Approfondisci alla sezione Autostop 🔍


Organizzare viaggi online 🌍✈️


In un’era in cui la virtualità ci avvolge con un manto di possibilità illimitate, applicazioni e siti web diventano i nostri alleati nel rendere il viaggio meno arduo. Tuttavia, è facile lasciarsi assorbire dallo schermo, perdendo di vista il mondo che ci circonda.

È fondamentale usare la tecnologia con saggezza, preservando la nostra batteria per momenti veramente necessari. Abitudini come

  • attivare la modalità aereo,
  • ridurre la luminosità del display,
  • caricare il dispositivo da spento,
  • usare la modalità scura
  • disattivare il GPS quando non in uso,

sono piccoli trucchi che possono fare una grande differenza.

Personalmente, mi affido a Maps.me e waymarkedtrails per la loro efficace funzionalità di GPS offline, un vero toccasana nelle situazioni in cui la connessione internet è un lusso.

Surf sui divani…

Fare Couchsurfing rappresenta per me non solo una soluzione per l’alloggio ma anche la più grande rete social di viaggiatori al mondo, una finestra aperta sulle culture e sulle storie personali che arricchiscono ogni viaggio.

WWOOF e Workaway, poi, sono il mio punto di riferimento per scoprire opportunità di volontariato in giro per il mondo. Il problema è che sono a pagamento, ma con un po’ di pazienza e astuzia, è possibile contattare gli host evitando i costi di iscrizione. Questi modi di viaggiare aprono le porte a esperienze indimenticabili.

La chiave sta nell’usare questi strumenti online come mezzi, non come fini.

Permettono di arricchire il viaggio, ma il vero viaggio si svolge fuori dallo schermo, nell’incontro con l’altro, nella scoperta di paesaggi inediti e nelle esperienze che solo l’imprevisto sa regalare.

Per scoprire elenchi gratuiti di progetti di volontariato il web è pieno di siti (ad esempio questo) e a volte basta fare semplici ricerche su Google. 


Cosa mettere nello zaino 📷🎒


Quando si tratta di scegliere l’equipaggiamento giusto per il viaggio, le domande si accumulano rapidamente, come foglie in autunno. La verità è che non esiste una risposta unica: ognuno troverà la propria via, un passo alla volta.

Una certezza, però, è l’importanza di un paio di scarpe sportive comode. I piedi sono i nostri primi compagni di viaggio, e coccolarli previene infortuni e disagi.

Per la tenda, consiglio una tonalità il più scura possibile.

Questo non solo aiuta a mimetizzarsi con l’ambiente durante il campeggio selvaggio ma favorisce anche un riposo più profondo, proteggendoti dalla luce dell’alba.

Diario di viaggio

Il diario di viaggio è il tesoro dei ricordi, un luogo dove custodire avventure, incontri e riflessioni.

Oltre a essere una fonte inesauribile di ispirazione, diventerà un souvenir personale di inestimabile valore.

Fare ordine nello zaino

  • Organizzare i vestiti in sacchetti di plastica è un trucco semplice ma geniale per tenere l’umidità lontana e ottimizzare spazio e peso nel tuo bagaglio.
  • La divisione dei soldi in più parti nascoste è una strategia di sicurezza essenziale, per non trovarsi mai in difficoltà in caso di imprevisti.
  • L’ordine nello zaino non è solo questione di organizzazione ma di equilibrio: distribuire il peso correttamente fa la differenza nel comfort di trasporto.
  • Non dimenticare una riserva di energia: aglio, peperoncino, arachidi sono alleati preziosi per affrontare la giornata con la giusta carica.
  • Portarsi dietro qualche foglio di carta, poi, si rivela utile in molteplici occasioni: da appunti a mappe di emergenza, passando per accendere un fuoco.

Infine, memorizzare la posizione esatta di ogni oggetto nello zaino trasforma l’azione del prendere ciò di cui hai bisogno in un gesto quasi automatico, permettendoti di risparmiare tempo prezioso e di mantenere un basso profilo.

Insomma, ogni pezzo del tuo equipaggiamento racconta una storia, una lezione appresa lungo la strada. Scegli con cura, pensa in termini di necessità e di funzionalità, ma soprattutto ascolta le storie di chi ha percorso sentieri prima di te.


Sicurezza 🦺


Esplorare il nostro pianeta, come ogni grande avventura, richiede un’attenta considerazione delle questioni di sicurezza. Nonostante la bellezza e la ricchezza dei nostri continenti, ci sono aree dove la vigilanza diventa nostra alleata.

  • Una regola d’oro è quella di conservare i contatti più importanti, come quelli di famiglia, amici e autorità locali, su un supporto cartaceo. In un’era dominata dal digitale, un semplice foglio di carta può diventare un salvavita in situazioni in cui la tecnologia ci lascia al buio.
  • Prima di accettare un alloggio o un’opportunità di volontariato, consiglio di condividere una foto del proprio documento, chiedendo in cambio la stessa cortesia. Questo passaggio, pur sembrando formale, è una precauzione che rafforza la fiducia reciproca.
  • I confini geografici, soprattutto quelli più complessi come i tripli confini, richiedono un’attenzione particolare. Le dinamiche in queste zone possono essere imprevedibili, e una cautela extra non è mai superflua.
  • Portare con sé un coltello può essere utile per una varietà di scopi, dalla preparazione del cibo alla difesa personale in casi estremi. È essenziale, tuttavia, imparare a maneggiarlo con responsabilità e assicurarsi che sia sempre a portata di mano in situazioni di emergenza. Uno strumento simile è lo spray al peperoncino che mi ha aiutato a sentirmi più sicuro in aree del mondo piene di cani randagi che girano liberi per le strade (Sud Italia, Spagna, Grecia, ecc.) .
  • Le grandi città, con le loro luci e il loro caos, possono nascondere insidie specialmente nelle ore notturne. L’ingresso in queste aree dopo il tramonto dovrebbe essere valutato con attenzione, privilegiando la prudenza.

Infine, portati dietro accendini o fiammiferi. Il fuoco, compagno ancestrale dei viaggiatori, riscalda e nutre. La sua gestione, tuttavia, richiede rispetto e precauzione!


Che sensazione incredibile entrare in un nuovo paese! E che nervosismo se non sei sicuro che ti faranno entrare!

Varcare il confine di un nuovo paese porta con sé un misto di eccitazione e ansia, specialmente quando sorge il dubbio sull’essere ammessi a proseguire il proprio cammino. Questo limbo tra due mondi è carico di aspettative per ciò che verrà e di riflessioni su ciò che si lascia alle spalle.

L’uso del passaporto diventa un rito di passaggio indispensabile in molte nazioni. Se sei un appassionato collezionista di timbri, preparati: le pagine del tuo documento si riempiranno rapidamente, ciascuna un ricordo tangibile delle avventure vissute.

Occhio agli oggetti che porti con te alla dogana o all’aeroporto 🛂

La cautela è d’obbligo anche nel decidere cosa portare con sé: evita oggetti o sostanze che potrebbero non essere permessi, per non incorrere in incomprensioni o complicazioni legali.

Infine, assicurati che il tuo documento di viaggio sia non solo in buone condizioni, ma anche con una validità residua di almeno sei mesi. Questo dettaglio, spesso sottovalutato, è importante per evitare spiacevoli sorprese al momento meno opportuno.

Attraversare una frontiera è come aprire un libro appena acquistato: l’emozione della scoperta si mescola all’incertezza per le storie che troverai scritte nelle sue pagine. Con la giusta preparazione, ogni nuovo ingresso è l’inizio di un capitolo indimenticabile del tuo viaggio personale.


VOLONTARIATO 🫱🏻‍🫲🏽


Progetti, comunità e spazi che accolgono viaggiatori in cerca di giornate di lavoro eque in cambio di vitto e alloggio

Nel cuore del viaggio di ogni esploratore consapevole, il volontariato rappresenta una via privilegiata per immergersi nelle realtà locali: si offre il proprio tempo e le proprie competenze in cambio di esperienze di vita autentiche. Bisogna però avvicinarsi a queste opportunità con discernimento, riconoscendo che non tutte le proposte di volontariato turistico sono create allo stesso modo.

Volontariato negli ostelli?

Spesso, ostelli, locande e ristoranti vedono nel volontariato un modo per ridurre i costi, a scapito dell’apprendimento del volontario e dell’occupazione locale. Queste esperienze, sebbene possano sembrare attraenti, offrono poco in termini di crescita personale e possono, indirettamente, sottrarre opportunità di lavoro a chi ne ha più bisogno.

Ci sono molti viaggiatori che la pensano diversamente e che trovano negli ostelli il loro ambiente ideale: in effetti sono il posto giusto per chi ama la movida, le grandi città, i party notturni e fare amicizie internazionali con altri giovani viaggiatori.

Io comunque suggerisco di orientarsi verso progetti ecologici, comunitari ed educativi. Si tratta di un modo per aprire le porte a un apprendimento profondo e reciproco. Piantare alberi, partecipare alla vita di una comunità o contribuire a programmi educativi sono solo alcune delle vie attraverso cui il volontariato si trasforma in un’esperienza formativa e utile.

Usa i social network per trovare i progetti di ospitalità e scambio culturale

Nella ricerca di queste opportunità, l’uso dei social network può essere uno strumento potente. Presentarsi con immagini che trasmettono affidabilità e con un messaggio chiaro sulle proprie capacità, aspettative e desideri di apprendimento è fondamentale per attirare progetti allineati ai propri valori.

Cosa portarsi dietro quando si fa volontariato

Accanto alla scelta consapevole del tipo di volontariato, l’equipaggiamento gioca un ruolo chiave nell’esperienza di viaggio.

Tra gli oggetti che uniscono utilità e praticità, spiccano:

  • Forbici e nastro adesivo, per riparazioni rapide e improvvisate.
  • Una fotocopia dei documenti, per avere sempre una copia di sicurezza.
  • Candele, per illuminare e riscaldare in situazioni di emergenza.
  • Mappe cartacee, per orientarsi anche quando la tecnologia non è disponibile.
  • Guanti di sicurezza, per proteggersi durante il lavoro manuale.
  • Pastiglie per purificare l’acqua e polvere antidiarroica, essenziali per la salute in viaggio.
  • Colla chirurgica, per trattare piccole ferite.
  • Un telone per tenda e un’amaca con zanzariera, per riposare in sicurezza e comfort.
  • Polvere per reidratazione orale, vitale in caso di disidratazione.
  • Questa selezione non solo alleggerisce il carico ma assicura anche di essere preparati per le sfide quotidiane del viaggio, permettendo di concentrarsi sull’essenza dell’esperienza: l’incontro, la scoperta e la crescita condivisa.

Usa i social network come blog di viaggio (e come potenziale fonte di reddito) 🌐📱📲🤳


Al giorno d’oggi il mondo digitale si intreccia indissolubilmente con la nostra esistenza quotidiana. Molti viaggiatori , quinid, utilizzano il potenziale dei social network che sono a tutti gli effetti potenti strumenti di narrazione personale. Queste piattaforme possono facilmente diventare diari di viaggio contemporanei, dove ogni post, foto o video condivide un frammento di avventura, ispirando chi sogna da lontano.

Attraverso la cura del proprio spazio digitale, oltre a tenere traccia delle proprie esperienze, i viaggiatori possono anche, con il tempo, trasformare la propria passione in una professione.

Dall’influencer marketing alle collaborazioni con marchi e destinazioni, le possibilità sono ampie e variegate.

Tuttavia, bisogna approcciarsi a questa trasformazione con consapevolezza. Quando la passione diventa professione, il rischio è che le pressioni esterne e le aspettative possano alterare la spontaneità e l’autenticità del nostro viaggio. La linea tra condividere per piacere e doverlo fare per lavoro può diventare sottile, portando a interrogarsi se ciò che un tempo era fonte di gioia pura possa mantenere il suo fascino anche quando si trasforma in obbligo.

Per navigare questo passaggio, è utile ricordare perché si è iniziato a viaggiare e condividere in primo luogo: la curiosità, il desiderio di scoperta, l’entusiasmo nel raccontare storie che meritano di essere ascoltate. Mantenere vivo questo spirito, anche nel contesto di una professione, è la chiave per non perdere di vista la bellezza e la libertà che stanno alla base dell’esplorazione del mondo.

Insomma, i social network offrono una tela straordinaria su cui dipingere le proprie avventure, ma è l’intento con cui si sceglie di farlo che determina il valore e la soddisfazione che ne derivano. Sia che si decida di percorrere questa strada come hobby o come carriera, l’importante è che il viaggio, in tutte le sue forme, continui a essere una fonte di ispirazione, crescita e, soprattutto, felicità.


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Mi definisco uno scrittore nomade italiano e sono nel mio settimo anno di vagabondaggio attraverso l'Europa e il mondo. Lungo il cammino, ho partecipato come volontario in 48 progetti dedicati all'ecologia.

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