
Una storia di decrescita individuale
Piccolo cambio di programma
Portogallo, Biblioteca di Castelo de Vide. Terça-feira, 30 de agosto de 2011
Avremmo dovuto visitare Lisbona oggi, ospiti di una famiglia portoghese. Però, come capita spesso, abbiamo cambiato idea. Ci fermeremo più a lungo a casa di Emilie perché ci piace molto qui e perché sta per iniziare una festa: stanno montando le prime installazioni di un curioso mercato medievale e la location dove ci troviamo è davvero incantevole! Il lavoro come aiutanti al ristorante è finito, ora daremo una mano a Emilie, la ragazza olandese che ci sta ospitando.
Senza affitto né mutuo
Emilie si è trasferita in Portogallo una decina di anni fa dopo aver deciso di lasciare la vita frenetica di città. Per campare ha sempre fatto di tutto, fra cui anche la cuoca in un ristorante tutto suo, che però ha recentemente lasciato come abbiamo raccontato nel post precedente. Ora vive in una casa che le è stata concessa in comodato d’uso. In cambio se ne prende cura e cerca di rimetterla a posto. La casa è situata su una collina, in un’altura difficilmente raggiungibile dai veicoli, in mezzo ad una foresta vicino a Castelo de Vide. La proprietà comprende un giardino incantevole che la ragazza ha ribattezzato Tinklebells Garden, il Giardino delle Fate. Qui fa esperimenti di Permacultura, un approccio agricolo che, spera, le permetterà di auto-produrre più verdura e frutta possibile per sé e gli ospiti.

Tinklebell è un posto sperduto in mezzo alla natura. Lo si può raggiungere percorrendo una strada tortuosa e non asfaltata. La sua automobile è vecchia e sgangherata e fa molta fatica a salire. Uno di questi giorni potrebbe smettere di funzionare. Il fatto che viva qui da sola ci ha stupiti molto. Le abbiamo chiesto se avesse paura, ma lei ha sorriso. Qui si sente al sicuro, d’altronde è una donna forte e coraggiosa.
Dove osano le aquile
I giorni al Giardino delle Fate si prospettano molti romantici, immersi nella natura, circondati da alberi, olivi e tantissime specie di uccelli, tra cui le aquile, che ammiriamo con molta meraviglia. Galleggiando leggere nell’aria, le aquile sembrano osservarci libere dall’alto. Sogniamo di poter essere come loro, poter volare nel cielo, ovunque conduca il vento. In fondo adesso siamo un po’ come loro… liberi di andare dove vogliamo.
Dicono che questa sensazione di libertà non può durare per sempre, ma chissà… Abbiamo conosciuto così tanta gente che tutto sommato prova a essere libera ogni giorno. Forse anche noi riusciremo a trovare il nostro “equilibrio”, la nostra libertà.

Il più bel cielo stellato di sempre
Nei post precedenti abbiamo descritto cieli stupendi. Ebbene, quello di cui godiamo qui, in mezzo al bosco, è probabilmente il più bello che abbiamo mai visto. La via Lattea appare nitida, così come molti altri oggetti della volta celeste che brillano con una forza straordinaria! Ogni sera puntualmente esprimiamo un sacco di desideri, perché sono tante le occasioni che abbiamo per avvistare le stelle cadenti. Sembrano lacrime piante dal cielo: dalla visione di un astro cadente non passa molto tempo che, ecco, ne vediamo subito un altro accendersi. Osserviamo queste stelle con stupore mentre brillano splendenti, percorrono un breve tratto del cielo e poi si dissolvono pochi secondi più in là…
Per osservare un cielo così stellato bisogna vivere lontani dalla città e dall’inquinamento luminoso, magari bivaccare all’aperto nel bel mezzo della natura (into the wild) come stiamo facendo noi in questi giorni.
Le fate del bosco
Non ci sono soltanto le stelle nel cielo a brillare: centinaia di luci fluttuano fra i cespugli del bosco, in contrasto con il buio fitto. Si illuminano, poi scompaiono, sembrano comunicare fra loro con un alfabeto morse sconosciuto. Sono forse le fate di cui parla Emilie? O sono semplicemente le manifestazioni di alcune creaturine straordinarie che, grazie agli effetti della bioluminescenza, danno vita a danze notturne di luce? La risposta non ha importanza: si può trovare bellezza, poesia e magia in ogni angolo di questo piccolo paradiso.
Felicità
Uno dei motivi per cui abbiamo scelto di viaggiare è quello di collezionare piccoli momenti di felicità come questi. Certo, la felicità è diversa per ciascuno di noi: ognuno di noi necessita ingredienti differenti per la propria ricetta; non esiste un metodo univoco, valido per tutti. A noi rende felici viaggiare, sperimentare la natura, conoscere persone particolari, come Emilie. Persone che invidiamo per la loro semplice quotidianità e che sembrano, puntualmente, insegnarci che per essere felici basta poco.
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Magari potessi fare io una scelta del genere, ma ormai sono entrato nel tunnel della droga/soldi e senza di quelli non si può più andare avanti (a meno di non essere soli come Emilie, allora…).
Continuate così ragazzi, sono orgoglioso di voi (ma non ditelo alle vostre mamme altrimenti mi uccidono…eheheh)