Qualche consiglio per fare la raccolta dell’Uva in Francia 🍇

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Consigli sulla raccolta dell’uva in Francia – Condividiamo l’email ricevuta da M. insieme alla nostra risposta, sperando che sia utile per tutti coloro che stanno valutando l’opportunità di partecipare alla Vendemmia in Francia o in altri paesi all’estero.


L’email


Mi chiamo M. dopo 4 anni ho deciso di lasciare il tanto amato lavoro indeterminato per il nulla… Che poi è la prima volta che faccio qualcosa di estremamente coraggioso per me stessa. Ho 32 anni e lavoro sodo da sempre, adesso ho solo voglia di viaggiare da sola ed è da tempo che ho in mente di farlo… Beh adesso sono “quasi” disoccupata  ho un altro mesetto di preavviso obbligatorio e non voglio tornare a casa. 

Detto ciò vorrei capire come funziona la vendemmia in Francia. Sto leggendo tantissimo a riguardo ma ancora ho capito poco, leggo solo testimonianze di chi è abituato a viaggiare in questo modo, anche le persone che ho conosciuto mi dicono “sì, bello, faticoso ma preparati a dormire in tenda 42 giorni…”

Ora, a me non spaventa dormire in tenda, ovviamente se così fosse mi adeguo senza problemi, ma ma non denigro certo soluzioni più comode. Vorrei solo sapere dove posso cercare informazioni in maniera più dettagliata. Ad esempio sui luoghi di arrivo, dove deve andare per essere assunti, se la lingua è un reale punto negativo, insomma tutto per non ritrovarmi con uno zaino in mezzo al nulla. Voglio solo lavorare e trovare un modo per poter avere un altro inizio e per fare ciò, ho bisogno di qualcuno che mi “aiuti” a partire.
Grazie per la vostra risposta.


La risposta


Ciao M.,

Ti ringrazio per avermi contattato e ti faccio i miei complimenti per la decisione coraggiosa che hai preso.

Mi presento, sono Simone, l’autore dell’articolo sulla Vendemmia. Ricordo ancora quando, tanti anni fa e un po’ sprovvedutamente, ho esplorato il sud della Francia in cerca di opportunità lavorative nella raccolta dell’uva.

Percepisco che stai cercando rassicurazioni. Quando si intraprende un percorso di vita così radicale, come lasciare il proprio lavoro per viaggiare, è inevitabile confrontarsi con l’incertezza. Ogni scelta di cambiamento porta con sé rischi e sfide. Ci si mette in cammino con uno zaino sulle spalle, accettando l’ignoto che ci attende. Anche io ho scelto una strada meno tradizionale, abbandonando responsabilità e sicurezze lavorative. Ora, a 35 anni, il mio futuro è ancora un terreno sconosciuto. Ma non rimpiango nulla, nemmeno quelle volte in cui mi sono ritrovato isolato con solo uno zaino come compagno. Probabilmente ora avrei più denaro se avessi scelto una vita tradizionale, ma ho imparato a dare valore a altro oltre al materiale.

Come te, ho sempre avvertito il desiderio profondo di “vivere” in modo autentico e appassionato. La mia esperienza come soccorritore per la Croce Rossa mi ha insegnato quanto la vita possa essere breve e inaspettata. La vera ricchezza, per me, sta nell’accumulare esperienze.

Un capitolo importante della mia avventura è stato il WWOOF (volontariato in fattorie biologiche in cambio di vitto e alloggio). Questa esperienza mi ha offerto numerose opportunità e prospettive. Ti invito a leggere la sezione sul WWOOF in cui si parla più dettagliatamente a riguardo. Il WWOOF però è un’esperienza educativa di volontariato e non un’opportunità lavorativa retribuita.

Vendemmia in Francia: un’avventura fra le vigne.

Durante un anno in cui avevo bisogno di guadagnare un po’ di soldi, ho deciso di immergermi nell’esperienza della Vendemmia in Francia. Come forse ti stai chiedendo ora, all’inizio ero pieno di dubbi: “Dove potrei lavorare? A chi dovrei rivolgermi? E se non riuscissi a trovare nulla?”

Accanto a me c’era un’amica polacca, che condivideva le stesse incertezze e mi disse che non c’è certezza di trovare lavoro immediatamente❗

L’approccio più diretto è immergersi nelle campagne e chiedere, sfruttando un po’ lo spirito d’avventura. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto. La realtà è che molti vendemmiatori seguono questo metodo, tranne coloro che hanno la fortuna di avere legami familiari o amicizie che facilitano l’ingresso. Tantissime persone sono attratte dall’idea di fare la vendemmia, e questo rende le prime settimane particolarmente competitive. Tuttavia, la fatica del lavoro spesso fa sì che alcuni desistano, creando nuove opportunità per chi è determinato a proseguire.

Ho raccolto le mie esperienze in un piccolo reportage focalizzato sulla vita nel paesino di Maury, ai piedi dei Pirenei, durante la stagione vendemmiale. Per una lettura più approfondita, ti invito a leggerlo. Lì, almeno quando ci sono stato, c’era un’area gratuita per i vendemmiatori dove era possibile campeggiare e fare la doccia. La zona circostante offre anche numerosi campeggi. Molti vendemmiatori optano per viaggiare con camper o furgoni*, mentre altri, come me, si sistemano in modi più creativi: io avevo scelto un’amaca da viaggio in un angolo tranquillo lontano dai principali accampamenti. Verso la fine della mia permanenza, ho avuto la fortuna di fare amicizia con una gentile signora che mi ha offerto ospitalità insieme ad altri giovani vendemmiatori.

*Alcuni camperisti e vanlifer si lavavano utilizzando docce solari (in pratica, borse che contengono acqua calda).

Fare una ricerca online

Nel mio primo articolo sulla Vendemmia, avevo fornito una lista di contatti telefonici di vari patroni. Tuttavia, considerando quanto tempo sia passato da quando li ho raccolti, alcuni di questi contatti potrebbero essere ormai obsoleti. Se preferisci non partire completamente all’avventura, ti suggerisco di fare una ricerca online. Ecco come:

Avvia Google Maps e focalizzati su un’area della campagna francese, in particolare sul sud, dalla Provenza fino a Bordeaux.
Digita “Domaine” o “Domaines”. Le aziende che compaiono nella ricerca sono molto probabilmente produttori diretti di vino.
Contatta queste aziende attraverso il numero di telefono, il sito web o l’e-mail per chiedere se stanno cercando lavoratori per la vendemmia.
Inoltre, ti consiglio di consultare questo articolo scritto in inglese: vi troverai ulteriori link utili per cercare opportunità di lavoro nella vendemmia in Francia.

La ricerca online funziona?

Personalmente, credo di no. Basandomi sulla mia esperienza, ho avuto l’impressione che fosse una perdita di tempo. Spesso, infatti, i proprietari delle aziende vinicole selezionano il primo gruppo di lavoratori con notevole anticipo. Questa è stata la mia esperienza ma tu potresti ottenere risultati diversi. Magari sarai più fortunata e riuscirai a trovare una posizione prima di metterti in viaggio.

Qui sotto risponderò in modo più preciso ad alcune tue domande.

“[…] dove posso cercare informazioni dettagliate sui luoghi di arrivo”

La maggior parte dei piccoli paesi rurali del sud della Francia rappresentano ottime mete d’arrivo. Potresti fare una breve ricerca su Google per identificare i paesi in cui la produzione vinicola è più intensa e decidere di recarti lì. Alternativamente, puoi utilizzare Google Maps seguendo il suggerimento che ti ho dato precedentemente.👆

Le regioni e città francesi più rinomate per la vendemmia includono:

“Dove si deve andare per essere assunti”?

Devi fare domanda e lasciare il tuo nome, numero di telefono o curriculum, direttamente nei negozi di vendita diretta di vino (domaines) o nelle fabbriche dove vengono lavorati i grappoli d’uva (caves, vignerons). Un altro posto utile dove andare, se ti trovi in una città francese, è un centre d’emploi.

Lì potrai lasciare il tuo curriculum e ti sapranno certamente consigliare sul da farsi. 💁‍♀️

“È essenziale conoscere il francese per lavorare nella vendemmia?”

In realtà, la barriera linguistica non è così insormontabile.

Quando mi sono recato in Francia per la vendemmia, il mio livello di francese era decisamente basilare, ma sono riuscito a destreggiarmi senza problemi. Ovviamente, se hai una buona conoscenza dell’inglese, ti sarà più facile comunicare in molte parti dell’Europa. E se decidi di rimanere in Francia per un periodo prolungato, scoprirai che imparare il francese diventerà quasi una naturale conseguenza: è una lingua romanza e presenta molte similitudini con l’italiano, sia in termini di vocabolario che di struttura grammaticale. Potrebbe essere utile, prima della partenza, dedicare un po’ di tempo ad imparare alcune espressioni o termini fondamentali. Sarà sicuramente apprezzato dai francesi.

Diritti e disoccupazione post vendemmia

Un altro aspetto da considerare: dopo aver lavorato un certo numero di giorni come vendemmiatore o vendemmiatrice, ti consiglio di informarti sulla possibilità di accedere agli aiuti per la disoccupazione. È un’opportunità molto vantaggiosa. Credo di aver trattato l’argomento nei commenti della seconda parte del mio racconto. Mi dispiace di non poterti fornire ulteriori dettagli in merito, ma questo è quanto so al momento. Naturalmente, se hai ulteriori domande o necessiti di chiarimenti, sentiti libera di ricontattarmi.

Ti auguro un’esperienza fruttuosa!


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About Simone Dabbicco 47 Articles
Viaggiatore, wwoofer e curioso nato a Torino. In viaggio dal 2009, mi piace raccontare le storie di paesi, comunità, famiglie e villaggi ecologici, esplorando culture e stili di vita diversi. Se vuoi saperne di più, dai un'occhiata al blog o trovarmi su Facebook.

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