Eco Hacker Farm – Vecchio mulino a nord della Germania si trasforma in spazio per contadini Hacker!

Hacker Farm
Immagine: pexels. Per le foto di Kuckusmule vedi sotto.

Comunità, ecologia e computer per cambiare il mondo

In Europa, come in tutto il mondo, stanno diventando sempre più numerosi gli eco-villaggi e le comunità intenzionali. È forse la prova che anche le nuove generazioni, riprendendo il filo delle tendenze sociali iniziate negli anni ’60, cercano soluzioni nuove e stili abitativi diversi. Spesso il motivo è quello di sfuggire al (tragico) destino di un impiego fisso in qualche multinazionale, per fare piuttosto qualcosa che piaccia e che sia socialmente utile. Uno dei modi più semplici per realizzare i propri sogni è, senza dubbio, unire le forze con altre persone.

I giovani gruppi comunitari sono consapevoli che nuovi tempi richiedono anche nuovi valori: le battaglie sociali (alienazione, povertà, disuguaglianza, distruzione del pianeta) si possono affrontare oggi, per esempio, con gli strumenti della moderna tecnologia.

L’esempio dell’Eco-Hacker Farm

Durante il mio viaggio in Germania ho avuto la possibilità di fare visita ad una di queste moderne realtà comunitarie, l’Eco Hacker Farm, che ho visitato ad Aprile del 2018.

EHF è l’idea originale della maltese Aimee e del Berlinese Franz; i due si sono conosciuti nel caldissimo sud della Spagna, facendo Couchsurfing. A quel tempo Franz viaggiava lentamente con il suo camper fra una realtà alternativa e l’altra. Aimee, invece, lavorava per un’azienda di servizi finanziari, ospitando nel frattempo numerosi viaggiatori alternativi nel divano della propria casa. Entrambi, appassionati di computer e permacultura, hanno avuto fin da subito un’ottima intesa, così si sono messi alla ricerca di un posto dove iniziare i loro progetti.

Il Mulino degli hacker – KuckucksmühleHacker Farm

Il progetto iniziale dei due giovani fu chiamato Veintidos: una casa al sud della Spagna, dove sono cominciati i loro primi esperimenti di comunità.
Diversi anni dopo Frank ha avuto la possibilità di tornare alla fattoria del padre, Gert, il quale aveva acquistato negli anni ’70 un antico mulino del XVIII secolo. Il progetto di Veintidos viene trasferito in Germania e ribattezzato “Eco-Hacker Farm”. Vengono presto organizzati eventi e festival, nascono inoltre la pagina wiki e una bacheca online con l’elenco dei lavori in corso: qui si iscrivono tutti i membri della comunità, sia quelli “reali” che quelli “virtuali”. Chi lo desidera, infatti, può contribuire alla crescita del progetto attraverso lo svolgimento delle task riportate sulla bacheca stessa.

Il design della compost toilette progettata dai ragazzi e condivisa in open source.

Le task possono essere incarichi normali della vita quotidiana (pulizia, cucina, spesa) oppure lavori attinenti alla permacultura, alla coltivazione biologica a scopo di autosufficienza, oppure alla bioedilizia. Possono anche essere missioni virtuali, che mirano all’educazione ecologica, alla condivisione di esperienze, oppure alla proposta di nuovi modelli di sviluppo comunitario. All’interno della fattoria sono molte le collaborazioni in corso fra hacker e programmatori: lo scopo di queste collaborazioni è sviluppare nuovi software, che possano essere utili ai contadini moderni.

Esperimenti ecologici & Open Source

L’esperimento di Kuckucksmühle viene quindi monitorato, studiato e approcciato nella maniera più scientifica e tecnologica possibile: tutti i dati raccolti sulle ore di lavoro dei volontari, sui successi e sui fallimenti della vita contadina e altri esperimenti sociali, vengono pubblicati online nel Project Management System (PMS) e in altri network.

Nerd, geek e contadini di tutto il mondo possono accedere alle informazioni del sistema, per utilizzarle a scopi personali, oppure possono condividere le loro, in un’ottica Open Source.

Pillola blu o pillola rossa?

Se vi state immaginando un gruppo di hackers che trascorre il proprio tempo in una stanza buia, incollato allo schermo fisso di un computer, siete fuori strada. Alla Eco-Hacker Farm non ci sono apparecchiature strampalate che ti fanno entrare in un mondo virtuale (tipo Matrix), né si cerca di decriptare i codici di sicurezza del Pentagono.

I membri di Kuckucksmühle cercano effettivamente di combattere il sistema, o meglio, di cambiarlo, ma in maniera lenta e pacifica: lo fanno trascorrendo un po’ del loro tempo davanti al PC, ma anche nell’orto e con gli animali, o svolgendo altre attività culturali.

In un certo senso forse, sì, non è inappropriato parlare di Matrix: è probabile che chi raggiunge Kuckucksmühle, come amico o come volontario, riemerga dall’esperienza con una consapevolezza nuova, rivivendo -metaforicamente parlando- la scena cult della pillola, tratta dalla famosa trasposizione cinematografica delle sorelle Wachowski.

Pillola azzurra: ritorneremo alla nostra vita normale, ai nostri impieghi e alle nostre città, che ci piaccia o meno, che lo vogliamo o no; piccola rossa: considereremo la possibilità di vivere uno stile di vita diverso, coraggioso e un po’ ribelle, come hanno fatto Franz e Aimee. Uno stile di vita imperfetto, ma più sobrio, più naturale e con più tempo libero.

In fin dei conti progettare una comunità in cui identificarsi, per vivere secondo i propri principi (e per migliorare il mondo nel proprio piccolo) non è affatto facile, ma la tecnologia può venirci incontro e rendere più facile i processi di crescita e apprendimento.

In bocca al lupo Franz e Aimee, e grazie per il lavoro che fate!

Come fare parte della comunità

La comunità accoglie visitatori, viaggiatori e volonturisti (due o tre alla volta).

Ci sono diversi modi per entrare a fare parte della comunità.

  • 1) Contattarli tramite la piattaforma di Workaway a questo indirizzo. Questa opzione implica uno scambio alla pari: dai una mano alla comunità come volontario, in cambio di vitto ed alloggio.
  • 2) Contattarli dal loro sito e chiedere loro ospitalità, in cambio di un contributo economico o condivisione delle spese.

Attenzione – questa esperienza è per chi ama la vita di campagna, che spesso è sporca e faticosa. La fattoria è vecchia e impolverata, e molte stanze della casa sono ancora in via di ristrutturazione. È necessario essere aperti di mentalità, amare gli animali e condividere ideali simili, di ecologia e libertà.

Hai / conosci un progetto di comunità ed ecovillaggio che ti piacerebbe condividere o raccontare?

Scrivi a viaggiareconlentezza@gmail.com

About Simone Dabbicco 54 Articles
Viaggiatore, wwoofer e ragazzo curioso da Torino. In viaggio dal 2009, amo scrivere articoli su paesi, comunità, famiglie e villaggi ecologici dove si vivono culture e stili di vita diversi. Per saperne di più sfoglia il blog, oppure cercami su Facebook.

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