Autostop, Idroponica e Incontri del destino (durante il viaggio senza soldi)

sistema idroponico, autostop, wwoof, scambio ospitalità, couchsurfing, incontri del destino

Buongiorno mondo! 🌐

Riprendiamo da dove eravamo rimasti. 😊 Nell’ultimo post vi abbiamo parlato del Mercato medievale di Castelo de Vide e della nostra esperienza di ospitalità nella bella casa sperduta in mezzo ai boschi di Emilie. Oggi vi parleremo della nostra ultima avventura in autostop. Vi parleremo anche di “incontri del destino”, di strane pratiche new-age e di sistema idroponico.


Addio Emilie, e grazie!  😌😪

Vivere nei boschi

Ancora una volta ci siamo ritrovati al lato della strada in attesa di un passaggio verso la successiva destinazione. Emilie si è offerta di lasciarci alla periferia di Castelo de Vide  in un buon punto per cominciare l’autostop, ovvero una grande stazione di servizio. Poco prima di lasciarci ci siamo tutti un po’ commossi. Siamo suoi amici e ospiti già da un paio di settimane e ci siamo decisamente affezionati. A Emilie è uscita una lacrimuccia. È stata anche la solitudine che l’avrebbe aspettata in casa quella sera e tanti altri pensieri a renderla triste. La vita di chi fa scelte coraggiose e controcorrenti non è affatto semplice.

Nonostante il suo aspetto dolce e tenero, Emilie è una ragazza forte, per tutti quei motivi che vi abbiamo già raccontato nei post precedenti. La nostra amica voleva rimanere con noi alla stazione per aiutarci a chiedere ai portoghesi un passaggio verso Lisbona, ma le abbiamo detto di non preoccuparsi, che ce l’avremmo fatta da soli.

Ci è dispiaciuta lasciarla ma dovevamo continuare il nostro viaggio. Un episodio della nostra avventura finisce ed ecco che ne comincia subito un altro interessante.

 
(Sessione di autostop da Castelo de Vide fino a Lleira. I giorni successivi abbiamo raggiunto anche Batalha e Peniche. Vedi foto in basso).

Incontri del destino in autostop

Se non credessimo in qualche modo nel destino non potremmo raccontarvi la storia che segue con lo stesso entusiasmo.

Subito dopo la partenza di Emilie, abbiamo cominciato a tenere i nostri pollici sollevati ben in vista👍👍. Aspettare che qualcuno si fermi e ci accolga in macchina è senza dubbio uno dei momenti fondamentali dell’esperienza di un autostoppista. Esperienza che può durare ore. Stavamo aspettando con la solita pazienza che qualcuno ci notasse a lato della strada, vicino alla gasolinera, però, trascorsa una mezz’oretta, lo scenario di una notte passata fuori ha cominciato a oscurare i nostri pensieri: come e dove avremmo trascorso la notte? Vicino a noi delle pecorelle si avvicinavano in maniera giocherellona: se le cose fossero andate male, avremmo almeno avuto un po’ di compagnia! Di fronte a noi c’era una casa abbandonata, opzione non molto romantica, ma almeno al riparo dal freddo (qui in Portogallo fa decisamente più freddo che in Spagna).

–Non avete paura degli estranei, dei malviventi?– Ci viene chiesto spesso. In luoghi come questi non c’è niente da temere. Borseggiatori e malviventi di solito frequentano le città, non le campagne. È l’ambiente frenetico delle grandi città che produce criminali purtroppo (almeno questo è quello che pensiamo).

Ciò che ci spaventa piuttosto è il freddo. Oppure quelle macchinette che sono nascoste nell’erba, nei parchi e nei giardini pubblici e ad una certa ora della notte si attivano spruzzando acqua… Non è piacevole svegliarsi bagnati dagli irrigatori! 😅

Paulo

Insomma proprio quando stavamo pensando al peggio, Simone vede arrivare una grossa auto ed esclama quelle che sarebbero diventate di lì a poco le ultime parole famose “abbassiamo pure i pollici, quello è il classico veicolo che non si ferma!“.👎 Per qualche ragione abbiamo continuato a tenere le braccia sollevate e poi, increduli, abbiamo sgranato gli occhi quando abbiamo visto che il grosso furgone ha cominciato ad accostare. E’ così abbiamo conosciuto uno degli eroi più affascinanti di questa nostra avventura: Paulo Dominguez. Questo simpatico signore ci ha accolto nel suo veicolo e ci ha offerto da mangiare senza alcuna esitazione (aveva degli snack a bordo). La nostra direzione era Lisbona, la sua Leiria, vicino Fatima. Abbiamo cominciato a chiacchierare di alcune cose, tra cui musica, cibo, politica e neanche facendolo apposta abbiamo scoperto i suoi piani futuri per diventare autosufficiente a livello alimentare ed energetico!

La sintonia che è sfociata tra di noi si è subito tradotta in un invito a cena con pernottamento nella sua gigantesca villa a tre piani. Abbiamo conosciuto in seguito la sua famiglia, i suoi tre figlioletti, e la sua azienda di pantofole. Ci siamo fatti una doccia e infine ammirato uno dei suoi primi progetti di autosufficienza: la costruzione di un sistema chiamato Aquaponics (sistema idroponico). Paulo ha postato un video della sua serra idroponica su youtube (clicca per vederla).

Idroponica, sistema idroponico
Roberta posa con la famiglia di Paulo

 Sistema idroponico

Che cos’è un sistema idroponico? Si tratta di un piccolo (eco-)sistema che comprende una vasca contenente un certo numero di pesci, i quali si nutrono, si riproducono e rilasciano i loro scarti organici; l’acqua dove i pesci nuotano liberi viene usata per nutrire le piante nei ripiani collegati fra loro. Passando per le vasche, l’acqua nutre i semi e le radici delle piante poi scorre nei tubi che la riportano di nuovo nella vasca con i pesci; a loro volta i pesci si cibano del nutrimento rilasciato dalle piante. È  un ciclo chiuso, senza spreco di energia e senza dispersione d’acqua. (Paulo ha dichiarato che l’energia della pompa che fa circolare l’acqua gli costa solo 2 euro all’anno. Un piccolo pannellino solare potrebbe azzerare il costo). È così che la famiglia Dominguez eviterà di fare la spesa di verdure per i prossimi anni: semplicemente se le coltiveranno loro con il loro sistema idroponico!

Perché Paulo è così tanto interessato all’autosufficienza? Semplice! Anche lui come le altre persone che ci hanno ospitato vorrebbe cambiare vita. La sua fabbrica di pantofole gli permette di guadagnare un bel po’ di soldi (a giudicare dalla casa e altri suoi possedimenti), ma evidentemente questo non è ciò che lo rende felice. Per questo sta cercando il più possibile di liberarsi dalla morsa del Dio-denaro.

È stato davvero strabiliante poter vedere in pratica, per la prima volta, un vero e proprio sistema idroponico in funzione!

Spiritualità & viaggi astrali

Ci siamo anche occupati di spiritualità con il nostro nuovo amico portoghese. Paulo si è definito una persona spirituale. A tal proposito ci ha mostrato una sua interessante composizione di rame a forma piramidale (costruita con le proporzioni esatte delle piramidi egizie): situato nella mansarda di casa, questa piramide senza pareti è, secondo lui, capace di rinvigorire energeticamente le persone che vi entrano, permettendo loro di entrare in profondi stati mentali, auto-guarire ed infine compiere viaggi astrali.

Paulo ci ha parlato delle sue esperienze mistiche e dei viaggi astrali. Attraverso una regressione ha vissuto alcune delle sue vite passate e ce le ha raccontate… Beh, che dire, forse ha delle idee un po’ troppo new-age per i nostri gusti, però sono comunque interessanti! E voi, che ne pensate di queste storie?

Forse è il caso di cominciare a provare qualcuno di questi viaggi astrali e capire se davvero funzionano. Siamo un po’ scettici a riguardo, ma allo stesso tempo incuriositi e affascinati. Comunque, a parte la sua teoria karmica della “reincarnazione”, quello che ci ha colpito di più di questa esperienza è ovviamente il suo impegno per diventare più autosufficiente possibile. Il suo prossimo obiettivo? la costruzione di una earthship, ovvero una nave-terrestre (👈 clicca sul link per l’approfondimento)!

Tappa a Batalha

Il giorno successivo Paulo ci porta a Batalha dove ammiriamo la bellezza del Monastero, un complesso architettonico del XV sec dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco (vedi foto qui sotto👇).

Un sogno che si avvera… ☄️

Il giorno ancora successivo è la volta di Peniche, una spiaggia fantastica a ovest del Portogallo 🇵🇹. La raggiungiamo con tutta la famiglia di Paulo al completo.

Peniche è un piccolo angolo di paradiso che fa da sfondo al nostro momento di commozione più grande! Il momento in cui il nostro sogno finalmente si avvera: partendo dalla grigia Torino, dopo quasi tre mesi di viaggio senza spendere soldi, abbiamo raggiunto la costa portoghese dove abbiamo potuto inumidire i nostri piedi nell’acqua dell’Oceano…

Ci siamo abbracciati emozionati, consapevoli che agli occhi della gente il nostro comportamento festoso poteva apparire strano. Quella che per loro era una normale giornata di sole in spiaggia, per noi è stato qualcosa di molto di più!

La nostra avventura di viaggio non è ancora finita a dir la verità, ma siamo estremamente felici di essere arrivati fino a qui… senza utilizzare il denaro! ❤️🆓

 

Grazie a tutti quelli che ci hanno seguiti e anche a quelli che sono capitati qui per caso. Se vi va, continuate a seguirci perché continueremo a vivere senza soldi ancora per diverse settimane!

Vuoi vedere più foto del nostro viaggio? Clicca qui


Leggi l’aggiornamento di viaggio precedente  ⬅️

Leggi l’aggiornamento di viaggio successivo ⏭️




About Roberta&Simone 60 Articles
Siamo due ragazzi di Torino che hanno deciso di prendersi del tempo per esplorare l'Europa, senza limiti, senza piani e soprattutto... senza soldi! Ce la faremo? Seguite la nostra avventura!

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*