Vinciucci: una piccola comunità di ospiti viaggiatori e contadini siciliani

Wwoof in Sicilia
I wwoofers e i viaggiatori volontari della comunitù di Vinciucci

Un’esperienza wwoof in Sicilia

Un invito a visitare la bella Sicilia

Nel Lazio, a Pescosolido, abbiamo conosciuto Giuseppe, il nonno tutto fare della comunità di Italy Farm Stay. E’ stato lui a parlarci della Sicilia, a descrivercela come un paese dove tutto è più buono, squisito e concentrato. Ci ha fatto assaggiare i prodotti siciliani, così gustosi, raccontato le favole del suo paese, storie fantastiche di gente un po’ pazza… E’ stato così convincente che io e Max, il mio nuovo compagno d’avventure, ci siamo messi in cammino verso la sua amata isola.
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Una sessione difficile di autostop

autostop
Autostop nelle isole Hawaii? No, siamo in Sicilia!

Abbiamo fatto l’autostop per raggiungere la Campania, assaggiato la leggendaria pizza di Napoli, poi preso un traghetto che ci ha portato a Catania. A Catania un signore generoso di nome Albatros ci ha portato via dal distretto portuale, fatto scendere ad una stazione di benzina dal quale è stato possibile continuare l’autostop. Tuttavia, trascorse alcune ore, nessuno si è rivelato disponibile ad accoglierci in macchina e dopo un’intera mattinata di attesa, con la sola vista dell’ Etna fumante a consolarci, ci siamo rassegnati all’idea di prendere l’autobus. L’autostop funziona sempre -dicono alcuni autostoppisti- bisogna solo imparare ad aspettare, non importa se sia per minuti, ore, giorni… Dopotutto stiamo viaggiando con lentezza no?

Vinciucci

Il casale “Vinciucci” è il nostro nuovo target. Si trova a Ispica, una delle città che, assieme a Modica e Scicli, ha ospitato il set della serie televisiva “Il commissario Montalbano”. A Vinciucci abbiamo incontrato i giovani colleghi volontari e successivamente Daria, la titolare del B&b, nonchè insegnante di storia e filosofia. 

Abbiamo dunque alloggiato in un antico casolare del 1700, ricco di fascino e di storia, con le volte interne “a dammuso” e una piccola torre di vedetta, utilizzata secoli fa come postazione per prevenire le invasioni dei Saraceni. Adesso è diventato un luogo di ospitalità, di studio e di scambi culturali, una casa accogliente e aperta, che vive di relazioni, che si contrae e si espande utilizzando le energie delle persone che gli fanno visita.
Wwoof in Sicilia
La chiesa di S. Pietro a Modica

Daria è il boss di Vinciucci, una piccola donna, una grande anima, capace di rapire l’attenzione dei giovani che frequentano la sua casa, raccontando loro le storie della Sicilia, insegnandogli tutto ciò che sa sulle tradizioni, sulla cultura, sulla cucina, sulle feste modicane, che ci ha anche portato a vedere: spettacolari e coinvolgenti celebrazioni religiose nelle quali, con urla di esaltazione e di invocazione, orde di giovani sfrenati fanno a gara per poter essere portatori della statua del Cristo risorto.

Wwoof in Sicilia
Una antica tradizione religiosa per celebrare il venerdì santo.

I wwoofers della comunità

Wwoof in Sicilia
In primo piano: il volto della giovane wwoofer Virginie

Anche a Vinciucci ho conosciuto wwoofers che si sono letteralmente trasferiti qui, forse per sempre. Se venite incontrerete un ragazzo belga, che parla un italiano perfetto con l’accento francese: si chiama Adrian e da sette anni si occupa dell’orto biologico e coordina le attività dei volontari. Incontrerete forse anche Virginie, ragazza di Bordeaux che ha mollato il suo lavoro in Francia  per viaggiare in Sicilia. Da un anno a questa parte, ormai, è diventata un membro della famiglia a tutti gli effetti.

Autosufficienza alimentare

Daria sembra essere vicina ad un punto importante di svolta: una gioventù intera trascorsa a studiare, politica e filosofia da una parte e agricoltura biologica dall’altra, temi che l’hanno portata presto a occuparsi di autosufficienza alimentare. Un’indipendenza che, come dice lei stessa, è impossibile da raggiungere se non attraverso la cooperazione con altri produttori locali. Ha fatto l’autostop da giovane, ha viaggiato in tutta Europa, si è ispirata e ha lavorato molto. Forse ora è vicina a quell’equilibrio tanto agognato, che le consentirà di lasciare Vinciucci in mano a suo figlio Andrea e ai suoi fedeli aiutanti per tornare a viaggiare ancora. Nel frattempo la osservo mentre con lo sguardo misura, centimetro dopo centimetro, il cambiamento della sua casa e della sua terra, e progetta, con il cuore e con la mente, quello che sarà il futuro di Vinciucci, un posto capace di donare tanto alle persone che lo frequentano, ma che senza di esse, probabilmente, non sarebbe lo stesso.
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Cultura siciliana

Wwoof in Sicilia
Un momento di condivisione a tavola

Durante i pranzi qui a Vinciucci emerge lo spirito godereccio dei Siciliani: i bicchieri sono colmi di vino, il sorriso illumina i volti dei commensali, qualcuno recita una poesia e le preoccupazioni sembrano essere lontane… Troviamo conferma di quanto ci ha raccontato Giuseppe nel Lazio e cioè che tutto ciò che cresce nel suolo siciliano è davvero buono, dal pistacchio, alle arance, dalla ricotta, ai dolci, fino ai distillati al limone. Finita la festa torniamo ai lavori della fattoria, con un nuovo spirito, arricchiti dallo stare insieme nel sollazzo.

A presto con i prossimi racconti dall’ Italia con Lentezza TOUR.

About Simone Dabbicco 47 Articles
Viaggiatore, wwoofer e ragazzo curioso da Torino. In viaggio dal 2009, amo scrivere articoli su paesi, comunità, famiglie e villaggi ecologici dove si vivono culture e stili di vita diversi. Per saperne di più sfoglia il blog, oppure cercami su Facebook.

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