Lasciano casa e lavoro per viaggiare con il Wwoof: l’avventura di Valerio e Betty

viaggiare con il wwoof

Cambiare vita mettendosi in viaggio a tempo indeterminato

Sempre più persone scelgono di abbandonare la vita sedentaria per sperimentare quella nomade. Molte ci riescono grazie a semplici espedienti come quello di viaggiare con il wwoof: una forma di volontariato a favore di centri ecologici che offrono completa ospitalità ai viaggiatori. Valerio e Betty sono partiti il 26 settembre dell’anno scorso e fanno parte di questa categoria di nomadi. Nel post “Giro d’Italia in Wwoofing” la coppia ci aveva raccontato brevemente dei primi mesi della loro esperienza. Adesso è passato più di un anno e i due non sembrano ancora essersi stancati. Nell’intervista di oggi ci spiegano cosa significa viaggiare con il Wwoof e perché è importante vivere un’esperienza del genere.

Valerio, Betty, cosa facevate prima di partire?

viaggiare con il wwoof
Betty & Valerio

Valerio, 26 anni, faceva il responsabile di una caffetteria a Rueil-Malmaison, nella banlieue di Parigi, e Betty, 25 anni, insegnava lingue scandinave (norvegese e danese). Siamo partiti perché sentivamo da anni un vuoto dentro noi, ma non capivamo cosa fosse. Piano piano abbiamo capito che siamo fatti per viaggiare e vivere in campagna. Viaggiare con il Wwoof faceva assolutamente al caso nostro.

Come avete conosciuto questo nuovo modo di viaggiare?

Tramite passaparola. Betty conosceva già bene il Wwoof perché lo aveva fatto in Norvegia.

Perché avete deciso di partire?

L’idea di fare un giro completo dell’Italia ci è venuta così, per caso.  All’inizio era quasi uno scherzo. E invece ora siamo qui! Siamo partiti per fare ciò che ci è sempre piaciuto: vivere nella natura, viaggiare e aiutare chi ha bisogno di una mano.

Cosa ne pensano gli amici e i parenti?

Quando abbiamo annunciato la nostra decisione di lasciare tutto e partire, in molti ci hanno preso per pazzi, per fuori di testa: “ma come farete senza lavoro?”, “e i soldi?”, “e una casa, un posto vostro?”. È stata dura dirlo agli altri! Gli unici che ci hanno appoggiato sono stati i nostri genitori, i fratelli e le sorelle. E gli amici veri: quelli che davvero credono in te.

Non è facile rispondere alle domande di chi è scettico nei confronti di queste scelte di vita.

No, non è facile. Noi abbiamo trovato una risposta che è valida per noi: ci siamo convinti, giorno dopo giorno, che stiamo facendo la cosa giusta! Infatti facciamo ciò che davvero ci rende felici: viviamo in campagna, viaggiamo, infine svolgiamo lavori utili ed ecologici. 

Dove siete stati tutto questo tempo?

Dopo più di un’anno siamo stati in 19 fattorie e abbiamo avuto la fortuna di conoscere persone che ci hanno cambiato la vita, dei quali saremo sempre riconoscenti. Inoltre abbiamo cominciato a capire l’importanza di viaggiare con lentezza!

Potete raccontare qualche esperienza wwoof?

Certo! Dunque… Tra le più belle realtà dove siamo stati, in ordine, ci sono:

-Crealto

Eleonora e Luigi di Crealto, con i loro sorrisi, la loro generosità e la loro ospitalità ci hanno fatto vivere un mese indimenticabile nel loro bellissimo posto. I due hanno aperto recentemente un agriturismo nel Monferrato, dove si occupano principalmente di fare il vino in una cantina professionale. Dalle loro botti escono dei vini talmente prelibati che raramente ne abbiamo provati in vita nostra.

-Alpaca country house

viaggiare con il wwoofPoi ci sono Giovanna e Salvatore di Alpaca country house a Montecastello in Toscana, che ci ha fatto vivere un’esperienza fuori dal comune nel suo agriturismo. Indimenticabile è la capretta tibetana Sofia, alla quale ci siamo affezionati, perché ci seguiva ovunque andavamo!

Giovanna ha un coraggio da vendere, perché gestisce da sola un’agriturismo. Nonostante il lavoro la tenga occupata dalla mattina alla sera, fra clienti e altre faccende, non gli manca la gioia di vivere e di condividere con i suoi ospiti volontari. Un’esempio molto significativo per noi!

-La Fanciullaccia

Da Bruno e Marilena de La Fanciullaccia ci siamo sentiti bene, e ci hanno fatto vivere giorni bellissimi con la loro simpatia e con i loro insegnamenti. La Fanciullaccia è un bed & breakfast che si trova in provincia di Pisa. Da Bruno e Marilena abbiamo imparato l’arte delle tisane, visto che nel loro giardino ci sono centinaia di erbe aromatiche e medicinali diverse!

-Osho center

Dhara e Samarona del centro di meditazione di Osho di Bibbona meriterebbero un libro solo per loro, perché ci siamo davvero sentiti a casa nostra, in un podere che sembra un paradiso terrestre. Questa esperienza, in particolare, ci ha cambiato la vita grazie ai loro insegnamenti, sull’importanza di essere sempre noi stessi e sul vero significato della felicità. Insomma, in questo luogo incantevole abbiamo avuto una rinascita spirituale.
Da Dhara e Samarona abbiamo praticato alcune delle meditazioni attive di Osho, alternandole a lavori in campagna, e con loro abbiamo sviluppato una profonda relazione, ed è un posto che consigliamo a tutti coloro che desiderano dare una svolta alla loro vita.

-La famiglia Carletti

In quel di Montefiascone nel Lazio siamo stati ospiti della famiglia Carletti, che ci ha aperto le porte di casa e ci ha fatto sentire parte della famiglia. Pietro e Laura producono un vino bianco pregiato, l’EST!! EST!! EST!!

Oltre a questo hanno degli olivi e dei kiwi. Con loro ci siamo sentiti in armonia, perché molto accoglienti e aperti.

-Pane e Pomodoro

viaggiare con il wwoof“Andiamo avanti! Chi si ferma è perduto!”. Chi è stato da Pane e Pomodoro sa che sto parlando di Beppe, una persona stupenda, che vive di una vita semplice, con il sogno di formare una comunità, un sogno che di sicuro realizzerà un giorno, perché se lo merita.

Selvaggio è la parola d’ordine da Beppe! Da lui abbiamo fatto tre settimane indimenticabili, abbiamo lavorato e abbiamo condiviso tutto, dalle gioie alle paure. Lì abbiamo conosciuto il cane più pazzo del mondo, Babù. Poi abbiamo portato a  pascolare le capre e le pecore di Beppe, con le quali ci siamo davvero affezionati!

Casa Vrigotti

Di recente siamo stati anche in Calabria, da Luana e Emilio, una giovane coppia con i quali abbiamo instaurato un bel rapporto d’amicizia. Casa Vrigotti è un posto piccolo ma ci ha donato tanto! Da loro abbiamo costruito una rocket stove. Una piccola lezione di bioedilizia che ci è piaciuta molto!

Avete mai avuto qualche esperienza negativa?

In ben 19 posti vuoi che non ci sia stato qualche problema? È normale e fa parte del gioco quando viaggi. Il problema più grande è capire se stiamo facendo la cosa giusta oppure no. Abbiamo superato questo ed altri ostacoli grazie al coraggio che ci hanno dato tante persone incontrate durante il viaggio. La forza è soprattutto arrivata da noi stessi, dalla convinzione che stiamo facendo la cosa migliore per noi. Durante la nostra esperienza nel centro di meditazione di Osho, a Bibbona, abbiamo capito che questa è la strada da percorrere.

Il luogo dove ci siamo trovati meno bene è stato in Campania, vicino a Napoli. Però, per rispetto dell’host, non ne parleremo.

Dove vi trovate ora? E i prossimi spostamenti?

Dopo aver attraversato Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia,  ora ci troviamo in Sicilia. Il prossimo obiettivo sarà la Puglia. E poi da li saliremo, e completeremo il puzzle dell’Italia! Tempo previsto… ancora 2 anni.

L’esperienza wwoof prevede l’offerta del vitto e alloggio, ma non c’è nessuna remunerazione. Come fate con i soldi?

Per vivere in questo modo non abbiamo bisogno di molti soldi.  Ci siamo resi conto che comprare è un vizio che la società ci ha impresso. Noi ce lo siamo tolti eliminando tutte le cose che avevamo di troppo! Siamo partiti con 2 zaini e 3 borse piene ed ora ci ritroviamo con zaini più vuoti ed una borsa sola! Non compriamo più cose superflue: per l’igiene personale, ad esempio, usiamo prodotti naturali quali argilla, le erbe aromatiche e l’olio d’oliva. L’unica spesa sono gli spostamenti in treno e in pullman.

Viaggiare con il wwoof: cosa significa per voi?

Wwoof non vuol dire solo aiutare nei campi: è condivisione, apertura, scoperta, relazione. Wwoof vuol dire anche avere rapporti profondi con gli animali degli host, che per noi sono e saranno indimenticabili. Infine è anche visitare le zone circostanti e scoprire le bellezze infinite che l’Italia nasconde.viaggiare con il wwoof

Cos’è cambiato dopo un anno di viaggi?

Rispetto ad un’anno fa siamo due persone totalmente diverse. Abbiamo capito l’importanza della fiducia in se stessi, l’importanza del viaggiare con lentezza, l’importanza della “vita vera”, cioè stare con le persone che ti amano. Siamo diventati contadini nell’anima e ci opponiamo severamente alla distruzione del pianeta causata da una società orientata al profitto e al denaro.

Consigliereste di viaggiare con il Wwoof ai nostri lettori?

Bisogna viaggiare con il Wwoof  solo se lo si vuole davvero e se questo rende felici. Il viaggio ti cambia la vita, le dà una svolta nuova! Viaggiando con lentezza cogli la vera essenza della vita, che è una sola, e va vissuta al massimo, seguendo soprattutto le proprie aspirazioni!

Però, fatelo solo se ciò vi porta davvero ad essere felici! Ci piacerebbe concludere con una citazione di Osho:

“Se pensi alla strada che devi percorrere ti trovi tremendamente a disagio e la vita diventa troppo complicata. Se smetti di pensare e cominci invece a camminare, il tuo fardello si alleggerisce e inizi a intuire il tuo percorso, a scoprire una tua “visione”. 

Grazie Valerio & Betty per la vostra testimonianza! Buona vita e buon viaggio lento!

Potete seguire le loro avventure sulla loro pagina facebook: Giro d’Italia in Wwoof


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Scopri nel dettaglio cos’è il WWOOF

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