Come viaggiare senza spendere soldi: le domande e i dubbi degli amici

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Paure, timori, ansie, ma tanta tanta voglia di partire!

Come viaggiare senza spendere soldi: le domande e i dubbi degli amici –Tutti vogliono partire per esplorare il mondo ma tante sono le paure che ci frenano. Cominciamo questo post pubblicando il messaggio che ci ha inviato Mirko. Lo pubblichiamo per intero e proveremo a rispondere alle sue perplessità, sperando di poter risolvere quei dubbi che tormentano spesso molti aspiranti viaggiatori lenti.

Viaggiare senza soldi: si può davvero fare? (Il messaggio di Mirko)

Ciao ho visto il vostro video su youtube e sono rimasto molto commosso.

 Avete realizzato uno dei miei più grandi desideri. Penso spesso ad un’esperienza del genere ma mi manca il coraggio per affrontarla, non è facile andare oltre i limiti che ci prefissiamo e oltre le paure.
 Volevo chiedere il vostro aiuto per affrontare un viaggio di questo tipo facendovi alcune domande se mi permettete.

Siete davvero partiti senza soldi? E’ possibile percorrere cosi tanti km solo con l’autostop? Come facevate per dormire e per mangiare? Conoscete altre lingue oltre l’italiano? Come facevate a chiedere alla gente di potervi ospitare in cambio di qualcosa? E’ cosi facile trovare gente disposta ad aiutarvi?

Purtroppo ho difficoltà a credere che tutte queste cose siano possibili, forse per colpa della mia ignoranza, visto che ho sempre vissuto qui. Ho 19 anni, sono molto giovane ma nonostante ciò desidero con tutto me stesso partire da solo per un esperienza del genere! Mi dispiace farvi il terzo grado ma penso che nessuno meglio di voi sia in grado di darmi qualche consiglio. Vi prego di aiutarmi ve ne sarei più che grato, grazie! Mirko.


Le nostre risposte


  • Siamo davvero partiti senza soldi?

In realtà no, avevamo parecchi soldi nel nostro portafogli (un centinaio di euro). Se non ci fossimo portati dietro del denaro, carte di credito comprese, le nostre rispettive mamme non ci avrebbero permesso di partire. Tuttavia non li abbiamo mai usati. Non abbiamo mai speso niente durante tutto il viaggio.

  • E’ possibile percorrere cosi tanti km in autostop?

Sì. Si possono percorrere parecchi km in autostop. Addirittura il giro del mondo (molti l’hanno fatto o lo stanno facendo in questo stesso momento!).  Ci vogliono una buona dose di fortuna e soprattutto tanta tanta pazienza. Si può fare anche il barcastop per raggiungere, ad esempio, il Marocco dalla costa sud della Spagna o la Grecia dall’Italia. Ovviamente è più complesso, e per viaggiare in alcuni paesi c’è bisogno di passaporti e visti. Scriveremo presto un post con consigli e strategie per fare l’autostop. Su internet, comunque, ci sono tanti esempi di viaggi alternativi in autostop che potrebbero ispirarvi. Fare l’autostop è sicuro, nonostante i film di Hollywood.

Ovviamente, come in tutte le cose, ci va prudenza.

  • Come abbiamo fatto per dormire e per mangiare?

Per dormire e mangiare abbiamo quasi sempre barattato l’ospitalità con la nostra manodopera. In particolare abbiamo fatto wwoof, ovvero dato una mano ai contadini del posto in cambio di vitto e alloggio gratuiti. Esempi di lavoro sono stati: semina, raccolta frutta, pascolo degli animali, costruzione di recinti ecc. ecc.

Qualche foto dei nostri lavori da wwoofer:

 

Per altre informazioni sul wwoofing vi rimandiamo a questa pagina.

Dumpster diving

Ogni tanto, abbiamo anche fatto la raccolta di cibo buttato per terra soprattutto durante le passeggiate nei mercatini locali. Questo modo per ottenere cibo gratuito si chiama in inglese dumpster diving. Il cibo che abbiamo raccolto non era stato consumato, ma solo buttato via dai commercianti perché magari aveva qualche piccolo difetto estetico.

(Leggi questo articolo sul dumpster diving)

Alcune foto del Dumpster Diving:
  • E’ meglio conoscere altre lingue oltre l’italiano?

Sì. Noi conosciamo bene l’inglese e lo spagnolo, e questo ci ha aiutato molto. Viaggiare in Francia è stato più difficile perché l’idioma francese è più ostico. Particolarmente complicato è il momento in cui si viaggia in autostop e bisogna saper comunicare le coordinate della destinazione. Il linguaggio dei segni, un po’ di simpatia e saper sorridere, sono tutte cose che aiutano moltissimo.

  • E’ davvero cosi facile trovare gente disposta ad aiutarvi?

Sì e no. Bisogna avere molta pazienza. Sebbene non tutti siano disposti ad accogliervi (in auto o in casa), in genere c’è sempre qualcuno felice di dare una mano a due sconosciuti con gli zaini in spalla. Per molti individui, accogliere in macchina un autostoppista è un’ottima occasione per compiere una buona azione oppure per condividere un lungo viaggio che altrimenti sarebbe solitario e noioso. Per farsi caricare in macchina è necessario sorridere e non apparire troppo trasandati. Un look da turista aiuta molto.


Opportunisti e scrocconi? 

Passiamo ad un’altra questione: ottenere qualcosa gratis è immorale? Un commentatore (nostro caro amico) ci scrive:

“Siete veramente orgogliosi di come si è svolto il vostro viaggio?
Mi spiego. L’avete fatto a costo zero… ma a costo zero vostro, perché chi vi ha portato in autostop fino in Spagna i costi li ha avuti! La vostra permanenza in una comune agricola è abbastanza inattaccabile, quindi non dirò niente! Ti dico questo perché ieri alcuni ne parlavano come una cosa super (e in parte hanno ragione) mentre per me c’era qualcosa che strideva e volevo sapere da voi cosa ne pensate, appunto, sul fatto che i vostri costi, “siano stati sostenuti da altre persone…”

Sebbene gli autisti che ci hanno accolto a bordo del loro veicolo non abbiano mai dovuto pagare niente per noi (il costo del loro viaggio è sempre rimasto uguale) la questione posta dal nostro amico merita di essere affrontata.

Ricevere qualcosa gratis è immorale?

Fare l’autostop può essere visto un po’ come elemosinare. In realtà non lo è. Un elemosinante riceve dei soldi attraverso uno scambio passivo. L’autostop invece è uno scambio speciale fra persone che si incontrano, si conoscono, si parlano, a volte diventano amiche. E’ molto diverso dall’elemosina o dai freddi accordi monetari che effettuiamo ogni giorno. Ancora oggi siamo in contatto con molte persone che ci hanno accolti nelle loro auto. Molti di loro avrebbero dovuto percorrere tantissimi chilometri da soli  (soprattutto i camionisti). Noi gli abbiamo fatto compagnia. Se siamo bravi e simpatici, il conducente ci guadagna qualche risata, si lascia ispirare dalle nostre storie, riceve un po’ d’incoraggiamento nei confronti dei suoi sogni e progetti futuri. Noi ci guadagniamo il passaggio in macchina, l’amicizia di una persona del posto, la sua cultura, la sua conoscenza.

Talvolta, qualcuno degli autisti ha voluto gentilmente offrirci del cibo da mangiare in autogrill o in qualche bar di città, cosa che abbiamo sempre accettato volentieri. Si tratta di una cortesia che non ci ha mai fatto sentire in colpa perché è stata una loro decisione. Alcuni degli autisti ci hanno anche ospitato nella loro casa, spontaneamente, senza che ne facessimo richiesta. Tutto ciò è stato fantastico sia per noi viaggiatori che per i padroni di casa! Si tratta di uno scambio culturale imprevisto, spontaneo e autentico.

Tuttavia, abbiamo sempre fatto il possibile per ripagare i nostri amici autisti in qualche modo. Alcuni di loro ci hanno offerto di dormire nelle loro case, quindi noi ci siamo offerti di cucinare, pulire la casa, aggiustare cose, sorvegliare sugli animali domestici o fare compagnia ai figli. Cerchiamo di non approfittare mai dell’ospitalità e degli aiuti della gente e siamo pronti a ricambiare il favore o l’aiuto ricevuto non appena possibile. Se non riusciamo a ricambiare il favore ai nostri autisti, lo faremo con altre persone in futuro. Tutto ciò rientra nello spirito della gift economy.

Una marea di cose gratuite…

Il pensiero che molti condividono oggi è che il pasto gratis non esiste. Però pensiamoci un attimo: se fossimo costretti a rifiutare tutto ciò che riceviamo gratis dagli altri, perché immorale, quanto difficile diventerebbe la nostra vita? Quando siamo giovani i nostri genitori ci ospitano, ci danno da mangiare e ci pagano gli studi senza aspettarsi nulla in cambio; se improvvisamente ci sentiamo male a scuola o a lavoro, molte persone accorrono ad aiutarci, senza esitazione; se siamo vittime di incidenti stradali o se la nostra casa va a fuoco, molti barellieri della croce rossa ci soccorrono in maniera volontaria; un’infinita lista di gruppi e associazioni umanitarie svincolati da interessi economici utilizza i propri soldi e il proprio tempo per migliorare le condizioni di vita degli altri.

In ogni secondo della nostra giornata numerose cortesie e gentilezze vengono perpetuate da parte di amici, parenti, sconosciuti… Tutto questo rende la nostra vita più semplice e gradevole, però va contro il modo di pensare diffuso, che vede “il dono gratuito” come qualcosa di sbagliato. Eppure quanto difficile sarebbe la nostra vita se rifiutassimo questi doni, queste premure e gentilezze gratuite? In che razza di società vivremmo se tutti cominciassero a misurare i favori, gli sforzi e gli aiuti delle altre persone su base utilitaristica-monetaria?

L’etica del viaggiatore freegan

Finché ci comportiamo in maniera onesta con gli altri, durante la nostra vacanza-avventura così come nella vita di tutti i giorni e finché non stiamo approfittando dell’aiuto degli altri spropositatamente, la nostra coscienza sarà a posto e non faremo alcun danno a nessuno. Possiamo restituire ciò che abbiamo ricevuto gratis in tantissime possibili maniere e non necessariamente con l’utilizzo dei soldi.

Promuovere l’autostop

Come abbiamo già scritto nei primi post il 90% per cento dei posti in auto è VUOTO. Se condividessimo questi posti assieme ad altre persone ci sarebbero meno macchine in giro, meno traffico, meno stress, meno inquinamento, infine più rapporti sociali amichevoli, quindi più senso di comunità.

Sensi di colpa per aver fatto l’autostop? Neanche un po’. Piuttosto, sentiamo che l’autostop dovrebbe essere incentivato e incoraggiato.

Speriamo di aver risolto qualche dubbio e nel frattempo ne approfittiamo per fare a tutti voi i nostri migliori auguri.

Buone feste e… che possiate realizzare i vostri sogni e soddisfare la vostra sete di avventura!


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Siamo due ragazzi di Torino che hanno deciso di prendersi del tempo per esplorare l'Europa, senza limiti, senza piani e soprattutto... senza soldi! Ce la faremo? Seguite la nostra avventura!

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