Sette libertà del viaggio lento

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"Essere altruisti è meraviglioso, ma dobbiamo anche fare le nostre ricerche ed essere cauti."

Le sette libertà del viaggio lento – Quando viaggio con lentezza raggiungo i posti più inaspettati e più belli, conosco moltissime persone speciali, ho tempo per perdermi nel labirinto dei dettagli e per fermarmi ad osservare l’incanto che mi circonda. Un incanto fatto di storia, di cultura e di natura.

Viaggiare con lentezza: credo che significhi soprattutto essere liberi. Liberi di scegliere il più possibile…

1) …come spostarsi

Bus, treno, bicicletta, a piedi: si può vivere e viaggiare come meglio si crede a seconda dei propri gusti e delle proprie necessità. Quando scegliamo il mezzo, però, è importante considerare il suo impatto ambientale: per questo, ad esempio, io cerco di prendere l´aereo il meno possibile, perché ha conseguenze devastanti dal punto di vista ecologico.

giro del mondo in bicicletta

2) Il ritmo: a che velocità andare.

Ognuno di noi possiede il proprio ritmo ed è dannoso seguire il passo degli altri. C’è chi è più veloce, c’è chi è più lento…

Metaforicamente parlando, se gli altri sono più veloci di noi e facciamo fatica a tenere il loro passo, il nostro viaggio diventa una tortura! Ogni viaggiatore deve seguire il proprio percorso e cercare di camminare il più lontano possibile, a seconda dei propri obiettivi. A volte non serve andare lontano: l’importante è godersi il percorso, a qualsiasi ritmo, e non restare fermi: l’immobilità nuoce alla salute.

ritmo - montagna

3) …dove vivere

Quando si creano le condizioni per essere liberi, si può scegliere dove vivere. Non c’è niente di più bello che avere la possibilità di stare dove si vuole, in un ambiente che meglio ci predispone alla produttività (materiale, culturale e spirituale) e al rapporto con gli altri. C’è chi magari non può fare a meno di vivere in un castello, chi, invece, si sente a suo agio in una piccola roulotte…

Più piccole sono le nostre possessioni, meno pesante è il fardello!casa mobile

4) Per quanto tempo stare in un posto

Una volta raggiunto un posto che ci piace, è importante poter scegliere quanto tempo restarci: due settimane possono essere sufficienti così come tre mesi o tutta la vita. Molti, viaggiando, si innamorano di un posto e non lo vogliono più lasciare.

amaca

5) Chi frequentare

amicizie

È importante selezionare bene le persone con cui trascorrere le proprie giornate. Persone che hanno valori e obiettivi simili, persone di cui ci si può fidare. Un buon compagno di viaggio è una persona con un passo e un’andatura simili, un viaggiatore che va verso la stessa direzione. Mete, obiettivi e valori differenti possono compromettere una bella avventura.

Purtroppo, soprattutto durante la vita di tutti i giorni, molti di noi sono costretti a stare la maggior parte del tempo in ambienti o posti di lavoro con persone che non abbiamo scelto e che magari non ci piacciono. Le frequentiamo solo per cause di forza maggiore (lavoro, soldi, interessi economici, affari). È importante imparare a convivere con tutti, certo, ma dobbiamo anche fare di tutto per non trascurare le persone importanti della nostra vita: sono loro che ci aiutano a crescere, ci rinforzano e ci fanno stare bene. Sono il porto su cui possiamo contare quando le tempeste della vita ci abbattono e affievoliscono. Per questo è necessario trovare la libertà e il tempo per stare con chi desideriamo davvero.

6) Come trascorrere il proprio tempo

Ognuno di noi ha inclinazioni diverse. Trascorrere una vita svolgendo un impiego ripetitivo, poco stimolante o per nulla creativo, fa andare il nostro cervello in bancarotta. È importante escogitare un piano per uscire dalla prigione della routine non scelta, coatta, pericolosa per la nostra salute fisica e intellettuale.

comunità

7) Dare senso alla vita

Questa è, probabilmente, una delle cose più importanti della vita: dare senso al nostro tempo, al nostro lavoro e ai nostri viaggi. Chiediamoci:

  • per chi o per cosa vogliamo vivere/viaggiare/darci da fare? (Per i nostri figli? Per la comunità? Per la famiglia? Per la nazione? Per il pianeta? Per se stessi?)
  • Qual è lo scopo del nostro cammino?

C’è chi lavora e viaggia per creare un mondo migliore, una società più sostenibile; c’è chi s’impegna per realizzare un ambiente più sano ed ecologico; c’è chi ricerca nuove cure per le malattie, chi educa le nuove generazioni, chi combatte per i diritti degli uomini e degli animali.

Le ragioni e gli scopi per cui vivere e viaggiare sono infiniti. Ed è importante avere questa libertà di scelta… .
Un giorno potremo avere successo o potremmo fallire, ma questo, a mio avviso, non ha molta importanza: se siamo liberi e sentiamo che la nostra direzione è quella giusta, allora staremo bene con noi stessi durante tutto il Viaggio. Essere felici mentre viviamo il presente, senza risentimenti né rimorsi. Anche i fallimenti possono essere visti come un successo. Dagli errori impariamo a crescere e a migliorare, dunque ad aggiustare “la rotta”.
libertà(Ovviamente la libertà di un individuo termina dove inizia quella degli altri; le azioni di una persona non dovrebbero causare danno agli altri. Idea espressa in varie forme da numerosi pensatori attraverso la storia, tra cui John Stuart Mill nel suo saggio “Sulla libertà”, pubblicato nel 1859). Da qualche parte avevo letto un altro modo interessante, e più positivo, di esprimere questo concetto: la propria libertà non dovrebbe finire dove inizia quella degli altri; piuttosto dovrebbe ampliarsi nella misura in cui si amplia quella degli altri. 

Sì, tutto bello, ma come si creano le condizioni per essere liberi?

È vero che aspiriamo tutti a essere liberi, ma come possiamo creare le condizioni per vivere realmente in libertà? La chiave potrebbe risiedere nel ridurre i nostri bisogni, soprattutto quelli meno essenziali. Minimizzando i desideri superflui, possiamo avvicinarci a una maggiore libertà personale.

Ad esempio, consideriamo chi sceglie di vivere senza auto o casa. Queste persone evitano le spese fisse come assicurazioni, bollette e manutenzione, liberandosi così di molti vincoli finanziari. Questo stile di vita minimalista non solo elimina molte preoccupazioni quotidiane ma offre anche la flessibilità di viaggiare liberamente.

Questo circolo vizioso di lavorare per possedere e possedere per lavorare, spesso per cose di cui potremmo fare a meno, sembra non avere fine, come un cane che si morde la coda. La nostra libertà, quindi, sembra essere inversamente proporzionale al numero di necessità e possedimenti materiali che ci incatenano.

Possedere meno non solo ci rende più leggeri nella gestione quotidiana della vita ma potrebbe effettivamente aumentare la nostra sensazione di libertà. È una prospettiva piuttosto semplice, anche se, considerando come vanno le cose nella nostra società in generale, sembra difficile da mettere in pratica.

wwoof

È importante poter essere liberi di scegliere.

Scegliere come impiegare le proprie energie, il proprio talento, scegliere come mettere a disposizione le proprie braccia ed il proprio tempo senza intralci di alcun tipo. Scegliere chi frequentare. La società del futuro è la società degli individui (davvero) liberi: persone che sanno dove vogliono stare, che frequentano persone che vogliono frequentare, che fanno ciò che gli appassiona.
Forse è solo un sogno ingenuo. E tuttavia, se non facciamo nulla per cambiare, nulla cambierà (nella nostra vita, nella società, nel nostro pianeta).

Alcune soluzioni pratiche per viaggiare a lungo e con pochi soldi:

A proposito di “creare le condizioni per essere liberi”: il problema principale per la maggior parte delle persone è soprattutto il denaro. Vi invito quindi a leggere due post che, forse, possono aiutarvi a essere meno dipendenti dai soldi quando siete in viaggio:

Aggiornamento dall’Italia con Lentezza Tour


E a proposito di viaggi e libertà… Sono in viaggio con un nuovo amico che ho incontrato On the Road, per la strada.

Uomini liberi
Max, il mio nuovo compagno di viaggio, incontrato in una fattoria wwoof

Quando viaggiavo di fretta, quando il tempo e il denaro condizionavano la mia vita, gli avrei probabilmente detto addio prima ancora di vedere questa amicizia sbocciare. Ma oggi no, oggi ho tempo e sono disposto a cambiare i miei piani.

Anche lui è come me: ha deciso di prendersi del tempo per assaporare la libertà. Si chiama Max, ha 21 anni, viene dalla Svezia, è qui per imparare l’italiano e conoscere il nostro paese. Ha bisogno di “vivere”, respirando al giusto ritmo. Per questo ha deciso di venire in Italia ed esplorarla lentamente (come volonturista).

Sento che questa esperienza gli sta cambiando la vita così come l’aveva cambiata a me tanti anni fa. Ora siamo entrambi on the road, in autostop, alla volta della Sicilia. Gli uomini liberi si incontrano, cambiano programmi, decidono di fare un pezzo di strada assieme.




About Simone Dabbicco 47 Articles
Viaggiatore, wwoofer e curioso nato a Torino. In viaggio dal 2009, mi piace raccontare le storie di paesi, comunità, famiglie e villaggi ecologici, esplorando culture e stili di vita diversi. Se vuoi saperne di più, dai un'occhiata al blog o trovarmi su Facebook.

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