Prima tappa di un lungo viaggio senza spendere soldi.
Wwoof in Francia – Cari amici, ci scusiamo se è trascorso parecchio tempo dal nostro ultimo post, purtroppo abbiamo accesso limitato alla connessione internet. Inoltre, vi ricordiamo che stiamo viaggiando senza spendere soldi! Questo significa che dobbiamo essere molto pazienti e aspettare l’occasione giusta per poter soddisfare le nostre piccole/grandi necessità, compresa quella di connetterci a internet.
Permacultura e bioedilizia
Eco-museo
L’accordo di ospitalità
Come forse già sapete, viaggiare senza soldi non significa vivere gratis: stiamo lavorando per barattare vitto e alloggio. In particolare, stiamo svolgendo alcuni lavori agricoli per la signora francese.
Il primo giorno di lavoro abbiamo usato 2 piccoli trattori: uno per tagliare l’erba e l’altro per caricare la legna (quest’ultimo trattore è volato giù da un piccolo dirupo mentre Roberta lo stava conducendo! Discesa troppo pendente, perdita di controllo, e mezzo che finisce giù dal terrazzo. Per fortuna il carretto non s’è rotto e Agnes l’ha presa sul ridere!😅). Abbiamo tagliato delle ginestre che useremo per costruire dei ripari affinché le piante dell’orto non prendano troppo sole. Successivamente ci siamo dedicati ad alcuni lavori di carpenteria, al giardinaggio, infine abbiamo cucinato, tutto rigorosamente bio: Agnes è una salutista convinta!
Foto della nostra esperienza all’eco Museo delle Terrazze in Francia 👇
Che fatica!
Come potete leggere, e osservare dalle immagini,👈 vivere senza soldi non significa affatto dormire sugli allori (e nemmeno vivere sulle spalle degli altri!). Stiamo lavorando davvero molto, anche se non ci manca il tempo libero e l’ambiente è davvero incantevole.
Al prossimo aggiornamento!
Per ora lasciamo che queste prime foto parlino al posto nostro. 😊👇🔍
SFOGLIA LA GALLERY:
Dal diario di viaggio di Roberta & Simone (aggiunta postuma)
Simone:
Oggi è stato il primo vero giorno di “lavoro”. Alle 7.30 abbiamo incontrato l’uomo che avrebbe dovuto spiegarci bene l’incarico, e come usare gli attrezzi. Si chiama Paul, un signore biondo, originario del nord-est della Francia. Si è rivelato molto simpatico e ci ha subito messo a nostro agio. A dir la verità ho l’impressione che ci consideri due pazzi. Non solo perché “viaggiamo senza utilizzare soldi”, ma anche perché lavoriamo “gratis”.
Il nostro compito è stato quello di tagliare l’erba, liberare i percorsi dai rovi e raccogliere la legna. Verso l’ora di pranzo eravamo già stanchissimi. Ma felici.💪
Roberta:
Per pranzo, un insalata biologica con carote tagliate molto finemente, patate bollite, due barbabietole, uno zucchino, qualche foglia di insalata e di calendula e un po’ di semi di girasole tostati. È bello qui, perché ogni giorno mangiamo insalate diverse, con dentro cose che non pensavamo nemmeno che si potessero mangiare (come alcuni fiori, che si sono rivelati buonissimi)! L’insalata è stata accompagnata da un omelette con dentro spinaci selvatici e gli avanzi dei risotti di ieri: uno ai funghi e uno con i legumi. […]
Mi sono ripresa dallo shock per l’incidente di questa mattina.🤒 Ho fatto capitombolare un trattorino giù per una terrazza con tutta la legna sopra che si è sparsa dappertutto! C’era una discesa piuttosto ripida e fare manovra è stato difficile. Non ho mollato in tempo i comandi per farlo fermare, ed ecco che è volato giù! Un bello spavento. 🤕 Per fortuna, non si è rotto nulla e con un po’ di pazienza siamo riusciti a caricare di nuovo la legna sulla motocarriola. […]
Dopo pranzo ci siamo addormentati nella nostra camera, nella casa in pietra. Poi siamo tornati di nuovo a lavorare nel giardino (anzi nell’orto. Mi confondono i francesi che lo chiamano “Jardin” senza fare distinzione). Su indicazione di Agnes, ci siamo poi messi a raccogliere ortiche per fare una crema: sarebbe stato il condimento della nostra pasta – ricetta che, però, ha fallito! 🥴 Alla fine del lavoro, abbiamo annaffiato le piante. […]
Roberta:
Agnes pratica la cosiddetta “permacultura“. Ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo e interessante!
Per esempio, il suo orto è organizzato in maniera davvero peculiare: ci sono cunette disposte in modo circolare e, sopra di esse, vi sono piantati diversi fiori o piante di verdura. La cosa strana è che sono disposti in maniera promiscua: ci si aspetterebbe di trovare file di pomodori, di carote, o di zucchine. Ed invece le piante sono sparse apparentemente a caso. La terra su cui poggiano è ricoperta completamente di fieno. È una pratica chiamata pacciamatura. Un sistema che permette all’acqua di rimanere più a lungo nel terreno senza evaporare. […]
ciao Roby sn Giulia C!!! ma sei troppo una grande!!!! sn davvero contenta per questa tua grandissima avventura..quando torni sicuramente organiziamo così m racconti tutto..un bacione..e buon viaggio!!!