Viaggio con il mio cavallo Currito, in giro per la Spagna e oltre: una storia di viaggio lento

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Currito’s trip: un viaggio a cavallo dal sud della Spagna al sud della Francia

Viaggiare a cavallo con lentezza…– Grace è una ragazza lituana che ha lasciato il suo paese per seguire le sue vere passioni: i cavalli e il viaggio lento! In questa intervista, puoi imparare di più sui viaggi a cavallo: abbiamo chiesto alla slow traveller di condividere con noi un paio di aneddoti sulla sua fantastica avventura a cavallo. Speriamo che questa storia vi ispiri come ha ispirato noi! 

Ciao Grace! Quando hai capito per la prima volta di avere un debole per i cavalli?

viaggiare con lentezza, slow travel, viaggi a cavallo, equitazione naturale, natural horsemanship, grace, avventureI cavalli sono sempre stati una parte importante della mia vita e un modo per divertirmi: sono cresciuta in una fattoria dove avevamo una serie di animali tra cui cavalli.

Quando avevo circa 7 anni, ho imparato a guidare e cavalcare un pony da 110 cm, apparteneva a mia madre; ho imparato da sola, senza addestramento. Sapevo solo sedermi, muovere il cavallo a sinistra e a destra, e portarlo in giro senza una sella, solo con una briglia e un morso.

Più tardi ho avuto modo di esplorare diversi tipi di equitazione e ho imparato a conoscere l’equitazione naturale (natural horsemanship).

Mi è davvero piaciuta l’idea di cavalcare senza imbrigliatura e di avere una comunicazione migliore con il mio cavallo, ma non sono riuscita a trovare molte informazioni in Lituania. Ho fatto alcune corse, ma non ero portata per le gare. Poi me ne sono andata di casa a 16 anni, emigrando nel Regno Unito… Per 4 anni ho lavorato a Londra, senza avere nulla a che fare con i cavalli. Là non ero felice.

A me piacciono le campagne, gli animali e poi viaggiare… Ho continuato a pensare a un modo per realizzare i miei sogni.

Quando hai avuto l’idea di viaggiare in Spagna con il tuo cavallo?

viaggiare con lentezza, slow travel, viaggi a cavallo, equitazione naturale, natural horsemanship, grace, avventureUn giorno ho parlato ad un amico di un documentario sui cavalli che avevo appena visto. Mi disse: “Non ti ho mai visto così appassionata… se ami così tanto i cavalli, perché non fai qualcosa che abbia a che fare con loro?!”

Ho risposto cercando delle scuse, ma la sua domanda mi scosse molto.

Alcuni mesi dopo, lasciai il mio lavoro e ottenni il primo impiego che riuscì a trovare che prevedeva il contatto con gli equini: facevo la stalliera di un team di Polo. Quell’industria, tuttavia, non era la mia tazza di tè, quindi mi feci licenziare. Quello fu un passo importante, che cambiò ulteriormente la mia vita. Da allora in poi ho avuto l’opportunità di vivere come volevo e di vedere il mondo in modo diverso.

Potresti darci qualche esempio?

Prima di tutto, sono stata invitata a viaggiare in Europa, poi ho fatto molti progetti di volontariato e ho lavorato in una fattoria di equitazione naturale a Maiorca: è lì che ho iniziato a riprendere in mano il mio sogno d’infanzia di viaggiare con un cavallo… Mi sono ricordata di aver visto una mappa del mondo da bambina, e di aver pensato che le montagne dal Messico al Canada sarebbero state un posto selvaggio, dunque perfetto, per lo scopo.

Ora sono in Spagna e ho qualcosa come 1800 euro come risparmi. Il mio lavoro a Maiorca è finito. Dopo questo impiego sono andata a fare volontariato a Tabernas, in Almeria (per addestrare 2 cavalli di salvataggio). Mentre ero lì, sentivo che volevo davvero che questo viaggio si avverasse. Così ho iniziato a comprare cose per prepararmi. Ho comprato tutto: cibo, corde, sella da soma. In effetti, pensavo di avere tutto tranne i cavalli (volevo 2 cavalli: uno da cavalcare e un altro per portare i bagagli; oltre a questo è importante che i cavalli abbiano un compagno).

Quando hai incontrato Currito per la prima volta?

viaggiare con lentezza, slow travel, viaggi a cavallo, equitazione naturale, natural horsemanship, grace, avventureVolevo comprare un paio di cavalli per 300 euro, cifra che rientrava nel mio budget; cavalli che probabilmente non avrebbero avuto una vita buona o che sarebbero stati mandati al macello. Ho trovato molti cavalli che corrispondevano al budget, ma ho avuto un problema: nessuno voleva vendermeli! In effetti, devi avere un codice di fattoria, e avere pronti un sacco di altri documenti. Mentre cercavo cavalli, viaggiavo anche con un ragazzo. Le cose non hanno funzionato tra me e lui, quindi mi ha lasciato sulla montagna con tutte le mie cose e… senza cavalli.

Ho camminato verso la città più vicina, Tarifa, e mi sono trovata un lavoro di volontariato in una fattoria vicino a Bolonia. Lì stavo addestrando un cavallo di 5 anni di nome The Grey One (il grigio), un altro ragazzo lo stava allenando prima di me. Poteva cavalcarlo ma non poteva tenerlo sotto controllo. All’inizio, il Grigio non mi piaceva molto, perché era molto silenzioso e timido, anche molto spettrale! Nel paddock accanto a lui c’era un altro cavallo molto estroverso e giocoso… mi piaceva di più.

Tuttavia, più lavoravo con Il Grigio più cominciava a piacermi. Ho iniziato a capire la sua personalità gentile e ho trovato molto divertente che facesse una siesta ogni giorno!

Alla fine, capii di voler comprare Il Grigio! Gli ho anche cambiato nome: Currito! Mi era però stato detto che non sarei mai stata in grado di comprarlo, dato che non era in vendita.

Ho lasciato la fattoria per guadagnare un po’ di soldi, ma ho continuato a insistere tutto l’anno per poterlo acquistare. Insistettero che non era in vendita. Sognavo di comprarlo, ma se non fossi riuscita, mi dissi, avrei compiuto il viaggio lo stesso!

Ma alla fine sei riuscita a comprarlo, giusto?

Sì! A un certo punto, chiesi al proprietario della fattoria se potevo tornare da lui e continuare a fare del volontariato mentre cercavo i miei cavalli, e lui disse: “Sì, per favore! Il Grigio mi ha scalciato via ieri … ho bisogno di aiuto! “.

Quando tornai, Currito si ricordò di me e passò un po’ di tempo ad accarezzarmi con la testa . È stato un momento magico!

Alla fine sono riuscita a comprarlo per 400 euro. Si credeva ora che fosse buono solo da mangiare, perché ha l’asma, un’allergia alle zanzare, e non può essere cavalcato. Ero estremamente felice quando ho firmato i suoi documenti e ne sono diventata proprietaria. È stata anche la responsabilità più grande che abbia mai avuto in vita mia.grace, currito, viaggio a cavallo

Com’è iniziata la tua avventura?

Il nostro viaggio è iniziato con problemi: recinti che bloccavano la nostra strada, molta pioggia, le borse da sella non professionali che causano dolore quando si indossano e tolgono. Ad un certo punto, un cane ha morso l’orecchio di Currito. Siamo anche dimagriti molto, ma abbiamo continuato ad andare avanti.

Abbiamo raggiunto case dove ci hanno offerto un posto dove stare. Ma abbiamo continuato per 400 km fino a quando, per caso, abbiamo trovato un allevamento di cavalli che avevano bisogno di fare esercizio. Siamo rimasti lì per circa 10 mesi. Lì, ho anche organizzato un programma di volontariato. Non è stato sempre facile, ma nel complesso è stata un’esperienza incredibile: ho imparato tanto e ciò mi ha dato l’opportunità di prepararmi meglio per il viaggio di quest’anno.

Ci sono ancora molti aspetti che sarebbero da migliorare. Ma sono molto contenta di come sono andate le cose. Sono contenta di non essere riuscita a comprare i cavalli nel primo anno: ho capito solo dopo quanto fossi impreparata.

Cosa pensa Currito di questo viaggio?

Io sono felice di viaggiare da sola con Currito ma non sono sicura che sia lo stesso per lui: anche se il nostro rapporto è buono, penso che sarebbe molto più felice e più fiducioso con un altro cavallo o un altro erbivoro vicino a lui. Penso davvero che sarebbe molto meglio se potessi trovargli una compagnia.

Currito ama mangiare tutto l’erba che troviamo, non ha mai avuto così tanta erba nella sua vita! Gli piace incontrare altri cavalli lungo la strada, gli piace quando lo gratto, gli piace fermarsi e dare un’occhiata al panorama e, in generale, gli piaccio. Piuttosto, non gli piace quando lo lascio da solo! Se avesse l’opportunità, scapperebbe nell’ultimo posto che considera casa, lasciandomi sola.

Viaggiare a cavallo: consiglieresti questa esperienza di viaggio?

Non è facile. È stancante sia fisicamente che mentalmente. Ma, certo, tutti possono farlo, se lo vogliono davvero! Ed è un’incredibile esperienza di auto-apprendimento e scoperta.

Quali sono i principali ostacoli?

A volte penso che sarebbe stato molto più economico e più facile camminare da sola, dato che troviamo sempre delle barriere chiuse su strade pubbliche che Currito non può superare; i posti dove possiamo dormire devono avere erba e se c’è acqua è anche meglio. Città, autostrade, dighe idriche: ho bisogno di pensare in anticipo a come superarle o o andarci intorno. A volte siamo molto limitati sulla scelta delle strade da prendere.

Inoltre, quando ho bisogno di comprare cibo, devo cercare un posto dove posso lasciare Currito. Cerco di comprare abbastanza cibo per una settimana o quanto basta per raggiungere la nostra prossima tappa.

Tuttavia, non penso che farei questo viaggio senza di lui. Mi piace sapere che c’è qualcuno che cammina sempre vicino a me, qualcuno di cui mi possa prendere cura e con cui possa parlare. Currito mi ha insegnato tante cose sui cavalli, sugli animali in generale e sulla vita.viaggiare con il cavallo, cowboy, ragazza

Senza Currito, non avrei le stesse opportunità di incontrare persone e luoghi. Inoltre, non sarei in grado di apprezzare la natura tanto quanto faccio quando sono con lui. E le mucche non camminerebbero con me lungo il recinto, ogni volta che mi vedono.

Qual è il momento più magico che hai vissuto finora?

Fu quando dovetti passare una notte su una collina, con molta pioggia, tuoni e fulmini proprio sopra di noi. Le nuvole erano molto basse e i miei occhi si accecavano per alcuni secondi ad ogni lampo.

Currito era molto spaventato e voleva scappare quindi ho preso la sua corda per fare in modo che si sedesse sotto l’albero con me, osservando il terreno, e cercando di essere calma e fiduciosa. Mi guardò, appoggiò la testa a terra e non si mosse affatto. Se avessi mosso un po’ la testa, per vedere il lampo, l’avrebbe fatto anche lui, ma lui ora era calmo quanto me. È stata un’esperienza incredibile, soprattutto vedere quanto si fidasse di me.

Mentre ero lì seduta pensavo: “Non mi importa se muoio stasera. Perché morirei felice“. Questo è anche come mi sento per tutto il nostro viaggio. È meglio morire felici o vivere infelicemente?

Cosa significa viaggiare con lentezza per te?

È il modo più educativo di viaggiare. Ho imparato a seguire i segni e i suggerimenti che la vita mi dà. Comincio a vedere che c’è qualcosa di speciale là fuori che si prende cura di noi. Ora mi piace la natura ad un livello mai provato prima.

Stai raccogliendo fondi per il tuo viaggio o altri progetti?

Ho ottenuto dei ferri/scarponi da cavallo gratis: questo è tutto lo sponsor che ho!

Ho provato a fare crowdfunding per il secondo cavallo, l’anno scorso, ma sono felice che non abbia funzionato. Il nostro viaggio è molto aperto e ha a che vedere più con il percorso piuttosto che la destinazione. Non voglio sentire il bisogno di arrivare da qualche parte, o di realizzare qualcosa come promessa a qualcuno. Se le persone vogliono scoprire di più e vedere dove ci porterà il nostro viaggio senza una chiara direzione, possono seguire la pagina Facebook di Currito.

Qual è il costo medio di un viaggio a cavallo?

viaggiare con lentezza, slow travel, viaggi a cavallo, equitazione naturale, natural horsemanship, grace, avventurePer la preparazione puoi cavartela con circa 1500 euro, se sai dove comprare l’attrezzatura. Ma, almeno per me, ci è voluto del tempo per imparare molte cose! I prodotti equini sono costosi! Puoi trovare la sella, le bisacce, i ferri di cavallo, un cavallo, cibo, funi, pannello solare per ricaricare il telefono, impermeabili, tenda, sacco a pelo, materasso, scarpe personali e una buona mappa sul telefono, tutto restando intorno ai 1500 euro: potrebbe non essere la migliore qualità, ma è fattibile.

Se compri un cavallo economico, è meglio se sai come addestrarlo. E c’è del lavoro di ufficio che deve essere fatto. Hai bisogno di un codice di fattoria per il passaporto del tuo cavallo e un’assicurazione per il cavallo, per questo è necessario avere il numero “NE” in Spagna. Inoltre, bisogna avere un permesso in più per viaggiare legalmente con un cavallo in Spagna, se sei uno straniero.

Possiedo tutti questi documenti, ma nessuno me li ha mai chiesti. Se capiterà qualche incidente, me li chiederanno.

Il costo del cibo?

Mangio vegano/vegetariano e il mio cavallo ha bisogno di circa 2-1 kg di cibo in più ogni giorno, oltre all’erba dei prati, che è gratis! Il cibo per i cavalli costa circa 11 euro per ogni 20 kg. Molto dipende da dove lo compri e dal tipo di prodotto.

Ci sono altre spese: a volte il cavallo si ammala, questo significa costose bollette veterinarie. È meglio essere preparati e avere dei risparmi extra!

Dove soggiorni in genere la notte?

Il più delle volte ci accampiamo da qualche parte in campagna. A volte veniamo ospitati dalle persone che incontriamo.

E… hai piani per il futuro?

Il piano è di andare a nord, per trovare un posto dove saremo felici. Mi piacerebbe vivere in una piccola fattoria lavorando con persone e animali. Se ascoltiamo gli animali, scopriamo che possono raccontarci molto su noi stessi, e quindi ci aiutano a migliorarci.

Gallery fotografica di Grace e Currito:

Grazie per il tempo che ci hai dedicato Grace e in bocca al lupo per il tuo viaggio!

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Viaggiatore, wwoofer e ragazzo curioso da Torino. In viaggio dal 2009, amo scrivere articoli su paesi, comunità, famiglie e villaggi ecologici dove si vivono culture e stili di vita diversi. Per saperne di più sfoglia il blog, oppure cercami su Facebook.

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