Farewell party: una festa d’addio fra viaggiatori a tempo indeterminato

roberta panero, viaggiatori a tempo indeterminato

Nostalgia di casa

Viaggiare è bello, istruttivo, carica di energia e ottimismo. Non dovremmo mai smettere di viaggiare, almeno finché il corpo ce lo consente e l’anima ce lo chiede. Si deve esplorare senza pressioni, senza limitazioni, senza niente e nessuno che ci obblighi a tornare troppo presto. Esplorare e spostarsi continuamente, finché non senti che ne hai avuto abbastanza, finché non sopraggiunge la nostalgia di casa.
E’ proprio ciò che ci è successo a noi: soddisfatti dell’avventura, dopo tre mesi di viaggio in tre nazioni differenti, abbiamo deciso di terminare la nostra esperienza freegan, quindi anche il nostro esperimento sociale (di vivere senza soldi).
La nostalgia di casa ci ha costretto a cancellare il nostro ultimo piano. Avevamo infatti programmato un’ultima tappa in Portogallo, in un posto che si occupa di forest gardening (o food forest), ovvero di tecniche di coltura forestali ispirati ai metodi della permacultura di Bill Mollison.
Tuttavia abbiamo cambiato idea e deciso di tornare  casa. Ovviamente in autostop.
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Viaggiare stanca.
E se vero che l’abbiamo fatto senza spendere soldi, non è altrettanto vero che non ci è costato nulla: fatica, energia, lavoro, impegno. A volte solitudine e abbattimento.
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Il matrimonio alla casa del conte.

E’ stato, qui, sul balcone della magione di Agolada, durante la festa di matrimonio, che abbiamo deciso di ritornare a casa, mentre osservavamo dall’alto gli ospiti, gli invitati e gli amici degli sposi che mangiavano, bevevano e celebravano le nozze; ci siamo sentiti soddisfatti perché la festa è stata possibile anche grazie a noi, i volontari della casa.

Un matrimonio portoghese – SFOGLIA LE FOTO DELL’ALLESTIMENTO DELLA FESTA:

In realtà, erano un po’ di giorni che desideravamo tornare a casa. Roberta desiderava molto poter riabbracciare la sua famiglia e i suoi amici, e raccontare della sua prima strepitosa avventura lontana da casa.
Entrambi, soddisfatti di questi tre mesi di viaggio, abbiamo sentito il bisogno di tornare.
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Farewell party – una festa d’addio

L’Herdade de Agolada de Cima, a Coruche, è stata quindi l’ultima location del nostro viaggio.
L’ultima sera alla tenuta del conte, abbiamo deciso di organizzare un farewell party, una festa d’addio, ma anche una piccola celebrazione di buon auspicio per il viaggio di ritorno in Italia che avremmo percorso tutto in autostop. Per festeggiare assieme agli altri volontari, abbiamo deciso di cucinare la pizza italiana utilizzando il forno a legna della comunità di Agolada.
Grazie al forno a legna, il risultato è stato davvero ottimo!
Ai volontari la pizza è piaciuta molto, e un po’ di birra messa a disposizione dalla casa ha allietato la nostra ultima serata in compagnia di amici viaggiatori, gente che ha un po’ di cose in comune con noi… ad esempio anche loro viaggiano a tempo indeterminato!
 

Viaggiatori a tempo indeterminato!

I nostri amici e colleghi volontari

Silvia, viaggiatrice italiana.

viaggiatore a tempo indeterminato
Silvia e Roberta

C’è gente che sembra essere immune alla nostalgia di casa, come la nostra amica Silvia, volontaria italiana (Workaway-er) che gironzola per il mondo, senza mai fermarsi. L’abbiamo conosciuta qui, alla casa del conte di Agolada. La sua è una delle tante storie di viaggiatori a tempo indeterminato.

Nella pagina descrittiva del suo profilo, la giovane volontaria, Silvia, scrive:
Viaggiare… essere altro costantemente, perché l’anima non abbia radici… Andare avanti, inseguire l’assenza di avere un fine e dell’ansia di raggiungerlo.
Silvia è determinata a viaggiare finché ne avrà voglia! La frase che ha scritto nel suo profilo rispecchia proprio la sua personalità, uno spirito libero, sempre in movimento, un’anima allegra alla ricerca di avventure! Se le chiedete quando mai tornerà a casa, lei alzerà le spalle e sbufferà. Tornare va bene, dice Silvia, ma solo per riabbracciare la famiglia e gli amici, raccontargli le ultime avventure, poi ripartire per nuove.
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Tyler, giovane americano, in viaggio a tempo indeterminato.

Tyler, dagli USA

Tyler (da noi soprannominato Brad Pitt) si è laureato in scienze naturali ed è partito dagli Stati Uniti per raggiungere il Portogallo. Ha lasciato casa, famiglia, facendo un po’ di scalpore e scatenando non poche critiche, persino da parte dei suoi migliori amici. Ci ha raccontato di voler vivere pienamente la sua vita, che è stufo di quella materialista negli Stati Uniti e soprattutto è convinto che viaggiando riuscirà a trovare la strada giusta, una strada alternativa. E’ sicuramente un buon inizio per lui considerando che, proprio qui in Portogallo, è riuscito a trovare subito la sua dolce metà. Ha infatti conosciuto Silvia e ha deciso di mettersi in viaggio con lei.

Mark – genitore single. Viaggiatore a tempo indeterminato (con suo figlio Marcel)

viaggiatore a tempo indeterminatoMark sembra un nostro coetaneo, ma ha in realtà 40 anni. E’ venuto in Portogallo quattro mesi fa col suo figlioletto Marcel, di 5 anni. E’ già diventato il capo dei volontari ed ha conquistato la fiducia dei padroni di casa che gli affidano le chiavi della tenuta ed i vari veicoli della proprietà. La nostra prima conversazione con Mark è stata un po’ difficile. Gli abbiamo chiesto se fosse in vacanza, poi abbiamo scoperto che in realtà aveva perso il lavoro in Germania, e che la cosa non gli era dispiaciuto affatto:
Il lavoro stipendiato è una schiavitù. Le pensioni sono solo un ricatto per tenere in pugno le esistenze delle persone“.
Quando gli abbiamo chiesto come avrebbe fatto a crescere ed educare suo figlio ci ha risposto:
“Lavorerò per guadagnare i soldi necessari agli studi di mio figlio, ma solo per quello”.
Poi scopriamo il suo lato mistico:
“Avete presente il 2012?” ci dice. “Ho intenzione di godermi la vita prima che arrivi quel momento…”.
Secondo Mark non si tratterà di una vera e propria fine del mondo, piuttosto la fine della società così come la conosciamo.
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Educazione libertaria
Profezie a parte, ciò che ci ha positivamente colpito sono state le capacità linguistiche di suo figlio Marcel. In poco tempo (4 mesi) ha imparato il portoghese (a differenza del povero papà tedesco che non sa spiccicare una parola) e sa già parlare un ottimo inglese. Questo viaggio si è rivelato una buona scuola linguistica per lui!
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Alla ricerca di stili di vita alternativi

Questi ragazzi  si aggiungono ad una vastissima lista di incontri davvero interessanti che abbiamo avuto durante il nostro viaggio da Torino a Lisbona. Tutti questi incontri sono la prova che il mondo è pieno di anime che, come noi, cercano alternative di vita…
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La sera stessa della festa d’addio siamo andati a letto presto. L’indomani avremmo avuto bisogno di tutte le nostre migliori energie per affrontare un lungo viaggio in autostop dal Portogallo all’Italia, senza spendere soldi.
 Ma questo viaggio pazzesco ve lo raccontiamo nel prossimo post.

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Siamo due ragazzi di Torino che hanno deciso di prendersi del tempo per esplorare l'Europa, senza limiti, senza piani e soprattutto... senza soldi! Ce la faremo? Seguite la nostra avventura!

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